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Guardare alla vita con letizia, anche in mezzo a tutti i macelli...

Guardare alla vita con letizia, anche in mezzo a tutti i macelli che ci sono attorno

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Vi proponiamo la lettera di Carlo ed Alessandra, inviata al sindaco di Padova, una testimonianza di una famiglia che cerca di vivere con normalità e con serenità la propria esperienza di famiglia numerose.

Cortese Sindaco Bitonci, buongiorno!
Sono Carlo Faccini e le scrivo, assieme ad Alessandra, mia moglie, adesso che abbiamo messo a letto tutti i nostri figli. …un poco di silenzio; le orecchie ringraziano!

Voglio parlarle seriamente ed andare all’essenziale (vorrei poter stare anche un po’ solo con mia moglie).

…soldi…soldi… schei… ladri…spread…recessione…corrotti… risparmi. …non sento parlare di altro. Tutto è visto in relazione al denaro!

Le do uno stringato riassunto dell’ultimo tempo nella mia famiglia, da sempre sua concittadina a Padova, forse la farà riflettere; e le assicuro che molte famiglie fanno scelte ancora più solide, senza tener conto del denaro, più o meno libere e più o meno benestanti.

A maggio 2013 è nato Matteo, il nostro quinto figlio e, passato il tempo della maternità, l’Ale è tornata a lavorare, sempre – dagli ultimi tredici anni – come impiegato tecnico al Comune di Albignasego; lavoro regalatoci dalla Provvidenza qualche mese prima del nostro matrimonio.
…non tutto però va secondo gli schemi “forzati” ed incasellati del pensiero che domina questo tempo storico… non avevamo fato i conti con l’Amore!
Ci siamo resi conto che troppo e da troppo (circa 10 anni, l’età del nostro primo figlio) stavamo facendo tanti compromessi sulle spalle dei nostri figli che nient’altro chiedono che crescere all’interno di questo Amore che li ha generati, ha dato loro l’esistenza e e continua a farli crescere. Passaggio obbligato quanto naturale: le dimissioni della madre a maggio.
…che gioia! …che fatica, poi! …che difficoltà, ancora, non lo nascondo, ad arrivare alla terza settimana del mio stipendio di perito termotecnico!
Ma le assicuro: mai un pentimento. …si immagina la spinta ed il coraggio che da, avere una buona motivazione? Sono sicuro di si, data la sua carica di Sindaco!
…una motivazione… BUONA! Si immagina poter parlare liberamente ai figli seduti tutti attorno a me a cena la sera di quanto è bella Vita, quella vera, quella che ti arriva ogni giorno, senza dover parlare loro di quanto difficile è “farsi spazio” in questo mondo, di come dovranno fare per avere successo, di come dovranno fare per avere denaro, di come dovranno essere per essere i primi?

Lei questa la crede una realtà vera e viva della sua e mia meravigliosa città? La crede una realtà vera e diffusa grandemente in questa cristiana città?
Non crede che si possa alzare dal fango dell’affanno il discutere politico in Consiglio comunale?
Non crede che alzare la testa e poter “finalmente respirare”, perché si dà voce sui giornali locali a discussioni e scelte del Comune che siano adatte all’Uomo, quello antropologicamente vero, reale, fatte con “buone motivazioni”, sia un toccasana per i nostri concittadini? Io credo che la “fantasia” con la quale ognuno trarrebbe stili di vita virtuosi, andrebbe oltre ogni aspettativa! …ed ha idea che bene che fa questo, non solo a lungo termine, sulla città?

…le dico la verità… ero partito per lamentarmi che con una realtà famigliare così “corposa” a breve mi tocca pagare 980 euro di TASI per la prima casa e senza detrazioni per i figli, ma poi il bello ed il buono che ho attorno hanno prevalso e le dico che la pagherò sicuramente …anzi! Benedetta questa tassa che mi ha fatto vedere, scrivendo stasera, che posso guardare, io con mia moglie ed i figli che Dio ci ha affidato, alla vita con letizia, anche in mezzo a tutti i macelli che ci sono attorno; anche senza dover fare i conti con la calcolatrice (anche perché non tornano!!).

La saluto cordialmente e spero di incontrarla alla visita che ha in programma tra alcuni giorni nel mio quartiere. Auguri.
Carlo e Alessandra