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Il leader di ANFN Mario Sberna: «Sempre e solo per dono»

Il leader di ANFN Mario Sberna: «Sempre e solo per dono»

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«Anno del Signore 2004. George Bush è il presidente degli USA, da noi c’è il Berlusconi II, Mark Zuckerberg dalla sua cameretta di Harvard inventa Facebook, al cinema esce “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban”, al mondo siamo in 6 miliardi e 461 milioni di esseri umani, in Italia nasce l’Associazione delle Famiglie numerose».
Così il presidente uscente di ANFN Mario Sberna nella sua relazione di fine mandato, questa mattina all’assemblea nazionale dell’associazione che si celebra ad Ascea Marina. «701 anni prima il genio di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni a Padova, ci offriva il primo bacio nella storia dell’arte». Si tratta, ha detto il leader delle famiglie numerose, di «un tenero abbraccio dei due, la dolcezza degli sguardi, le labbra che si sfiorano, la carezza di Anna sul volto di Gioacchino. Sono i nonni di Gesù, raffigurati da Giotto mentre si ritrovano dopo un periodo di lontananza. Con parecchi anni ormai sulle spalle, non nascondono la gioia e la bellezza del ritrovarsi ancora insieme in questo luogo così importante, la Porta Aurea, detta anche Porta della Misericordia perché, secondo la tradizione ebraica, qui si manifestava la Provvidenza divina».
Ecco, «la gioia e la bellezza del ritrovarsi insieme, sempre sostenuti dalla Provvidenza divina: un desiderio, un sogno, un affidamento. Non fu per caso dunque che – guardando il calendario – scegliemmo proprio quel giorno, il 26 luglio del 2004, Sant’Anna e San Gioacchino, per andare all’Ufficio del Registro di Brescia e richiedere la registrazione di una nuova associazione, l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose».
Qualche tempo prima – ha ricordato Sberna «al tavolo di casa nostra, sei mamme e sei papà di famiglia numerosa concepivano le fondamenta di questa nuova realtà associativa: al centro la coppia, i figli, la famiglia. Con una certezza: ciò che è bene per la famiglia è bene per la società. Con una promessa: cercheremo sempre e solo il bene di tutte le famiglie numerose. Con uno stile: vivremo nel volontariato più puro, nel dono e nel servizio gratuito».
E così è stato, fin dai primissimi incontri, fin dalle prime relazioni, i primi abbracci, le prime gioie, i primi risultati, le prime amarezze. Sempre e solo per dono. «Questo è stato lo stile che, con tanti tra voi, abbiamo vissuto nei 18 anni che ci separano da quel 26 luglio del 2004. Anni di impegno, passione, combattimento della buona battaglia. Ora è finita la corsa e, per grazia, abbiamo conservato la fede» ha osservato Mario Sberna.

Alfio Spitaleri