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Quale sarà la prossima città ad essere cancellata dall’inverno demografico?

Quale sarà la prossima città ad essere cancellata dall’inverno demografico?

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Ormai abbiamo smesso di commentare i bollettini di guerra che escono periodicamente dall’ISTAT sul tema della denatalità e dell’inverno demografico. Anche per il 2020 abbiamo toccato nuovamente il minimo delle nascite, e continua il calo della popolazione: -384mila unità, come riportato dal report del 26 marzo dell’Istituto di Ricerca.

Sappiamo che se ne parlerà a malapena per un giorno, con i giornali che riporteranno la notizia, se va bene, con un trafiletto in qualche pagina centrale.

Abbiamo capito che questo genere di notizie non fa ‘audience’, in quanto non ci sono scandali, non ci sono diritti da difendere per i quali valga la pena alzare la voce.

E’ una notizia che ha dei riflessi enormi sulla società, ma che non viene percepita a livello individuale. E quindi, chissenefrega.

L’unica cosa che fa colpo, è il fatto che nel 2020 il calo della popolazione ha corrisposto agli abitanti di una città come Firenze.

Siamo così andati a vedere quali altre città sono ‘scomparse’ negli anni precedenti, ed abbiamo così scoperto che, nel periodo che va dal 2014 al 2020, sono scomparse, oltre a Firenze, città come Bergamo, Salerno, Reggio Calabria, Pesaro, Latina e Chieti.

Vista l’inerzia di una classe politica che non è stata in grado di mettere il tema della natalità come punto centrale per il piano per la ripresa Europea ‘Next Generation’ (con il paradosso di fare un piano per generazioni che non ci saranno più!), visto anche il clima culturale e ideologico attuale, avverso ad affrontare in maniera incisiva una politica di natalità, non ci rimane a questo punto che un (tragico) gioco.

Quale saranno le prossime città a scomparire?

Beh, per il 2021 la risposta è semplice: Bologna.

Dopo, toccherà facilmente a Genova. Poi a Palermo.

Per arrivare dove? Come diceva Venditti in una sua celebre canzone, ‘Ma bomba o non bomba (demografica) arriveremo a Roma, malgrado voi

di Alfredo Caltabiano
Unità politica