Riportiamo una testimonianza giunta in Redazione
“Ho quattro bambini. La mia vita è tutta in casa e ogni giorno le stesse cose: fare la spesa, preparare i pasti, lavare i vestiti e stirare, pulire i pavimenti, dar da mangiare al più piccolo, aiutare l’altro a fare i compiti, giocare con loro… A volte rimpiangevo i tempi in cui da ragazza potevo dedicare tempo alla lettura, andare alle conferenze, fare attività caritative. A volte sentivo una noia tremenda a ripetere ogni giorno le stesse cose, perché mi apparivano così piccole e noiose.
Una domenica a Messa ho sentito leggere le parole di Gesù: Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete, ero nudo, malato… quello che fai al più piccolo lo fai a me. Ho sentito questo Vangelo come fosse la prima volta. Ho pensato: “Tutta la mia giornata è dar da mangiare, dar da bere, vestire, preparare una casa ospitale, curare chi è malato, giudicare quando c’è un litigio tra fratelli. Ma devo pensare di farlo a Gesù”.
Prima non avrei immaginato che fosse così, ma da quando ho cominciato a vivere questo Vangelo mi sembra che ogni giorno sia diverso.
I pezzi del gioco sono rimasti gli stessi: i bambini, il marito, la casa, il pranzo, il lavoro… Ma è entrato un personaggio nuovo, Gesù, e tutto è cambiato e ogni azione diventa importante.”
(Annamaria Z.)
