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I disegni dei bambini

I disegni dei bambini

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Le Figure Primarie

All’interno dello studio dell’Espressione nel suo insieme, Arno Stern ha esaminato, con sguardo scevro da pregiudizi, anche i primi tracciati del bambino, proprio quelle primissime tracce di cui tutti noi siamo stati testimoni nei piccoli che abbiamo avuto accanto. Ed ha scoperto con sorpresa che tutti tracciano le stesse figure, e secondo uno stesso ordine.
Stern ha chiamato Figure Primarie queste figure che fanno la loro apparizione in tutti i bambini (se li si lascia fare) in virtù di un’evoluzione del tutto interna, senza alcun apporto esteriore, che avviene secondo una successione preordinata, come un cammino fatale, geneticamente prescritto.
E per la prima volta nella storia dell’uomo , ha fissato la loro genealogia in semplici schemi.

Sono due, ben distinti e indipendenti, i gesti che compongono l’attività grafica alla sua nascita. Uno è un convulso movimento rotatorio che dà origine ad un tracciato aggrovigliato: il Giroulis; l’altro è un picchiettìo ripetuto della penna sul foglio che lo popola di punti: si chiama Punctilis.
Giroulis e Punctilis stanno uno accanto all’altro, necessari e complementari.
Questa modo di nascere della Traccia (come del resto ogni evento, in questa attività) è universale: per tutti i bambini è così, sempre così, soltanto così. Non è sorprendente?
Giroulis e Punctilis sono le due manifestazioni seminali di tutta la Formulazione dell’individuo. Sono atti che contengono in sé la possibilità di tutti i gesti grafici, di tutte le forme e le figure future.
Il gesto violento del Punctilis produce spesso una coda al punto d’impatto della penna sul foglio. E il bambino, interessato a questo risultato, ottiene col tempo, rallentando il suo gesto, di produrre deliberatamente delle linee, per lo più verticali.
In quanto gesto indipendente, la Linea finisce per emergere e affrancarsi pienamente dall’insieme del Punctilis … Da quest’ultimo, quindi, attraverso la Linea, nascerà, poco alla volta, tutta la vasta progenie delle Figure ‘aperte’, quelle cioè fatte dall’assemblaggio di più linee: la Croce, l’Angolo, la Lisca… e poi il Triangolo, il Quadrato…
Dal rallentarsi e dall’interrompersi del movimento del Giroulis, invece, emerge la Figura indipendente dell’Uncino. Poi il bambino riuscirà a chiuderlo, e avrà ottenuto la Goccia, la Figura Rotonda… e tutta la famiglia delle figure ‘chiuse’, nate cioè dalla modulazione della linea curva continua, fino ad arrivare, anche per questa diversa via al Triangolo e al Quadrato.
Un esito particolare della figura ad Uncino, è l’avvolgimento a Spirale che, in una figura autonoma, fa rivivere, esaltandolo, il carattere rotatorio e vorticoso del Giroulis iniziale.
E nessuna di queste creazioni decade, niente viene superato né soppiantato dalla propria evoluzione, ma permane eternamente vitale a fianco della propria figliolanza.

Tutte le Figure che il bambino sperimenta, sono per lui creature vive e pregnanti, e non per un capriccio individuale. Il fatto della loro universale presenza in tutte le persone, dovrebbe far riflettere profondamente.

Le Figure Primarie brillano di tutta la loro intatta vitalità, conservando completa la propria integrità, anche nella naturale fase successiva dell’attività grafica del bambino (a condizione che quest’attività venga mantenuta libera dalle intromissioni).
Le Figure Primarie, in questa nuova fase, sono lo scheletro vivo, il naturale supporto di tutti gli oggetti che adesso il bambino vuole rappresentare. E garantiscono il carattere intimamente personale di tutti gli oggetti che il bambino rappresenta.
Attraversata poi una fase momentanea d’eclissi, nel periodo in cui nel bambino si fa più forte l’esigenza realistica, il destino delle figure primarie (in una Formulazione non turbata, ma anzi, coltivata, come accade nel Closlieu, l’atelier di pittura ideato dall’educatore francese Arno Stern) è di risorgere come Figure Essenziali, nude e pure, nell’Espressione matura dell’età adulta.
Così è, per esempio, anche per l’avvolgimento a Spirale, che riemerge, in tutta la sua intensità, nelle grandi volute, nelle concentrazioni vorticose di molti “bambini” adulti del Closlieu.
Giacomo Giacomazzi e Miranda Magni
Miranda Magni ha contribuito con un suo pezzo sul “gioco” alla stesura del libro “Tutti vostri?”
In allegato l’articolo con i disegni e gli schemi

Scarica allegati:
le_figure_primarie.pdf