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AAA sculture vendesi agli associati di Anfn

AAA sculture vendesi agli associati di Anfn

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In un periodo di grave crisi del commercio e/o poco affollamento d’avventori nelle “case” degli artigiani, vi raccontiamo di Mauro Spitaleri, un’artista d’eccezione, padre di una piccola famiglia numerosa, in quel di Erice (Trapani).
Le sue opere andranno in sconto agli associati di Anfn.

                               (Mauro Spitaleri)

Giorni fa, ci è giunta una lettera: ‹‹Buongiorno, mie cari. Innanzitutto mi auguro tutto il bene per voi. Io sto discretamente in mistico raccoglimento ad Erice solitaria e silenziosa. Mi permetto di scrivervi per chiedervi se posso inviarvi alcune foto di mie sculture e se vi è possibile e lo ritenete opportuno sottoporle ad alcuni vostri più sensibili amici nella speranza che possano essere apprezzate. Mi scuserete per questo sfrontato invito. Ma il momento è delicato e difficile e vi confido che dovendo far fronte da solo al sostentamento di tutta la famiglia in un periodo così incerto, cerco ogni possibile soluzione per realizzare qualcosa. E non è facile per uno come me che molto raramente trova il coraggio di chiedere, preferisco offrire!››.

Cogliamo la palla al balzo e vi parliamo di quest’eccezionale artista, Mauro Spitaleri, che abbiamo incontrato più e più volte, “andando a trovare” la bella e suggestiva Erice (cittadina posta in alto ad un monte siciliano, in quel di Trapani), dove è nato e vive il nostro architetto 63enne, sposato da 33 anni e padre di tre magnifici ragazzi, Silvia di 28 anni, Simone di 26 e Giulia di 24. Ogni volta è un tuffo al cuore, perché nel suo piccolo atelier, stanno apparentemente ferme le sue sculture, ma ad osservar bene, si comprende come guizzino di vita; e come sia faticoso e fondamentale insieme, per lui, ogni volta, spiegarne i movimenti, i materiali, le finalità, perché gli ospiti possano poi comprenderne la bellezza, e – se son fortunati nell’intuire – possano più che proporre un acquisto, offrirsi per darne una dimora. Giacché, ogni opera è unica, e presuppone un attaccamento alla stessa del suo ideatore.

Per approfondire Spitaleri-persona, a favore dei possibili interessati, siamo partiti dalla sua vocazione all’arte, e ci ha riferito: ‹‹Sin da ragazzino ho amato ammirare tutto ciò che traspare bellezza e genialità, luce e colore, forma e materia. E dalla natura, meraviglia del creato, attingo tutta l’energia per vivere e operare, e per realizzare le mie “creature”, che rappresentano una sempre nuova energia da raccogliere e incanalare, pronta a comunicare››.

Ricordavamo fosse un’artista poliedrico e gli abbiamo chiesto di spiegarci: ‹‹Sì, ho voluto spaziare dalla pittura alla grafica, dalla decorazione alla modellazione sino a giungere alla scultura, ormai da anni al centro della mia attività artistica››.

Quali i materiali usati? ‹‹Da una prima esperienza con l’argilla sono passato a uno stile personalizzato e più fortemente materico utilizzando il ferro con cui costruisco lo scheletro. Plasmando su di esso l’impasto molle a base di malta cementizia e resina, ad asciugatura avvenuta, rifinisco con cere e pigmenti colorati››.

Quanto tempo dedica alla scultura? ‹‹Ad ogni scultura – ci confida – dedico giorni e immensa passione e ogni volta è un nuovo motivo per sentirmi in perfetta armonia con la vita e Dio, mia fonte nell’ispirazione e guida nell’esecuzione››.

Qual è il tema dominante delle sue opere? Spitaleri accenna: ‹‹Il tema dominante delle mie sculture è la figura umana, veicolo per esplorare forme e trame cercando nella sintesi/l’essenziale quelle posture, quei movimenti che annullano la durezza della materia, quelle espressioni evocative di riflessione e sofferenza››.

Si tratta di opere che riflettono dei vissuti personali ed anche la sua profonda fede? A tale domanda, il nostro artista conferma: ‹‹Sì, le mie opere sono, certamente, i tanti volti della mia esistenza, in cui coincide la mia storia più vera, il mio cammino tortuoso intriso di fede. In esse imprimo il riflesso di Dio, il suo fiato. E non solo. Tramite l’arte, ho modo d’amare anche me stesso, partendo proprio dall’idea del Padre eterno, fonte inesauribile d’amore e verità. Amo le mie sculture perché creazione a sua immagine e volontà››.

Quali le vendite nell’ultimo anno? ‹‹Il 2020 è stato un anno davvero difficile con pochi riscontri, a causa del Covid, portatore di tanta sofferenza e troppa paura. Ho pregato e ho fatto ricorso a tutte le mie forze. E a consolarmi, durante l’unica opportunità per esporre le mie sculture, ad Erice, nell’estate scorsa, sono stati i sorrisi, gli apprezzamenti e le emozioni della gente. Ho conosciuto voi e i vostri meravigliosi figli e questo è stato importante››.

Ringraziando Spitaleri anche per quest’ultime sue gentili parole, e certi che ogni artista al mondo meriti di trovare non solo acquirenti facoltosi, ma fruitori genuini, che ne colgano la bellezza, il significato profondo delle sue opere, ci accingiamo ad ultimare la nostra intervista, chiedendogli cosa desidera per il suo futuro prossimo. Ci ha risposto, con l’altruismo e la bontà di sentimenti che abbiamo compreso gli appartiene: ‹‹Mi auguro che il futuro porti, ai miei figli e ai figli d’ogni famiglia, serenità e gioia nei loro cuori, con la consapevolezza che l’amore di Dio e la bellezza del creato sono al centro della loro vita››.

(Per entrare in contatto con l'autore e visionare tutto 
il suo campionario: mauro.spitaleri@gmail.com; cell. 347.2520257)