Interessante dialogo con il filosofo Remi Brague per il quale stiamo vivendo un tempo di svalorizzazione della dignità umana che ci conduce a derive pericolose:<< Vi è innanzitutto la presenza di mezzi del tutto concreti per farla finita con l’umanità: le armi nucleari e biologiche, l’inquinamento terrestre e infine, più discretamente, l’inverno demografico. Quest’ultimo colpisce soprattutto le regioni più sviluppate, più istruite, più democratiche. Nel peggiore dei casi, rischia di prodursi l’estinzione pura e semplice della specie, o almeno una sorta di selezione fra le più stupide. Vi è poi il sogno di un superamento dell’umano, che è vecchio almeno quanto Nietzsche. Oggi, questo sogno di un "superuomo" è rafforzato dai progressi della biologia. Infine, c’è un dubbio dell’uomo su se stesso. L’uomo non sa più troppo bene se si distingue radicalmente dall’animale. E ancor meno se vale davvero di più. Una certa "ecologia profonda" sogna di sacrificare l’uomo alla Terra, assurta a una sorta di divinità».