C’è voluto un pressing serrato, ma alla fine INPS ha chiarito ufficialmente: la maggiorazione di 100 euro mensili per i nuclei con almeno 4 figli va attribuita anche in presenza di figli di età superiore ai 21 anni, naturalmente a condizione che siano a carico. Finora INPS aveva dato un’interpretazione restrittiva della norma, considerando solo i figli che rientrano nell’assegno unico. Anche il simulatore online seguiva questa logica.
L’unità politica di Anfn si è è subito mossa, interessando il sen. Stefano Lepri, padre dell’assegno unico e, per suo tramite, il Governo e lo stesso INPS.
Oggi finalmente è uscita la circolare chiarificatrice, nella quale si afferma: “per quanto attiene alla determinazione del numero totale di figli, si chiarisce che sono considerati TUTTI i figli a carico sulla base delle regole di appartenenza al nucleo ISEE, ancorchè alcuni di essi non abbiano diritto all’AUU.”
E porta subito un esempio: “un figlio di 27 anni che convive con i suoi genitori e 3 figli minorenni non può beneficiare dell’AUU, ma concorre a formare la composizione del nucleo familiare. In tal caso, spetterà la maggiorazione prevista dalla norma in presenza di almeno 4 figli.”
Sono tante le famiglie che si trovano in questa condizione e del resto questi 100 euro mensili sono destinati a sostituire la detrazione di 1.200 euro annui che con la riforma si sono persi.
Naturalmente a queste famiglie arriveranno anche gli arretrati relativi ai mesi di marzo e aprile.
Ancora una volta un grazie da parte delle famiglie alla nostra Unità Politica, per il costante impegno, non sempre ottenendo il riscontro che meriterebbe e per questo è bene ogni tanto citare le persone che ne fanno parte: Carlo Dionedi, Alfredo Caltabiano, Alessandro Soprana, Stefano Lipparini, Paolo Moroni, Carlo Polvara, con il supporto del nostro presidente Mario Sberna.
Alfio Spitaleri
Vedi allegato: INPS – Messaggio_numero_1714_del_20-04-2022
