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PREFETTI, OGGI A COMO IL PRIMO APPUNTAMENTO

PREFETTI, OGGI A COMO IL PRIMO APPUNTAMENTO

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Prime risposte alle lettere inviate dalle famiglie ANFN ai prefetti per spiegare le ragioni della protesta conotro la finanziaria e la mancanza di politiche familiari: oggi a Como una nostra famiglia incontra il prefetto, lunedì Stefano Lipparini, responsabile enti locali ANFN e il coordinatore provinciale Stefano Zocca incontreranno il prefetto di Bologna Tarfagna.


La famiglia Prete e Fumagalli con la spontaneità e l’entusiasmo che
caratterizza la passione di chi fa parte dell’associazione famiglie numerose,
oggi ha “invaso” la prefettura per rappresentare quanto scritto nella lettera
ai prefetti. Siamo stati ricevuti dal rappresentante del governo, da famiglia
di quattro fratelli!!!, che ci ha sostenuti e incoraggiati.

Ma abbiamo fatto di più. Abbiamo coinvolto i media, abbiamo inviato loro foto
e comunicato dell’evento. La tv locale farà anche un servizio questa sera alle
19.30.

Vi giro comunicato, foto e invito a vedere quanto scriveranno i giornali.

Ovviamente il tutto non per apparire, ma per rendere efficace la forma di
protesta-proposta pensata dal nazionale. Anche noi abbiamo fantasia da vendere
a Como!

Tutti ni nostri 17 figli hanno ascoltato con attenzione il momento di
confronto con il prefetto e si sono comportati, a detto dello stesso, meglio di
quanto a volte lo facciano altre delegazioni di adulti! Siamo fieri di loro, il
nostro futuro, il futuro di tutti.

FAMIGLIE NUMEROSE “INVADONO” LA PREFETTURA DI COMO. RICEVUTI DA MICHELE TORTORA
CHE HA ASCOLTATO IL GRIDO DI PROTESTA CONTRO L’INIQUITA’ DI FISCO E SISTEMA SOCIALE

“Ci rivolgiamo a Lei in qualità di rappresentante del Governo a livello locale. Siamo due famiglie dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, nata nel 2004 per difendere e tutelare valori e diritti delle famiglie con più figli, presente con sue sedi in tutta Italia a rappresentare circa 12.000 famiglie associate.
La situazione delle famiglie in Italia è al collasso, i dati sull’attuale situazione di crisi economica e demografica sono drammaticamente noti, manca nel nostro Paese da sempre una politica familiare organica e strutturale.
Le risposte elaborate dagli organi legislativi ed esecutivi purtroppo non vanno nella direzione del sostegno e del riconoscimento della famiglia come chiaramente sancito dalla nostra Carta Costituzionale agli artt. 29, 30 e in particolare 31. La manovra economica recentemente approvata stabilisce piuttosto nuove tasse e nuovi tagli indiscriminati che colpiranno principalmente proprio le famiglie, in particolare quelle con figli e tra queste maggiormente le famiglie numerose. Per una famiglia di 6 persone si parla di circa 4mila euro di spese in più l’anno.
La famiglia, nucleo fondamentale del bene comune e attore esemplare di sussidiarietà, pare destinata a diventare rapidamente una ‘specie in via di estinzione’, senza nemmeno ricevere le stesse attenzioni riservate agli animali protetti! Le famiglie stentano e sempre più impoveriscono. I dati Istat ce lo ricordano impietosamente.
La politica non sembra interessarsi della famiglie e mettere al mondo i bambini pare oggi un lusso o una colpa: siamo ancora lontani dal riconoscerli un bene per l’intera società, di inestimabile valore sociale, etico e persino economico, in gioco c’è il futuro dell’Italia”.

E’ con queste premesse tratte da un estratto della lettera inviata a tutte le prefetture italiane dalle famiglie associate a AFN, che oggi alle 10.15 due famiglie della provincia di Como sono state ricevute dal prefetto, Michele Tortora. Il prefetto di Como è il primo ad aver ricevuto delegati dell’associazione. A palazzo del Governo erano seduti nella sala riunioni due papà, due mamme e i loro 17 figli (11 erano della famiglia Prete di Tavernerio, capo delegazione della manifestazione). I bimbi e i ragazzi, dai 4 ai 18 anni di età, sono stati parte attiva del confronto con il Prefetto attenti ai temi illustrati e portatori sani di interessi e diritti sanciti dalla Carta Costituzionale.
“Non chiediamo né soldi, né pietà – ha spiegato Cosimo Prete – chiediamo giustizia e l’applicazione della Costituzione. Invece per ogni manovra finanziaria che passa il ruolo della famiglia viene frustrato e sempre più relegato e non tutelato. Eppure noi siamo portatori sani di futuro, solidarietà, capacità di sopravvivenza in una crisi economica che sta mettendo in ginocchio il mondo. E’ inaccettabile che il sistema fiscale chieda tasse solo sulla base delle entrate senza considerare poi quanti siano effettivamente coloro che usufruiscono di queste entrate. Insomma il tanto promesso quoziente famigliare non solo è diventato una chimera, ma viene ormai applicato al contrario, chi ha più figli più paga!”.
Il Prefetto, ricordando di provenire da una famiglia numerosa con quattro figli, ha convenuto sulla assoluta strategicità della famiglia. “In un momento di grave crisi – ha detto Michele Tortora – anche a Como se non ci fossero le famiglie a tenere la rete sociale il rischio di un tracollo sarebbe molto più alto. Sostenere le famiglie e riconoscerle per quello che valgono è dunque un investimento sul futuro e un ottima azione per superare la crisi”.
Il Prefetto si farà dunque portatore delle proposte dell’associazione a livello centrale. Proposte contenute nella lettera tipo che alleghiamo al presente comunicato.
“Siamo venuti con i nostri figli non allo scopo di intenerire o strumentalizzare – ha concluso Prete – ma perché siamo famiglia, viviamo felicemente e orgogliosamente la nostra scelta e la nostra capacità di essere uniti e solidali la vogliamo dimostrare concretamente”.
Famiglie numerose per la seconda volta in 15 giorni manifesterà a Roma il 12 ottobre davanti a Montecitorio e le iniziative di confronto e sensibilizzazione verso i rappresentanti politici continueranno. A Como il prossimo passo è farsi ascoltare dai parlamentari e dai politici dei diversi livelli istituzionali. Le lettere sono state inviate, ma per ora tutto tace…

SI ALLEGANO FOTO DELL’INCONTRO E TESTO DELLA LETTERA INVIATA ALLE PREFETTURE. PER LE FOTO INVIATE LE IMMAGINI DEI MINORI RITRATTE SONO DA CONSIDERARSI LIBERE PER LA PUBBLICAZIONE AL SOLO SCOPO DI DOCUMENTARE I FATTI DI CRONACA AD ESSE RIFERITI.

Chi volesse contatatre il proprio prefetto può farlo seguendo le istruzioni qui http://www.famiglienumerose.org/news.php?idnews=7604

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