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LETTERA AI FIDANZATI: L’AMORE E’ PER SEMPRE

LETTERA AI FIDANZATI: L’AMORE E’ PER SEMPRE

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Pubblichiamo La recensione di un “vademecum per fidanzati”.
Lo troviamo interessante perchè fa riflettere noi genitori e può essere uno stimolo anche per i nostri ragazzi ormai grandi che si affacciano alle loro prime esperienze “amorose”.
Questa recensione ci arriva dal Forum di bioetica, gli scopi del quale sono: suscitare un interesse culturale sui principi fondanti della bioetica e aprire il dibattito sui dilemmi etici dell’epoca moderna.
La sua redazione è così composta:

Comitato di redazione Dott. Cleto Antonini, (C.A.), Aiuto anestesista del Dipartimento di Rianimazione Ospedale Maggiore di Novara; Don Pier Davide Guenzi, (P.D.G.), docente di teologia morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione parallela di Torino; e di Introduzione alla teologia presso l’Università Cattolica del S. Cuore di Milano e vice-presidente del Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliera “Maggiore della Carità” di Novara.
Prof. Paolo Rossi, (P.R.) Primario cardiologo di Novara

in fondo alla lettera troverete un recapito nel caso vogliate partecipare al Forum.

buona lettura!
Emanuela e Alfio Spitaleri

LETTERA AI FIDANZATI
Un recente studio sugli americani degli Stati Uniti di trenta anni fa e di adesso, mette in luce che il PIL è sempre salito, mentre la felicità media è sempre diminuita. Volendo trovarne le cause, gli autori le individuano sulla crescente fragilità dei rapporti interpersonali. La diagnosi è certamente giusta. Nel cuore di ogni giovane alberga “il sogno dell’amore per sempre”, ma il mondo in cui vive gli dice che è solo una speranza, non dissimile da quella di vincere ad una lotteria. Quando poi si sperimenta il rifiuto di un amore (nel fidanzamento o nel matrimonio), si entra in un vortice di depressione, disillusione, pessimismo, risentimento e anche cinismo che sta avvelenando la maggior parte dei cittadini occidentali. Si tarda a capire il fenomeno perché si tratta di sofferenze psicologiche di altri, in genere molto sottovalutate. Se un ragazzo è depresso perché la ragazza lo ha lasciato dopo qualche anno di fidanzamento, vien da dire, con un sorrisetto, ma guarda che di ragazze ce ne sono tante! Lui è sicuro che nessuno può capirlo, che quella è l’unica donna che vuole, e così aumenta risentimento e solitudine.
Oggi diventa assolutamente emergente lo studio dei fattori che integrano l’amore per sempre. Un libro recente si snoda a 360 gradi sui sentimenti e l’emotività, l’unicità della persona ma sempre in comunione, la sessualità integrata nella dignità della persona e sull’unicità del vincolo di amore per sempre, con i passaggi dell’innamoramento, del fidanzamento, delle varie stagioni nel matrimonio. Scritto da Ugo Borghello, si intitola: “Il Sogno dell’amore per sempre, vademecum per fidanzati”, Ed. Ares.
Il libro parte dalla constatazione che per sposarsi non si studia nulla, molto meno che per prendere la patente; eppure è più importante di una laurea. Tutto nasce da un passato in cui si procedeva su binari fissi che indicavano il comportameto adeguato. Poi i binari sono scomparsi, sostituiti dal convincimento comune che l’amore sia l’innamoramento iniziale. Tutti gli esperti ormai distinguono innamoramento da amore, ma la cultura e il sentire comune riducono l’amore al sentimento spontaneo e alla sessualità, che non richiedono studio. L’A. distingue tra amore sincero e amore vero; questo ha bisogno di quello ma va ben oltre. Quello, senza questo, finisce sempre in due amori falsi: prima o poi sembra proprio che l’altro non faccia tutta la sua parte, e cioè diventa falso. Ma chi crede questo ha già perso la via vera dell’amore e pertanto anche il suo diventa amore falso. Mentre ormai tutti i libri sull’amore umano distinguono l’innamoramento dall’amore, chi non legge questi libri (cioè la grande maggioranza) continua ciecamente a pensare che l’amore sia l’innamoramento.
Il libro va poi indicando quei riferimenti oggettivi propri di un amore vero, capaci di far fiorire l’amore per sempre. Si cerca amore da tutte le parti, ma si lega “con corde di sabbia”. La sofferenza sempre più diffusa che proviene dalla fragilità dell’amore è talmente dura, che sono sempre più i giovani disposti a capire, anche a costo di andare contro corrente. Il libro affronta a 360 gradi i problemi, le opportunità, le responsabilità di un legame di amore che voglia durare per tutta la vita.
Per chi vuole prendere in mano le proprie sorti il libro di Borghello è quanto di più completo si possa trovare. La vera educazione è promossa dalla gioia della meta ambita, più che dalle correzioni o dalla paura di sbagliare. Il libro indica in tanti modi la bellezza di un amore che matura secondo le sue grandi promesse. Però si tratta di un tema in cui non basta insegnare. Occorre il coinvolgimento attivo dei giovani. I giovani devono capire che amare è impegnativo, anche difficile: solo se capiranno la distinzione tra l’innamoramento e l’amore vero accetteranno di farsi aiutare a riflettere su cosa porta bene e cosa porta male. Se non collaborano liberamente nella loro educazione difficilmente i grandi potranno aiutarli, specie oggi, in una società che vede i grandi immersi fino ai capelli nella crisi culturale. Un grande ostacolo viene dal fatto che i giovani pensano con la testa nel gruppo e fanno propri i dogmi e i comandamenti morali propri di ciascun gruppo. In una sostanziosa premessa si mette in luce la coriacità di questo condizionamento, che rende oltremodo difficile a genitori ed educatori far ragionare il singolo giovane.
La verità dell’amore comprende una robusta dimensione morale: comportamenti validi che permettono di poterci fidare gli uni degli altri e costruire insieme. Tutto ciò fa parte del disegno divino per il bene degli uomini; chi lascia questa verità è come un ramo carico di ciliegie staccato dalla pianta: grande soddisfazione subito e poi muore e non dà più frutto. Oggi tale verità morale è contestata, ridotta, improvvisata, con il benestare della cultura imperante. Ciò porta alla morte dell’amore, ai disagi familiari, alla perdita di senso. Certamente i giovani rifiutano il moralismo, la morale imposta dalla legge o dai grandi. La morale ha senso solo come ossatura . Ma non si esce dal moralismo con una libertà irresponsabile, ma con una morale a servizio dell’amore. Tra la libertà senza legge morale del figlio prodigo e il moralismo di suo fratello, nella parabola del Vangelo, entrambi a due dimensioni ed entrambi falsamente giustificati dalla negatività dell’altro, occorre prendere le ali dell’amore e salire al livello del cuore del padre della parabola. Facilmente si pensa a due modi di vivere: chi sceglie la libertà pensa che l’alternativa sia il moralismo; chi sceglie la legge pensa che tutti i mali vengano dai peccati. Ma in realtà sono sempre tre le possibilità: quella della libertà senza legge; quella della legge senza libertà, e quella dell’amore che rende liberi di osservare la legge!
Oggi siamo di fronte ad un vero spartiacque tra coloro che ancora accettano la morale (magari con fragilità e peccati, ma sapendo di che si tratta; la Chiesa non si è mai scandalizzata dei peccati: li assolve! pur che siano riconosciuti) e coloro che fanno la scelta del sesso separato dalla procreazione, dalla famiglia e anche, ormai, dall’amore (se amore si può
ancora chiamare il sentimento che unisce due adolescenti momentaneamente). Si tratta, di fatto, di due civiltà diverse. Ci sono giovani ancora desiderosi di far le cose bene, ma sono molto incerti, disorientati, confusi dai coetanei e da tutta la cultura, e pertanto deboli; finiscono, dopo alcuni anni di fidanzamento, per ritenere necessarie le esperienze sessuali con la fidanzata. Poi magari si lasciano…. Oggi, un sacerdote (e qualunque educatore) non riesce a parlare a voce della morale sessuale, perché trova resistenza: ascoltano solo per ribattere. Si finisce per allontanare i giovani. Tanto è vero che ormai i sacerdoti non ne parlano quasi mai, lasciando fare ai giovani per conto loro. Ma così si finisce per tradire i giovani e lasciarli nella confusione e negli inganni della cultura imperante. Per questi giovani un libro come questo che segnaliamo, forse unico sul mercato a trattare il tema a 360 gradi, perlopiù in positivo, ma anche rispondendo a tutti gli slogans del “che male c’è”, nelle prospettive dell’amore per sempre e nella sua base morale, permette a chi ancora è aperto alla morale proposta dalla Chiesa, di corroborarsi nelle buone convinzioni e nel modo di comportarsi.
A conferma dell’efficacia del libro valga una mail ricevuta dall’Autore:
Sono un ragazzo di Bologna, grazie a un casuale e fortuito incontro sono venuto a sentire la presentazione del suo libro “il sogno dell’amore per sempre” che ha tenuto a S.Domenico. Mi sono avvicinato alla Fede relativamente da poco e ancora tutto mi appare come una novità sorprendente, così sono rimasto molto affascinato e colpito da quello che ha detto e il suo libro l’ho letto, riletto e riassunto. Facevo parte della schiera del: “se l’amore è maturo si può fare” e lei mi ha svelato l’errore in cui ero e la voglio ringraziare perchè so quanto bene trarrò dal seguire quello che mi ha insegnato. Mi ha colpito molto una frase che ha detto durante la conferenza, che per amare bisogna studiare, e che se volevamo era ben felice di consigliarci una lista di titoli. Bene eccomi quà. Studiare il suo libro è stata un’esperienza che mi ha esaltato, ho capito un mucchio di cose di un bellezza infinita, leggerne un’oretta prima di dormire mi faceva addormentare felice perchè mi ricordava quanta bellezza c’è nel mondo e quante cose per cui vale la pena di lottare.

La parola ai lettori
Tutti coloro che lo desiderano sono invitati ad utilizzare l’ opportunità offerta dal forum per far conoscere il proprio pensiero su quanto letto o sollecitare ulteriori riflessioni ed ampliare la riflessione.

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