L’anno scorso, l’Ungheria aveva varato una Costituzione dove si dichiaravano apertamente il valore della vita dal concepimento e del matrimonio come unione tar un uomo e una donna; alla presidenza dell’UE, lo stato magiaro si era fatto promotore di politiche profamiglia, organizzando tra l’altro una settimana di iniziative sulla famiglia culminata con l’evento diffuso organizzato dall’associazione famiglie numerose ungheresi (NOE) a cui aveva partecipato anche l’ELFAC e ANFN, il 26 marzo, con le miniconferenze sull’inverno demogarfico.
Oggi, a distanza di quasi un anno, l’associazione ungherese torna a chiedere l’attenzione dell’Italia per denunciare il pesante attacco mediatico a cui è stato sottoposto il paese, descritto come sull’orlo della bancarotta e in preda a impeti nazionalistici. In realtà, come si legge nella lettera denuncia del vescovo Szekeli contenuta nell’allegato, in gioco ci sono molti interessi, ma la gente è con il Governo.
Sull’argomento vedi anche l’art. di Marco Respinti http://www.labussolaquotidiana.it/mobile/articoli-bruxelles-invade-lungheria-4231.htm
Scarica allegati:
News from Hungary.pdf
