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Roma, nessuna agevolazione in mensa per le f.n.: Corrierone, pensaci tu!

Roma, nessuna agevolazione in mensa per le f.n.: Corrierone, pensaci tu!

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Appare “legittima” anche alla giornalista del Corriere della Sera la richiesta di agevolazione per le famiglie numerose che si trovano a pagare, come in questo caso, quattro quote intere alla locale mensa scolastica: speriamo che lo capiscano anche al Comune di Roma (e in tutti gli altri comuni dove non é prevista). Corrierone, pensaci tu!

Sezione: varie – Pagina: 008
(11 luglio, 2007) Corriere della Sera

ci pensa il Corriere

Il Comune: «Per le famiglie numerose non è prevista alcuna agevolazione»

Gentile signor Bertolo, la sua richiesta, visto che ogni mese sborsa 164 euro per la mensa delle sue figlie, ci sembra più che legittima. Della sua “domanda scartata” perciò abbiamo subito chiesto conto all’ assessorato capitolino alla Scuola che ci ha, innanzitutto, precisato che i parametri di cui si tiene conto per le agevolazioni, o, quando è il caso, anche delle esenzioni, «non sono il numero dei figli ma il cosiddetto reddito Isee che non contempla solo il reddito da lavoro, ma anche le proprietà di beni mobili ed immobili. E comunque solo le famiglie che percepiscono un reddito inferiore ai 12.991 euro annui hanno diritto a una riduzione del 25% della tariffa, mentre quelle che dichiarano redditi inferiori a 5.164 euro ne sono del tutto esenti. A Roma, come Lei ben sa, questo contributo è di 41 euro al mese a bambino, tariffa invariata dal 2001. Ogni pasto costa circa 5 euro, le famiglie coprono 2 euro e il resto è a carico del Comune. I pasti forniti dal Campidoglio ai bambini dai 3 ai 14 anni sono 145mila al giorno, tutti preparati espressi nelle cucine delle scuole e con tutte materie prime di alta qualità: biologiche, Igp e Dop, no ogm. Detto questo, però, chi di dovere, potrebbe prendere in considerazione, anche altri parametri come il numero dei figli (non capita spesso di averne 4), come Lei giustamente, fa notare. Noi, gentile signor Bertolo, lanciamo la proposta. Chissà che, per il prossimo anno scolastico, qualcuno al Comune non ne tenga conto.

Merola Anna