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MARIO SBERNA: QUESTA E’ ANFN

MARIO SBERNA: QUESTA E’ ANFN

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La lettera di Gianni B. ci dà l’occasione di parlare, ancora una volta, di quello che é e fa la nostra associazione: da leggere la risposta del presidente Mario Sberna.
Caro Presidente
io non ho mai voluto iscrivermi al vostro gruppo perchè temo che facciate
un’errore di fondo che per me è fondamentale.
Il governo/i o meglio, le istituzioni non devono favorire le famiglie
numerose ma semplicemente le famiglie, non stiamo parlando di carità
“cristiana” ma di diritti non ancora acquisiti.
Perchè gli avete dato questa impronta cosi marcatamente cattolica, non
c’entra niente, o meglio non c’era bisogno.
Io immagino che accettereste anche una famiglia numerosa di atei, ma
accettereste una famiglia numerosa araba o indiana o formata da due genitori
non sposati o di zingari ?
Questa è la famiglia di oggi e se pensate che basti avere degli sconti
sull’acquisto di auto basti per sentirsi appagati beh a me/noi non basta.
Ciò che vogliamo é che non dobbiamo andare a “contrattare il prezzo
dell’asilo per i nostri ultimi due gemelli”.
Caro Presidente
non possiamo più permetterci le ferie estive abbiamo difficoltà a far
studiare i figli.
Di fatto quindi alla famiglia numerosa, ma spesso anche alla famiglia
piccola, stanno venendo a mancare i DIRITTI BASE di una società che si
definisce moderna.
Mio parere: toglietevi dagli impicci di etichette scomode e discriminatorie
e battetevi per un confronto sociale di diritti e non di Regalie.
Grazie comunque per le informazioni mai mancate, spesso vi vedo su qualche
televisione
Famiglia di Gianni B. + 4 figli tutti amati.

Carissimo Gianni,
scusa il ritardo nella risposta ma in questi giorni sono senza telefono e
internet a casa e dunque devo approfittare dei momenti liberi sul lavoro per
rispondere. Grazie per la tua mail, è importante sentire il “polso” della
situazione da parte degli associati.
Sinceramente non mi ero accorto
dell’impronta marcatamente cattolica: proprio perché non c’era una tale
impronta, qualche mese fa una parte consistente della nostra associazione
(in termini qualitativi, dato che si trattava del vice-presidente di allora,
di un consigliere nazionale, di un coordinatore regionale e di uno
provinciale) ha deciso di lasciarci e fondare l’associazione famiglie
numerose cattoliche. Chiedevano infatti che ANFN fosse un’associazione unicamente cattolica e, al nostro rifiuto in tal senso,
hanno preso altre strade.
Ti assicuro che abbiamo associati zingari (sia Rom
che Sinti), indiani, pakistani, albanesi, rumeni e parecchie altre
nazionalità, etnie e religioni. Anche all’interno del cristianesimo abbiamo
associati valdesi, mormoni, evangelici, protestanti, ortodossi. Certo, sono
la minoranza ma questo è dovuto al fatto che, in Italia, la maggioranza sia
cattolica e, spessissimo, la scelta di aprirsi alla vita ha a che fare con
una spiritualità e una fede che si identifica in quella cattolica.
L’associazione non è confessionale ma nemmeno aconfessionale; piuttosto è
multiconfessionale, nel senso che si devono trovare a casa loro tutti, senza
distinzione di sesso, razza o religione (così recita lo Statuto). La Carta
dei Valori è intrisa di principi cattolici, questo è vero, ma sono principi
universali (d’altronde catòlicos = universale), accolti da chiunque.
E’ vero
invece che non accettiamo una famiglia composta da genitori non sposati
(cioè una coppia di fatto), in quanto il nostro Statuto prescrive per gli
associati il matrimonio civile o religioso. Le coppie di fatto in Italia
sono straordinariamente agevolate da un punto di vista fiscale e tributario
(al punto che ci basterebbe fingere di separarci per trovarci uno stipendio
in più in termini di assegni familiari, irpef ridotta, agevolazioni in
servizi e graduatorie), non è il caso che le sosteniamo anche noi (che
paghiamo già molto per loro).
Sulla questione sociale, mi pare che l’impegno
ci sia (anche noi niente ferie, anche noi fatica a far studiare i figli:
vedi http://www.famiglienumerose.org/news_cat.php?idCat=155
l’ho appena detto sul TG3).
Di cose da dire ai governanti ne abbiamo, e le
diciamo: ti allego per conoscenza il report sull’incontro avuto con il Sen.
Giovanardi.
Non chiediamo mai assistenzialismo ma giustizia (tanto è vero
che il nostro documento principale, che ti allego, parla di iniquità).
Non stiamo indietro, qualunque governo ci sia, ovviamente per quanto
possibile: come sai è tutto volontariato, allo stato puro, niente rimborsi o
gettoni di presenza, solo impegno e passione; perciò, si fa quel che si può,
come si può e quando si può. Ma, di sicuro, non stiamo fermi e i risultati,
pian piano, si vedranno.
Grazie Gianni, un abbraccio fraterno a te e famiglia
Mario Sberna