Non verrà aggiornato il «tetto» al di sotto del quale un familiare può essere considerato fiscalmente a carico. È quanto ha chiarito, nel question time, il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Paolo Baretta. Il tetto rimarrà, dunque, fissato a euro 2.840,51, una cifra che penalizza i figli “numerosi” che cercano di aiutare con piccoli lavoretti, specialmente in estate.
Una deputata aveva posto la questione dell’innalzamento di quella soglia a cinquemila euro. L’eventuale innalzamento della soglia – ha osservato il sottosegretario – comporterebbe un ammanco dalle casse dello Stato pari a 4 miliardi di euro nei prossimi 3 anni.
Il commento di Alessandro Soprana, direttore dell’Osservatorio politico dell’Associazione nazionale famiglie numerose: «curioso: quel tetto risale al è una cifra stabilita nel lontano 1986 e mai è stato aggiornato. Nel frattempo, però tasse, tariffe, emolumenti hanno galoppato…»