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CHE NOIA LA NOIA: STRATEGIE PER GESTIRLA AL MEGLIO

CHE NOIA LA NOIA: STRATEGIE PER GESTIRLA AL MEGLIO

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Non è negativa la noia, anzi. Non avere “nulla da fare” è una condizione invidiabile dell’infanzia, che va assolutamente protettafavorita, tutelata. Riempire i ragazzi di attività (il nuoto, il tennis, il corso di qua e di là) ruba al bambino il tempo di giocare, di sperimentare, di pensare. E di annoiarsi e quindi di desiderare un’attività interessante, di inventarsela sviluppando la propria innata creatività.
E’ nel tempo della noia che si progetta, si pensa, ci si stacca dalla realtà materiale per andare oltre… i nostri tempi hanno perso il senso delal trascendenza perchè non c’è più tempo di annoiarsi? Chissà, potrebbe anche essere…
Tutto vero, direte voi, ma quando in casa c’è qualcuno che si annoia e decide di farlo pesare su tutta la famiglia, ululando per casa e ciondolando e punzecchiando i fratelli, tanto per fare “qualcosa” la noia diventa insopportabile e ingestibile. Per non parlare degli spaventosi casi dei ragazzi che “per noia” si fanno teppisti e distruttori…
Cosa fare in questi casi? Jessica ci scrive alcune “dritte” per arginare la noia molesta sperimentate con successo in casa sua, con 4 figli e un bebè in arrivo …

Innanzitutto, mi permetto di dirvi alcune cose che funzionano a casa nostra per la ‘noia molesta’ (da noi, è il 12enne che infastidisce TUTTI quando si annoia…)
Allora, ci sono un paio di categorie di noia da noi: ci sono i casi in cui infastidisce qualcuno in particolare, quelli in cui da fastidio a tutti (poco poco, nulla di drammatico, ma come la proverbiale goccia fa traboccare tutti i vasi!!!), ed i casi in cui sbuffa, è infatidito con sè stesso e con tutto, va in crisi, ecc. ecc. Quando da fastidio a qualcuno in particolare, dopo un paio di avvertimenti di smettere, lo costringiamo a fare qualcosa di POSITIVO per la persona infastidita. Ossia, quando ha veramente scocciato sua sorella di 10 anni, gli abbiamo fatto mettere in ordine la sua (di lei) stanza. Lei era estasiata, lui molto meno. Ma devo dire che da quella volta, non l’ha mai infastidita a quel livello! Oppure, se è al fratellino di 4 anni che da fastidio, lo costringiamo a leggergli un libro o giocare a LEGO con lui, per rimediare al fastidio che gli ha causato.

Nel caso di molestie non meglio identificate, ossia quando io o mio marito dobbiamo mollare tutto per intervenire a mediare dissidi, liti, ecc., dopo i soliti tre avvertimenti, scatta il ‘servizio sociale’. Se io o mio marito dobbiamo perdere il tempo socialmente utile (magari stiamo preparando la cena, oppure io sto piegando la biancheria, lavando i piatti, ecc) per intervenire a sanare i battibecchi, il colpevole deve ‘restituire’ il tempo che ci ha rubato, facendo un servizio socialmente (per la famiglia) utile. Allora, dovrà aiutare a preparare la verdura per la cena, oppure mescolare la polenta (lavoro tedioso!!!), oppure fare i piatti la posto del genitore, o infine piegare la biancheria che mi ha costretta a lasciare a metà.

Ultimo caso: noia che porta a sbuffi, crisi, ecc. Beh, non c’è nulla di meglio di un po’ di sana fatica! Abbiamo uno SPUTO di terra, dove razzolano 4 galline e c’è un orticello di dimensioni lillipuzziane. Allora, lo mandiamo a vangare un po’, oppure a diserbare a braccia, oppure se c’è brutto tempo, magari gli facciamo riassettare il temibile GARAGE (un buco nero in cui tutto si perde, nulla si trova dove dovrebbe essere, e c’è molto da sollevare e spostare). Generalmente una mezz’oretta è sufficiente. Gli sbuffi continuano o magari pure crescono all’inizio, ma e’ la da solo e da fastidio solo a se’. Dopo un po’, però, si accorge che gli serve il fiato e così conserva l’energia. Ora della fine, torna su persino allegro, perché si è fatto una sudatina, ha buttato fuori l’energia in eccesso, si sente utile, ed ha pure trovato cose interessanti mentre lavorava!

Ecco, queste sono 3 idee ‘generali’ che ci aiutano a tenere a bada la noia. Specie per il mio grande, dirgli di stare da solo in camera sua è un REGALO: è un avidissimo lettore, sicché per lui diventa un PREMIO essere isolato. Nicchia invece col lavoro, specie se c’è da sudare. Ma si deve fare uomo, per cui è ora che impari un po’. Come vedi, non è nulla di straordinario: cose che farebbe normalmente con uno di noi, ma il fatto di mandarlo a ‘lavorare’ da solo, gli permette di buttare fuori quello che deve sfogare e poi la pace ritorna in casa.

Facciamo la stessa cosa con le sorelle, le quali ODIANO spazzare le scale (siamo un una palazzina a due piani, con conseguente scala in comune). Se danno fastidio, vanno a rendersi utili. O a strappare le erbacce. O a tagliare le parti secche delle piante. Insomma, quelle cose che si devono fare e che permettono loro di buttar fuori un po’ di energia…

Non so se vi possono essere utili, comunque per noi si sono rivelate strategie vincenti.
Per quanto riguarda le nostre attività estive, scriverò qualcosa al rigaurdo non appena possibile.

Buona giornata,
Jessica