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Trento:un bel dibattito per “EUROPE, FAMILY FIRST”

Trento:un bel dibattito per “EUROPE, FAMILY FIRST”

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Care famiglie

vi proponiamo il resoconto sull’evento “EUROPE, FAMILY FIRST” proposto dall’European Large FAmilies Confederation che raggruppa le associazioni di famiglie numerose europee e di cui l’ANFN ne fa parte come membro del direttivo.

Sabato 26 marzo 2011 nella sala Belli della Provincia Autonoma di Trento, i coordinatori provinciali dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, Martina Stenico e Luca De Fanti hanno presentato l’evento europeo “EUROPE, FAMILY FIRST”.
Il primo sabato di primavera non ha certo incoraggiato l’affluenza massiccia di pubblico ma per questa volta era importante dare un segnale di simultaneità a livello europeo. Così da Trento a Catania, da Budapest a Lisbona tante città e paesi, d’Italia e d’Europa si sono fermate per parlare di crisi demografica, di politiche familiari, di famiglia. Per mettere la famiglia al primo posto nell’agenda della Comunità Europea, della politica nazionale e locale, per dire al mondo che le famiglie numerose ci sono e sono felici di esserci. Sono stati quasi 150 gli eventi proposti tra Spagna, Portogallo, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Rep. Ceca e ovviamente l’Italia con quasi 20 città.

L’idea è partita dal governo Ungherese che, prima di iniziare il proprio turno alla presidenza dell’Unione Europea, ha chiesto alla NOE (ass. famiglie numerose ungherese) di organizzare un evento per risvegliare l’interesse sulla famiglia. Addirittura voleva dedicare un’intera settimana sull’argomento, da loro è molto sentito perché durante la dittatura subita la famiglia è rimasta l’unica ancora di salvezza a cui aggrapparsi. La NOE ha chiesto supporto all’E.L.FA.C. (European Large Families Confederation) che raggruppa le associazioni di famiglie numerose europee e che nel 2010 a Riccione ha svolto il suo ultimo congresso.

In qualità di relatori hanno partecipato:

Ugo Rossi, assessore alla sanità e alle politiche sociali, che ha ricordato come la Provincia già da tempo abbia deciso di puntare sulla famiglia e vuole investire su di essa. La legge sulle politiche familiari e di sostegno alla natalità recentemente approvata in consiglio provinciale va in questo senso.

Paolo Rebecchi, direttore del Forum delle Associazioni Familiari del Trentino e coordinatore dello Sportello Famiglia, ha sottolineato come gli incentivi economici possano essere d’aiuto ma che serve anche un recupero culturale di quei valori positivi che si trovano nella famiglia e proprio in questo senso le associazioni familiari possono e dovrebbero impegnarsi per dare il loro contributo.

Luciano Malfer, dirigente del Progetto Speciale Coordinamento politiche familiari e sostegno alla natalità tra i suoi interventi ha ricordato come in Trentino ci sia la volontà di rivolgersi alle famiglie, non solo intervenendo sul disagio ma lavorando anche sull’agio, bisogna superare visioni di breve termine (“qui e subito”) ed è necessario allargare le prospettive e gli orizzonti pensando alle generazioni future.

Nel corso della conferenza è stato proiettato il documentario “Demographic Winter – L’inverno demografico, il declino della famiglia umana”, del regista americano Rick Stout, filmato “politicamente scorretto” che ha contribuito ad alimentare il dibattito finale. Tra i vari ricordiamo:

Un papà numeroso ha dichiarato che dopo aver visto il filmato si sarebbe consolato abbracciando i suoi 9 figli che lo aspettavano a casa.

Il consigliere provinciale dell’IdV Bruno Firmani (unico politico ad essersi presentato all’appuntamento), ha definito Demographic Winter un documento terrorista, in particolare sulla questione della bomba demografica. I conferenzieri hanno ribattuto che il documentario non può essere considerato terrorista, casomai provocatorio, ma soprattutto non lo si può comprendere e apprezzare se ci si basa su preconcetti culturali che appartengono al secolo scorso e non si ha una visione del problema a lungo termine.

Una mamma numerosa è intervenuta dicendo che la cultura della famiglia può essere trasmessa da ognuno di noi con piccoli gesti, ricordando che quando si è in pubblico è facile essere osservati e come vengono apprezzati momenti di gioia e tenerezza, gesti di stizza o sbuffate possano essere fraintese e dare un quadro distorto della famiglia numerosa.

Tutti i relatori hanno condiviso l’idea che bisogna recuperare il concetto culturale di famiglia e i valori che ne conseguono, questo a prescindere dal pericolo di una crisi economico-sociale.

In sintesi il filmato racconta di come, nel disinteresse e nel silenzio generale, il mondo occidentale stia entrando in una fase di inverno demografico con conseguenze inimmaginate e inimmaginabili dal punto di vista economico e sociale. Il filmato denuncia il fenomeno inedito nella Storia della Terra, ossia il calo della natalità in tutti i paesi del mondo e non lo fa con argomentazioni morali o spirituali ma puramente scientifiche.

Le statistiche sono impressionanti:

– entro il 2050 i bambini sotto i 5 anni saranno 248 milioni in meno rispetto ad oggi.

– la popolazione della Russia diminuisce di 700.000 persone all’anno: se i trend proseguiranno si calcola che in 43 anni la popolazione russa sarà dimezzata.

– la penuria di bambini ha portato nel 2006 alla chiusura di più di 220 scuole nella sola Germania.

– la politica del figlio unico in Cina ha portato a 78 milioni il numero di uomini che non riusciranno a sposarsi perché non ci sono abbastanza donne in Cina (tante bambine vengono soppresse prima della nascita perché le famiglie preferiscono il figlio maschio).

– la mancanza di bambini in Giappone ha portato ad un declino economico con caduta dei mercati di circa il 60 % negli ultimi 14 anni”.

– in Italia il numero degli over 80 supera già il numero dei ragazzi sotto i 14 anni.

Questo documentario porta alla luce una realtà che è ignorata dai media, dall’opinione pubblica, dalla politica e dall’economia, ma con cui prima o poi saremo chiamati a fare i conti. La soluzione sembra essere la tanto vilipesa famiglia, quella stabile e banalmente formata da un padre, da una madre e dei figli. Famiglia che ha sofferto per anni di politiche che ne hanno premiato la disgregazione piuttosto che rafforzarne la solidità. Le famiglie numerose rappresentano oggi la sfida a questo pensiero dilagante di suicidio collettivo, sono rimaste le sole ad opporsi con amore e determinazione all’estinzione della nostra specificità umana e culturale. Eppure basterebbe applicare l’art, 31 della Costituzione che recita : “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia, con particolare riguardo alle famiglie numerose.”

Per noi ogni bambino se sarà stato un bambino felice, se avrà imparato in famiglia valori come la condivisione, il rispetto e l’amore, diventerà per la società di domani una ricchezza ineguagliabile, una risorsa e non solo un consumatore (fruitore di risorse).

Ringraziamo i relatori per la disponibilità, la Provincia Autonoma di Trento (nella persona del dott. Luciano Malfer) per la partecipazione all’evento e tutte le persone intervenute.

Martina e Luca De Fanti
Coordinatori del Trentino