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BOLOGNA: VIA DALL’ISEE I VANTAGGI AI NON SPOSATI

BOLOGNA: VIA DALL’ISEE I VANTAGGI AI NON SPOSATI

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GIUNTA SVOLTA SUL REDDITOMETRO, “E VALUTEREMO I PATRIMONI” (DIRE)

Bologna, 31 gen. – La giunta Merola estrae dal cilindro una rivoluzione del redditometro Isee che eliminerà il vantaggio delle coppie di fatto sugli sposati nei servizi per l’infanzia. Inoltre, l’amministrazione ha intenzione di varare col bilancio 2012 una modifica per considerare anche il patrimonio immobiliare della famiglia.

La decisione è arrivata questa sera al termine di una seduta di giunta durata oltre due ore, ma era in gestazione da tempo. “Abbiamo oggi restituito alla giunta un lavoro iniziato da mesi”, ha spiegato al termine della riunione l’assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo, a nome del gruppo di lavoro che comprende anche la vicesindaco Silvia Giannini, la responsabile dell’Istruzione Marilena Pillati e l’assessore al Welfare Amelia Frascaroli.

L’obiettivo è quello di dare “maggiore equità “all’applicazione dell’Isee, in attesa delle modifiche attese a livello regionale e nazionale.” Abbiamo condiviso in giunta che in attesa di queste scelte – spiega Rizzo Nervo – vogliamo arrivare entro la fine della discussione sul bilancio a trovare una riformulazione di alcuni elementi per rendere maggiormente equa l’applicazione dell’Isee. In tre direzioni: superando un oggettivo elemento di svantaggio che oggi c’è per le coppie coniugate, mettendo in atto controlli maggiormente puntuali per portare in evidenza eventuali pratiche elusive ed evasive e avendo una diversa considerazione, sempre al fine del calcolo Isee, della situazione patrimoniale”.

Nel primo caso di tratterà in pratica di considerare nel calcolo dell’Isee i redditi di entrambi i genitori, anche se non sposati tra loro. Il dispositivo verrà ora studiato tecnicamente, ma l’intento dell’amministrazione è chiaro.

“L’obiettivo – afferma Rizzo Nervo – è che una coppia sposata non abbia elementi discriminanti rispetto alla non sposata. Oggi il reddito di un genitore non coniugato non viene riconsiderato in quello della famiglia ai fini del calcolo dell’Isee”.

Una “proposta Bologna”, insomma, a tutela degli sposati, accanto al più noto quoziente Parma sul numero dei figli.

Quanto invece al patrimonio, l’idea è “tenere inconsiderazione la situazione patrimoniale in un modo più puntuale. Vedremo in che modo, ma è una riflessione anche sul patrimonio immobiliare”, afferma l’assessore ricordando che anche qui la formula andrà studiata.

Resta al momento invariata, assicura invece il coordinatore di giunta Matteo Lepore, la proposta di bilancio già licenziata dalla giunta.

“Non ci sono altri elementi di novità, la trattativa continua sulla base di quello che Giannini ha portato avanti”, afferma.