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La favola: Piccolo Papero non vuole dormire

La favola: Piccolo Papero non vuole dormire

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PICCOLO PAPERO NON VUOLE DORMIRE
Piccolo Papero non vuole mai dormire.
Appena il sole cala giù nello stagno, Piccolo Papero si mette a strillare: – Aiuto mamma, Palla di Luce è affogato!-
– Ma no, piccolo, – cerca di tranquillizzarlo Mamma Papera ­- Palla di Luce è solo andato a dormire, domani ritorna. Su, dormi anche tu! –
Ma Piccolo Papero non si calma per niente:
– Aiuto, mamma, cos¹è questa brutta coperta nera che è scesa sopra lo stagno?-
– E¹ la notte, piccolo, e la notte è fatta per dormire. Su, chiudi gli occhi!-
Ma Piccolo Papero non li chiude affatto, anzi li tiene spalancati, tondi tondi, e strilla:
– Aiuto,mamma, la notte ha dipinto di nero le nostre piume bianche!-
– Non ti preoccupare, piccolo, domattina Palla di Luce le dipinge di nuovo di bianco. Su, dormi!-
Ma Piccolo Papero di dormire non ne vuole proprio sapere.
Tutte le altre papere dello stagno stanno già russando con le testoline sotto l¹ala, ma Piccolo Papero non la smette di strillare, e allora sono costrette ad aprire un occhio e ad aprire il becco per protestare:
– Insomma, fate tacere Piccolo Papero, noi vogliamo dormire! –
– Che figlio maleducato! – borbotta il papero più vecchio e saggio dello stagno:
­- Ai miei tempi nessuno si sarebbe mai comportato così!-
Allora Mamma Papera diventa rossa dalla vergogna ma non si vede perché è buio e sembra nera. Poi canta sottovoce una ninna nanna a Piccolo Papero. Purtroppo Mamma Papera è stonata e tutte le papere dello stagno aprono un occhio e storcono il becco per borbottare:
– Di male in peggio! –
– Non c¹è pace!-
– Vogliamo dormire tranquille! – Ssssst!!-
Mamma Papera è desolata e questa vergogna si ripete tutte le notti.
Finche una notte dallo stagno salta su una rana:
– A me tuo figlio e il tuo canto non danno fastidio, tanto io di notte gracido, però vedo che per gli altri animali dello stagno è un bel problema! –
– Eh, sì! ­ sospira Mamma Paper . Le ho provate tutte, ma Piccolo Papero non vuol dormire!-
– Vuoi un consiglio?-­ gracida la rana – chiama Papera Buonanotte.-
– E chi è? ­ chiede Mamma Papera.-
– E¹ quel che fa per te, anzi per tuo figlio. -­ dice Rana – Sta in uno stagno un po¹ lontano, ma se vuoi in quattro e quattro balzi te la vado a chiamare. Tanto io salto!-
Mamma Papera non fa in tempo a dire “Sì, beh proviamo!” che Rana è già sparita nel nero della notte.
Quando torna, con lei c¹è una vecchia papera con gli occhiali, Papera Buonanotte.
– E’ qui che c¹è un piccolo papero che non vuol mai dormire?-­ chiede gentile.
– Non voglio dormire! Voglio Palla di Luce! -­ strilla Piccolo Papero per tutta risposta. Allora Papera Buonanotte piega il collo verso Piccolo Papero e sul suo capo si illumina una corona di lucciole.
– Ecco, guarda, Piccola palla di Luce ti terrà compagnia finché ritorna Grande Palla di Luce. –
Poi la vecchia papera si sistema per bene gli occhiali sul naso e inizia a leggere una bella favola a Piccolo Papero: Piccolo Papero si tranquillizza, guarda affascinato quella dolce luce che illumina lo stagno e ascolta rapito le parole.
– Ma tu chi sei?- ­ borbotta sbadigliando.
– Sono Papera Buonanotte.-
– Buonanotte, Papera! -­ dice in un soffio Piccolo Papero con gli occhietti che gli si chiudono.-
Sssst! Dorme già!

Marzia