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La cannabis non è una droga leggera

La cannabis non è una droga leggera

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Contrariamente alla credenza comune, la marijuana (detta cannabis) crea dipendenza. Le stime di una ricerca del National Institute on Drug Abuse, autorevole organismo statunitense, suggeriscono che circa il 9 per cento dei soggetti diventano dipendenti da marijuana; questo numero aumenta tra coloro che iniziano da giovani e tra quelli che fumano in modo regolare la marijuana.

Gli studi più accreditati hanno dimostrato da anni che la cannabis è una sostanza psicoattiva neurotossica e pericolosa per la salute mentale e fisica propria ed altrui. I danni maggiori sono quelli derivanti dall’uso precoce (adolescenziale) di questa sostanza nel momento in cui il cervello si trova nella delicata fase di sviluppo celebrale che termina dopo i 21 anni. Studi scientifici hanno mostrato conseguenze tanto più gravi sulle capacità cognitive (attenzione, memorizzazione e apprendimento, quoziente intellettivo, gratificazione, capacità decisionale e stima del pericolo) quanto più precoce è l’inizio dell’uso e quanto è più frequente e duraturo. Uno studio in particolare ha dimostrato che chi fa uso di cannabis prima dei 18 anni può avere una perdita di Q.I. (Quoziente Intellettivo) con un declino neuropsicologico anche di 8 punti dopo 20 anni. É noto però che non tutti quelli che usano cannabis andranno verso un’escalation del consumo e quindi verso la sperimentazione di altre sostanze fino a sviluppare dipendenza, ma è altrettanto noto che la quasi totalità delle persone dipendenti da eroina ha iniziato la propria storia tossicomanica con l’uso di cannabis.

É bene dunque che i ragazzi lo sappiano. Fumare spinelli inoltre, comporta un rischio di sviluppare un cancro al polmone 20 volte maggiore rispetto al fumo di sigaretta: a spiegarlo sono i risultati dello studio pubblicato dalla British Lung Foundation (“The Impact of cannabis on our lungs”, giugno 2012), da cui emerge anche la bassa percezione di questo grave rischio da parte dei fumatori di cannabis.

A conferma della pericolosità delle droghe che in molti si ostinano a considerare ‘’leggere’’, la cronaca, quasi ogni giorno, ci racconta di gravi usi e abusi che hanno effetti drammaticamente deleteri sui giovani.

Come Moige – movimento genitori, chiediamo al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di aiutarci a difendere i nostri figli dai pericoli della droga, per cui è urgente e importante non fare distinzioni tra droghe leggere e droghe pesanti, e dichiarare – definitivamente – la cannabis una droga come le altre, per cui è necessario applicare pene severe a chi la spaccia ai minori, nostri figli, senza alcuno sconto.

Tutte le firme saranno consegnate in un’unica soluzione all’attenzione del Presidente della Repubblica.

La petizione è promossa dal Moige – movimento genitori, una organizzazione senza scopo di lucro nata nel 1997, riconosciuta dal governo italiano, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza dei minori e sostenere i diritti di genitori e figli. Tra le attività dell’associazione si annoverano:
– la sensibilizzazione delle istituzioni competenti su tematiche di rilevante importanza concernenti i minori ed i genitori;
– l’organizzazione di campagne itineranti, rivolte a minori, genitori e insegnanti relative a: corretti stili di vita, sicurezza nell’utilizzo dei media, prevenzione e lotta al bullismo e a tutte le forme di disagio giovanile;
– il monitoraggio dei palinsesti televisivi attraverso il lavoro dell’Osservatorio Media per un’azione di controllo e analisi della programmazione destinata ai minori e alla famiglia.

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