Una famiglia della Sardegna ci segnala con sgomento un articolo comparso su Io e il mio Bambino sui figli unici, a cura di Laura D’Orsi con la consulenza della psicologa Paola Scalari.
Non vogliamo assolutamente entrare nel merito della scelta, spesso obbligata e comunque sempre personalissima di fermarsi ad un unico figlio.
Ci infastidiscono però, a noi che con il numero di figli abbiamo sviluppato una certa sensibilità, molte leggerezze nel sottovalutare problematiche potenzialmente pesanti relative allo sviluppo della personalità e del senso di convivenza, e ci perpligono alcune affermazioni spacciate per “scientifiche” su cui abbiamo molto da discutere.
Per esempio:si legge nell’articolo che i figli unici sono più responsabili. Responsabili?
Chiedetelo alle maestre dei ragazzini e vediamo cosa vi rispondono. Io so che a mia figlia, che ha tre fratelli di cui uno più piccolo e che comunque non è una bambina in odore di santità, le maestre spesso chiedono di aiuare questo o quel compagno…
I figli unici sono più intelligenti? Non discuto sul valore dei test, ma so che i ragazzi delle nostre famiglie imparano l’arte di arrangiarsi e di cavarsela molto presto, hanno una vita sociale varia e sempre vivace (tra fratelle e amici dei fratelli e fratelli degli amici dei fratelli), hanno occasione di scambi e dinamiche familiari che certo non possono che far bene al Q.I.
Certo, i risultati scolastici a volte non sono perfetti: sarebbe bastata qualche ripetizione (che molte famiglie numerose non possono permettersi) per evitare una bocciatura, e sarebbe piaciuto a molti papà e mamme numerosi mandare il figlio al liceo classico , privato e costoso, piuttosto che iscriverlo al professionale o mandarlo a lavorare per far quadrare il bilancio familiare….
Insomma, non è certo il numero dei fratelli che è penalizzante, ma è come strutturata la nostra società che, nonostante il famoso art. 31 della Costituzione, continua a trattare le famiglie numerose con sufficenza, senza aiutarle minimamente, al grido di “avete voluto la bicicletta!..”
Non è il caso dell’articolo in questione, che ci sembra piuttosto una mini guida per sbagliare il meno possibile (Don Redento Tignonsini, un’autorità in fatto di recupero di giovani tossicodipendenti, afferma che sono i figli unici statisticamente le vittime preferite della droga)ma che non ci vengano a dire che “figlio unico è meglio!” perchè questo è tutto da vedere…
Scarica allegati:
Copertina.jpg
Figlio_unico_Pagina_56.jpg
Pagina_57.jpg
