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Contro la cattiva TV, due indirizzi mail a cui spedire segnalazioni, proteste...

Contro la cattiva TV, due indirizzi mail a cui spedire segnalazioni, proteste e riconoscimenti

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Quante volte è capitato di indignarvi davanti a una pubblicità troppo spinta nell’intervallo della partita, o per un film eccessivamente violento comprato per sbaglio o apparso sullo schermo tv in orario “protetto?
Tante, tante volte: le famiglie si son spesso sentite impotenti davanti a una televisione poco rispettosa della sensibilità dei bambini, davanti alla prepotenza di immagini e contenuti diseducativi e pericolosi. Non si tratta di essere “bacchettoni” che attentano alla libertà di esperessione artistica: c’è piuttosto in gioco il ruolo educativo e di responsabilità di genitori consapevoli del peso e dell’influenza (positiva ma, ahimè anche negativa) dei media sui propri figli.
Eppure qualcosa si può fare: abbiamo scoperto recentemente l’esistenza di un organismo che si occupa di tutelare i nostri ragazzi, il Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione Media e Minori, che pur essendo nato da una iniziativa privata delle aziende televisive, è stato “adottato” dal Ministero dello Sviluppo Economico ( e il profano si chiede: perché non al ministero della Cultura? mah…) e ha la funzione di vigilare sul rispetto del codice di autoregolamentazione, firmato da aziende pubbliche e private e associazioni quali l’AGe.
Il comitato ha recentemente aperto un sito web www.comitatotveminori.it dove potrete trovare il codice di autoregolamentazione che regola la materia: è una lettura interessante perché riivela cosa la tv italiana (e in genere il mondo dei media italiano) pensa sia idoneo a tutelare i ragazzi.
Le famiglie possono esercitare il proprio diritto di critica e di controllo segnalando all’autorità competente, in questo caso appunto il comitato, tutte le situazioni in cui i diritti dei nostri ragazzi sono stati violati. Quando per esempio, sono stati proiettati film o trasmissioni televisive inopportune in quella fascia “di protezione rafforzata” che va dalla 16,00 alle 19.00, quando la pubblicità,interrompe con messaggi discutibili le trasmissioni per i bambini, quando l’identità dei minori e la loro privacy non viene rispettata.
Le segnalazioni sono da inviare a info@comitatotveminori.it

Ricordatevi di inserire il vostro Nome e Cognome (o il nome della vostra associazione), l’emittente su cui è stato trasmesso l’oggetto della vostra segnalazione, il nome del programma, il giorno e l’ora che desiderate segnalare. Le segnalazioni che perverrano prive di uno o più di tali dati non saranno prese in considerazione.

Mettete in CC anche noi di ANFN, spedendo le vostre segnalazioni a dicolamiamassmedia@famiglienumerose.org
Mandateci le vostre segnalazioni negative, ma anche le trasmissioni , i film, gli homevideo, le pubblicità o i siti internet che avete trovato belli, educativi, interessanti, rispettosi dei valori familiari e della dignità della persona. Sarà un modo di raccogliere informazioni su quanto passa sui nostri schermi e per valorizare quanto di buono viene trasmesso, farlo conoscere e magari, in un domani, premiarlo.
Ma prima di tutto, leggetevi il codice di autoregolamentazione: è evidente che le norme contenute siano da rivedere in una chiave di tutela al passo con quanto fanno la maggioranza di stati europei. La stessa Comunità Europea, consapevole della fondamentale importanza dell’argomento, ha emanato una serie di raccomandazioni agli Stati Membri , tra cui la
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO, DEL 20 DICEMBRE 2006
relativa alla tutela dei minori e della dignità umana e al diritto di rettifica relativamente alla competitività dell’industria europea dei servizi audiovisivi e d’informazione in linea Gazzetta ufficiale n. L 378 del 27/12/2006 pag. 0072 – 0077

che tra le altre cose stabilisce il principio
“che i minori hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere e che, in tutti gli atti relativi ai minori, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l’interesse superiore del minore deve essere considerato preminente. (…)” SEcondo la UE “È necessario prevedere misure legislative al livello di Unione per quanto concerne la protezione dello sviluppo fisico, mentale e morale dei minori in relazione ai contenuti di tutti i servizi audiovisivi e d’informazione, impedendo l’accesso dei minori ai programmi e ai servizi destinati agli adulti e non adatti ai minori stessi.”
Per ora, in Italia, abbiamo il Comitato dii autoregolamentazione, che, per ammissione dello stesso presidente Franco Mugerli, che lo ha presentato alla Conferenza sulla famiglia a Milano lo scorso novembre, deve essere rivisto per rispondere alle molteplici sfide di un variegato mondo dei mass media in veloce mutamento.
Nell’attesa di una seria revisione della legislazione di tutela ai minori, di cui si sta occupando anche Anfn nel seno del Forum delle Associazoni Familiari, “bersagliamo” il comitato con le nostre segnalazioni. Dal Comitato partirà poi un’istruttoria ed eventualmente la richiesta del pagamento di una penale per l’azienda colpevole. Ma non è certo l’entità della multa che deve impensierire le nostre tv, quanto il gradimento del loro pubblico.
Se le famiglie saranno in grado di farsi sentire e far sentire il proprio dissenso e la propria critica, il mondo dei media ne dovrà trarre le dovute conseguenze…