Marco Mira d’Ercole, economista dell’OCSE scrive su La Voce: “Il costo dello status quo per la crescita economica futura potrebbe essere ben più salato di quello di riforme ambiziose, soprattutto se ben concepite.”
“Un rapido confronto tra i risultati del “bel paese”e quelli degli altri paesi industriallizzati, sintetizzati in un rapporto dell’Ocse , dovrebbe bastare per convincere le forze politiche dell’importanza di misure all’altezza dei problemi.”
Siamo con la Grecia l’unico paese dell’Ocse che non ha un piano nazionale per affrontare il problema della povertà delle famiglie, siamo uno dei paesi dove maggiore é il divario tra poveri e ricchi, dove i salari dei figli rispecchiano di più i salari dei padri (e quindi ci sono meno prospettive di miglioramento). Ma mentre Francia e Gran Bretagna si danno da fare, l’Italia non affronta il problema, per “mancanza di fondi”.
Eppure, il costo di questa inattività é (e potrebbe diventare) molto più alto.
da leggere l’articolo
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000695.html
