Grande emozione e commozione all’arrivo di Bruno e Tiziana Cotellessa, accompagnati dai figli. Un applauso li ha accolti in un abbraccio forte, un grande silenzio ha ascoltato il loro racconto: sentire la terra tremare, precipitarsi fuori casa, i più grandi con i piccoli, il babbo senza gli occhiali e senza pantofole. La casa che crolla, i mattoni che esplodono, la gente che grida di scappare. E poi ritrovarsi senza nulla, nemmeno un paio di mutande.”
Quello che abbiamo vissuto è stato davvero duro” ha raccontato Bruno” Ci siamo ritrovati a dovere essere aiutati in tutto. Trenta secondi ti cambiano una vita, una città distrutta, l’esistenza cambiata. Ora mi manca tutto, mi manca anche l’armadio. Ma quei trenta secondi non hanno cambiato il volto dell’amore. Abbiamo ricevuto solidarietà da perone sconosciute, non ci siamo mai sentiti soli”.
Ora i Cotellessa sono a Pescara, dove stanno affittando una casa, dove apriranno l’ufficio che è andato distrutto a l’Aquila. Dove la mamma è già tornata al lavoro, arruolata nella scuola, nonostante lo shock e la gestione di una famiglia spaesata e sgomenta. Ma testimone della solidarietà e del bene che è ancora possibile.
Abramo
ANFN ADERISCE A
