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Papa Francesco: “La casa di Maria è anche la casa della famiglia”

Papa Francesco: “La casa di Maria è anche la casa della famiglia”

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Oggi, 25 marzo 2019, Annunciazione del Signore, le famiglie numerose della provincia di Ancona, assieme a una moltitudine di fedeli, hanno salutato la prima visita al Santuario della Santa Casa di Loreto di Papa Francesco,  giunto come pellegrino “per sostare in preghiera con fede e devozione” nella Casa della Santa Famiglia.

La piazza della Madonna e le vie del centro si sono colorate di bandiere, foulard, striscioni e ovunque sono risuonate festose le grida di accoglienza per il Santo Padre.

Molte famiglie marchigiane di Anfn erano presenti in piazza e lungo il percorso papale. Asia di undici anni, una bambina di una nostra famiglia di Loreto, ha persino accompagnato il Papa, dopo la Santa Messa, all’uscita della Basilica, per la recita dell’Angelus sul sagrato.

Papa Francesco ha ribadito come le parole dell’Angelo Gabriele a Maria “Rallegrati, piena di Grazia” risuonino in modo singolare in questo Santuario, luogo privilegiato per contemplare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio e dove i giovani possono venire alla ricerca della propria vocazione, alla scuola di Maria, definendolo “un polo spirituale al servizio della pastorale vocazionale”.

Ha continuato dicendo che “In quest’oasi di silenzio e di pietà, vengono tanti dall’Italia e da ogni parte del mondo per attingere forza e speranza…  E penso, in particolare, ai giovani, alle famiglie e a i malati. La Santa Casa è la casa dei giovani perché qui la Vergine Maria, la giovane, piena di grazia, continua a parlare alle nuove generazioni , accompagnando ciascuno nella ricerca della propria vocazione. Per questo ho voluto firmare qui l’Esortazione Apostolica, frutto del Sinodo dedicato ai giovani” e ha definito, poi, la Casa di Maria anche Casa della famiglia aggiungendo che “Nella delicata situazione del mondo odierno, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un’importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’indissolubilità al servizio della vita e della società. Nella casa di Nazareth Maria ha vissuto la molteplicità delle relazioni familiari come figlia, fidanzata, sposa e madre”.

Per il Papa, ”il Santuario della Casa di Loreto, a motivo della sua collocazione geografica, al centro della penisola, si presta per diventare per la Chiesa che è in Italia luogo di proposta  per una continuazione degli incontri mondiali dei giovani e della famiglia. È necessario, infatti, che all’entusiasmo della preparazione e celebrazione di questi eventi , corrisponda poi l’attualizzazione pastorale che dia corpo alla ricchezza dei contenuti mediante i proposti di approfondimento, di preghiera e condivisione. Per questo, ogni famiglia, nelle sue diverse componenti, trova qui accoglienza e ispirazione a vivere la propria identità.

Poi, il Santo Padre ha evidenziato un indissolubile legame tra l’esperienza vocazionale di ogni giovane e la famiglia in cui questa viene maturata, dicendo che “L’esperienza domestica della Vergine Santa sta ad indicare che famiglia e giovani non possono essere due settori paralleli della società, delle nostre comunità, ma devono camminare strettamente uniti  perché molto spesso i giovani sono ciò che una famiglia ha dato loro nel periodo della crescita. Questa prospettiva ricompone in unitarietà una pastorale vocazionale attenta ad esprimere il volto di Gesù nei suoi molteplici aspetti, come Sacerdote, come sposo, come pastore.

In conclusione, il pensiero del Papa è andato ai malati, ribadendo che la casa di Maria è anche la loro casa perché qui trovano accoglienza quanti soffrono nel corpo e nello spirito. Ma ha anche ricordato che è la famiglia che si fa carico degli ammalati e, ponendo ancora una volta l’accento sulla sacralità della vita, ha invitato a non cadere “in quella cultura dello scarto che viene proposta dalle molteplici colonizzazioni ideologiche che oggi ci attaccano. La casa e la famiglia sono la prima cura del malato nell’amarlo, sostenerlo, incoraggiarlo e prendersene cura. Ecco perché il Santuario della Santa Casa è simbolo di ogni casa accogliente e Santuario degli ammalati”.

Per finire, il Santo Padre ha così salutato:  “Cari fratelli e sorelle, a voi e a quanti sono legati a questo Santuario, Dio, per mezzo di Maria, affida una missione in questo nostro tempo: portare il Vangelo della pace e della vita ai nostri contemporanei spesso distratti, presi dagli interessi terreni o immersi in un clima di aridità spirituale. C’è bisogno di persone semplici, sapienti, umili, coraggiose, povere e generose. Insomma, persone che, alla scuola di Maria, accolgano senza riserve il Vangelo nella propria vita, così attraverso la santità del popolo di Dio, da questo luogo continueranno a diffondersi in Italia, in Europa e nel mondo testimonianze di santità in ogni stato di vita per rinnovare la Chiesa e animare la società col lievito del Regno di Dio… La nostra Madre, stella luminosa di gioia e di serenità, doni alle famiglie, santuari d’amore, la benedizione e la gioia della vita.

Per chi desidera, in allegato il Discorso integrale di Papa Francesco, Loreto 25 marzo 2019.

Paolo Campoli e Angela Galassi
Coordinatori Provinciali di Ancona