Credito. Per fermare l’algoritmo della denatalità la garanzia sui mutui alle famiglie

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    Nell’emendamento della maggioranza alla legge di Bilancio entra l’estensione del sostegno pubblico sui prestiti immobiliari per chi ha tre o più figli

    Lo Stato si farà carico delle difficoltà delle coppie con più figli ad accedere al credito per l’acquisto della casa. Mettendo una pezza a quell’«algoritmo della denatalità» – come lo ha definito Avvenire nelle scorse settimane – adottato da molte banche che, in nome della prudenza, finisce con il discriminare le famiglie numerose.

    È l’orientamento che sta emergendo in queste ore al Senato, dove un emendamento depositato nella nottata di ieri dai relatori di maggioranza Dario Damiano (Forza Italia), Elena Testor (Lega Nord) e Guido Quintino Liris (Fratelli d’Italia) include tra le categorie prioritarie per l’accesso al credito con la garanzia del fondo Consap anche le coppie con almeno tre figli con meno di 21 anni. I limiti di finanziabilità: l’80% del rapporto tra l’importo del finanziamento e il prezzo d’acquisto dell’immobile nel caso in cui a richiedere il mutuo sia una famiglia con almeno tre figli e un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 40mila euro annui; percentuale che sale all’85% nel caso in cui a chiedere il finanziamento sia una famiglia con almeno quattro figli (ed un Isee non superiore ai 45mila euro); e al 90% nel caso di una famiglia con cinque o più figli (ed un Isee non superiore a 50mila euro annui).

    Continua a leggere l’articolo completo su avvenire.it di Andrea Bernardini