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Io ho scelto i figli

Io ho scelto i figli

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Salve!

Ho letto con interesse l’articolo che avete riportato sulla scelta tra fare la mamma o lavorare. Io sono solo una delle tante che ha scelto. Ho scelto di rinunciare alla musica, che ho studiato dai 10 anni ed ho amato e praticato fino ai 28, quando stanca della continua precarietà ed insicurezza su domani lavorativo e impaziente di metter su famiglia, ho ripreso gli studi all’università ho scelto una Laurea breve che avesse buona spendibilità, ho fatto alcuni concorsi fino a trovare il ‘posto fisso’ (15 anni fa esisteva ancora!) per garantirmi uno stipendio sicuro e poter finalmente pensare a costruirmi una famiglia con l’uomo con il quale desideravo fare famiglia da 5 anni!

I primi anni dei miei figli (3, oggi di 9, 8 e 4 anni) mi sono sentita garantita dalle tante leggi di tutela della maternità ed ho pensato solo a passare la maggior parte del tempo possibile con loro.

Ma allora come oggi, il problema di un lavoro lontano da casa (circa 1 ora di viaggio) e l’assenza di nonni o parenti vicini a noi, si fa sentire sempre più forte. Soprattutto quando uno dei tre si ammala, ed io inizio a pensare a quale titolo posso stare a casa dal lavoro. E sempre più spesso penso alla possibilità di lasciare il lavoro e dedicarmi a loro. Ma non si può, vestirli e sfamarli costa, la scuola costa (tra mensa, materiale scolastico e continue richieste di ‘contributi’ x gite) e c’è il mutuo della casa da pagare.

Più volte ho pensato e proposto a mio marito di trasferirci in Francia, dove in base alla legislazione di tutela e promozione della natalità io potrei stare a casa e guadagnare quasi la stessa cifra che oggi prendo per andare a lavorare!

E’ vero, si deve scegliere. Io ho scelto i figli, rinunciando prima ad una parte di me-la musica- e poi ad una carriera, ma mi trovo comunque ‘incastrata’ in un lavoro che non mi piace ma che devo mantenere se voglio poter garantire ai miei figli almeno una casa!

Nonostante ciò, l’amore che provo per i miei figli e la gratitudine per averli avuto in dono mi permettono di affrontare la vita col sorriso e con l’idea che prima o poi potrò anche ‘riprendermi’ la mia musica, magari quando loro saranno grandi: chissà?

Stefania