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ILLEGITTIMO MULTARE LA SCUOLA PER LA RICREAZIONE RUMOROSA

ILLEGITTIMO MULTARE LA SCUOLA PER LA RICREAZIONE RUMOROSA

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Il coordinatore ANFN per la Provincia di Venezia Marco del Prà scrive al governatore Zaia e alla stampa per denunciare l’illegittimità di una multa che è anche un’offesa al buon senso.

Egr. Dott. Zaia,
Le scrivo per la sua veste di presidente del comitato di indirizzo dell’ARPA del Veneto,
in merito all’evento largamente riportato negli organi di stampa locali e nazionali,
di una multa commiata nella città di Venezia alla scuola “Foscarini” per rumori molesti.
In particolare i rumori sarebbero stati emessi dai bambini delle classi elementari
nel cortile esterno durante la ricreazione.
In primo luogo mi chiedo se è corretto che un organo dello stato si adoperi per limitare la libertà dei bambini,
ma soprattutto vorrei sapere in quale legge il vociare dei bambini viene catalogato come rumore.
Da quella che è la mia cultura tecnica, ricordo che la normativa sull’inquinamento acustico si occupa
di mezzi di trasporto, treni, aerei, macchinari industriali, sale da ballo ed altri impianti dotati di una “manopola”
per accenderli o spegnerli.

Com’è possibile classificare i bambini alla stessa stregua di un martello pneumatico o di un condizionatore,
come fossero degli oggetti da accendere o spegnere a nostro piacimento ?

La legge inoltre parla chiaro : non si applica alla rumorosità prodotta da attività e comportamenti
non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali.
Com’è possibile classificare il comportamento spontaneo dei bambini come una “esigenza produttiva” ?
Mi sembra del tutto evidente che la ricreazione dei bambini non sia un’esigenza produttiva,
ma un diritto dell’individuo.
Ritengo quindi necessario che l’ARPAV riveda il motivo della multa e proceda con il ritiro della sanzione
restituendo alla scuola l’importo, azione che Le chiedo di verificare in prima persona.
Aggiungo infine una semplice considerazione.
Ogni casa è collocata in zone che hanno i loro pregi ed i loro difetti; chi ha casa vicino all’autostrada
o alla ferrovia avrà giorno e notte i relativi rumori, mentre chi abita vicino ad una scuola, avrà,
solo in alcuni momenti del giorno, il vociare degli alunni.
I primi purtroppo sono vittime delle modernità, i secondi invece, anche se non se ne rendono conto,
hanno la fortuna di essere testimoni del futuro che sta arrivando.

Distinti Saluti
Marco Dal Prà
Mestre (VE)