ancora a Famiglia Cristiana: vogliamo solo vivere

gentile direttore, ho letto la preoccupata lettera del sig. Ferdinando Scovazzi su FC di questa settimana ed ancora una volta voglio chiarire/sfatare qualche idea corrente. Al primo punto rispondo positivamente: le cose belle e gioiose sono anche piacevoli e lecite (senza immaginare chissà quali bisantinismi), nel secondo punto vengono citate delle agevolazioni per gli asili nido e le parziali esenzioni fiscali che non ci sono o sono ridicole, per quanto riguarda il terzo punto non mi risulta che i genitori di famiglie numerose “debbano” procurare gli alloggi per i loro figli quando saranno adulti e per quanto riguarda la demografia, quarto punto, per l’Italia si parla di estinzione delle famiglie numerose intorno al 2015. Nel 5 punto si affronta il problema inquinamento ed anche qui le famiglie numerose sono decisamente meno inquinanti: quando si muovono sono in 6-7-8 in un unica auto e non in 6-7-8 auto, sono molto più oculate nello scartare abiti, scarpe e quant’altro e per quanto riguarda il cibo meno “sprecone” del singolo. Sull’affermazione che avere una famiglia numerosa sia un lusso si trova d’accordo con lo Stato Italiano (che comunque comincia a “muoversi”) il quale considera poco il peso fiscale dei figli; si consideri che il valore di un figlio per la fiscalità ricavato, a parità di reddito, dalla cifra di tasse pagata dal singolo e da una famiglia con figli varia da 1(uno) a 2(due) euro al giorno (non ci sono errori).
L’affermazione che “ciò che non si può permettere a tutti non è giusto” è fuori luogo: quando si parla di figli non si parla di cose che quando vuoi e hai i soldi le compri. Il fatto che fino ai 25 anni siano a carico della collettività è un fatto che tutti gli stati affrontano avendo cura dei loro cittadini futuri. Ed arriviamo alla domanda: che vogliamo di più? Vogliamo vivere.
Un’ultima annotazione: proviamo a titolare o a pensare e se non nascessero più figli?
Alessandro Soprana
responsabile ANFN politiche fiscali nazionali.