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Rimini 2010

Rimini 2010

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WOW!!!!!!! Ragazzi, che esperienza meravigliosa! Appena tornato da Rimini dove si è svolta la 5° assemblea nazionale della nostra giovane e festosa associazione; sono stati giorni intensissimi, belli oltre ogni dire e stancanti oltre la vostra (e anche la mia :S) immaginazione.
Mi è stato chiesto di fare una relazione su queste giornate dal punto di vista dell’animazione e io, con entusiasmo, ho raccolto questa interessante sfida; mi è stata data “carta bianca” perciò ho scelto di raccontarvi questa meravigliosa avventura per come l’ho vissuta, come un animatore di 22 anni, giovane ma non un novellino, alla 5° grande esperienza di animazione con l’ANFN e già con la voglia di ricominciare, con le proprie insicurezze e le proprie speranze.
Partenza da Napoli il giorno 30-07, venerdì, insieme a mia sorella Mariarita (alla sua prima esperienza) Debora, Sara e Simone; ma come si dice.. “quando il diavolo ci mette le corna….” l’imprevisto è dietro l’angolo: perdiamo il treno, così siamo costretti a cambiare il biglietto posticipando la partenza di 2 ore ( alle 10:00). Comunque poco male, partiamo. Il viaggio è tranquillo e comodo e alle 17:00 circa arriviamo alla stazione di Rimini dove ci attendono i nostri due soliti, novelli Caronte: Toto Tartarini e Claudio Pinardi, che ci portano all’ “Hotel Liberty” dove veniamo accolti da due strani personaggi: una donna dalle considerevoli dimensioni, dalla voce baritonale e roca, agghindata di un camicione dal colore indecifrabile, e dal suo consorte, personaggio dal viso rubizzo poco raccomandabile a prima vista; oltre a loro ci sono i nostri capo animatori: Carla, Matteo e Laura e i nostri amici già arrivati. Posate le valigie in stanza ci prepariamo ad accogliere chi ancora non è arrivato. Alle 19:30 si cena con pasta al pomodoro e carne (possibilmente non di vitello) e frittura, ahinoi sarà una costante di questi giorni.
Saziati da queste innumerevoli prelibatezze ci rechiamo insieme nella sala per cominciare ufficialmente il progetto di animazione. Carla come sempre fa i doveri della padrona di casa presentando i vecchi animatori e dando un caldo benvenuto ai nuovi; successivamente vengono illustrati i progetti d’animazione divisi per fascia d’età e Matteo espone i nostri obiettivi, fa la dovute raccomandazioni e in ultimo mi chiede se vorrei fare, insieme ad Eugenio, il responsabile della fascia 9-11 anni. Felice per la fiducia dimostratami accetto volentieri, cosi’ ci sediamo a discutere e organizzarci per la giornata successiva .
La giornata di sabato comincia con la colazione e la distribuzione di un ricco pranzo al sacco (due panini mignon, un frutto e acqua); poi un pullman ci conduce alla sede dell’assemblea: il “Parco Oltremare” di Riccione, Itaca di Ulisse, non l’eroe di Omero, ma l’eroe delle caramelle il DELFINO CURIOSO!. Lì, a noi responsabili, viene affidato un cellulare per poterci tenere in contatto in caso di eventuali problemi e accessoriato di un gioco che diventerà il passatempo preferito di Eugenio e di una delle nuove reclute ,Enrico, i quali si cimenteranno in sfide all’ultimo sangue per battere i rispettivi record. Ai neo-animatori sono invece consegnate le nostre ormai famose magliette rosse e felici le indossano diventando anche nell’aspetto membri dello staff animazione, riconoscibili da km di distanza. Successivamente ci dirigiamo verso il luogo dove dovremo, il giorno seguente, mettere in pratica i giochi programmati nei nostri progetti; è uno spazio vasto, scosceso ed esposto al sole, insomma non l’ideale per le nostre intenzioni e in quel momento occupato dallo spettacolo del volo degli uccelli rapaci. Così, in attesa di poter passare di lì per andare a controllare e smistare i nostri materiali, ci sediamo ad osservare; lo show è presentato da una giovane ragazza dalla voce volutamente (spero) cantilenante ,adatta allo scopo di spiegare le cose ai bambini, ma che diventerà un tormentone tra noi animatori che ne faremo una feroce e spietata imitazione. La presentatrice illustra il lavoro degli addestratori dei rapaci (i falconieri), i quali entrano in scena e fanno compiere evoluzioni e simulazioni di caccia a bellissimi esemplari di poiane di Harris, aquile, falchi pellegrini e lanari, gufi reali ed avvoltoi, tramite una precisa gestualità (anch’essa oggetto delle nostre imitazioni).
Finito lo spettacolo raggiungiamo il nostro “deposito”, iniziamo la suddivisione dei materiali ed esploriamo le aree, numerose, del parco; fatto questo ci sediamo all’ombra per consumare insieme il nostro pasto.
Dopo pranzo, siccome il pullman sarebbe venuto a prenderci nel tardo pomeriggio, andiamo alla scoperta delle meraviglie dell’adiacente aquafan, dove insieme trascorriamo il pomeriggio tra corse, scalette, discese mozzafiato, gare, urla e tante, tantissime, risate. Arrivate in un lampo le 18:30 ci rechiamo allo spiazzale del volo dei rapaci per partecipare alla Eucarestia, pregando, chiedendo al Signore di sostenerci nel nostro compito e ringraziandolo dei doni che sempre ci fa. Tornati all’albergo ceniamo e dopo un veloce tuffo nella movida riminese (a letto non tardi per essere pimpanti e pronti il giorno dopo) andiamo a letto.
Finalmente domenica!!!! Oggi è il giorno in cui ci verranno portati i bambini, perciò già alle 9:00 siamo in assetto di guerra davanti all’entrata del parco; le famiglie cominciano ad affluire e noi accogliamo i loro figli. Mi colpisce sempre come questi genitori affidino i loro bambini a dei ragazzi il più delle volte estranei, è una dimostrazione incredibile di assoluta fiducia, sintomo che il nostro lavoro lo abbiamo sempre fatto bene e di questo ne sono estremamente felice. Una volta giunti tutti al punto di incontro, noi insieme ai bimbi ci rechiamo, divisi per fasce d’età, al punto stabilito per cominciare l’animazione. Il programma dei giochi è diverso per ogni gruppo ma si sovrappone nei momenti degli spettacoli. Il programma 9-11 anni di oggi prevede un gioco di accoglienza, volo dei rapaci (Viva le poiane di Harris !!!!!) e un secondo gioco che chiude la nostra prima giornata di animazione alle 13:00. Riportiamo i bambini al punto di ritrovo dove vengono consegnati ai rispettivi genitori, che ringraziandoci li portano via e vanno a mangiare; una volta riconsegnati i pargoli mettiamo a posto le nostre cose , organizziamo la giornata successiva, facciamo un briefing collettivo e insieme mangiamo. Dopo pranzo noi responsabili animatori svolgiamo un secondo briefing per valutare la giornata e infine raggiungiamo i nostri amici che ci hanno preceduto all’aquafan. Penso che sia stato in quella giornata che ho riportato una “lievissima” abbronzatura a muratore (opp. fravecatore) e il segno chiaro ancora oggi indelebile (a meno di una nuova abbronzatura) del nostro braccialetto-pass bianco che ha protetto dall’arrossamento solo una striscia sottile di pelle sul polso suscitando l’ilarità mia e dei miei amici  . Alle 18:30 il bus ci viene a prendere e nel tragitto comincio a intraprendere, con l’ausilio di Bea e sua sorella Gabriella ( nei giorni successivi saranno aiutate dai loro molti compaesani), il mio corso intensivo di “ Scimuneit!!! Parla anche tu barlettano” e loro il mio corso di “ Impara il napoletano con le canzoni partenopee”; dopo mezz’ora di lezione arriviamo in albergo: doccia, cena e poi si sta insieme per una birra e/o un gelato; infine verso le 00:30 a nanna.
Lunedì è il secondo e ultimo giorno della nostra animazione. I bambini sono meno rispetto al primo giorno, probabilmente perché hanno scoperto insieme alle famiglie le meraviglie dell’adiacente aquafan. Per noi 9-11 il giorno è dedicato alla visita del parco e allo spettacolo dei delfini. È un’esibizione unica nel suo genere, dove questi magnifici esemplari di mammiferi acquatici interagiscono con i propri addestratori, denotando un’enorme intelligenza e capacità fisiche straordinarie, suscitando in chi li ammira emozioni fortissime, quasi commoventi. I nostri bambini hanno apprezzato tantissimo questo spettacolo ed euforici hanno continuato il loro giro nel parco andando alla scoperta della formazione, secondo le teorie degli scienziati, della terra e della sua storia climatica nel corso delle ere, dell’evoluzione degli animali nella storia, ammirando i delfini e andando alla scoperta di flora e fauna del delta del Po. Poi abbiamo velocemente organizzato un gioco, visti i tempi larghi, e abbiamo riportato i bambini ai rispettivi genitori, che ringraziandoci ancora e tessendo (per il piacere di noi animatori) le nostre lodi sono andati via. Salutati definitivamente i nostri bimbi, siamo ridiscesi a mettere i materiali nei loro rispettivi scatoloni, abbiamo mangiato e siamo andati all’aquafan per l’ultima volta.
La sera ci siamo tutti riuniti per il briefing finale in cui tutti abbiamo detto la nostra e tra nuove idee, ringraziamenti e risate è emerso un bellissimo discorso di Claudio Pinardi con il quale ha espresso, in parole semplici e di grande impatto, la bellezza, la responsabilità, il sacrificio di essere animatori, la gratuità nel fare il nostro servizio, nel renderci disponibili a fare lunghi viaggi e, nonostante le difficoltà, di non lamentarci mai. Un discorso, direbbero i più, da applausi; non per noi, perché in fondo era un pensiero di noi tutti e tra noi non c’è bisogno di applausi, siamo ragazzi come tanti, ma diversi: impariamo a condividere da piccoli, a non chiedere il superfluo, siamo felici di quello che abbiamo, se manca qualcuno in casa e invece di essere 10 siamo in 9 diciamo che la casa è troppo silenziosa, che non c’è il solito casino e (come ha detto Claudio) poco importa se a volte è una seccatura avere tanti fratelli.
Così i nostri coordinatori adulti (Pinardi e Tartarini) si sono congedati da noi, lasciandoci due giorni di vacanza premio a Rimini. Ed ora si che ci possiamo divertire a modo nostro e fare un po’ più tardi , vivere la movida sempre rimanendo fedeli ai nostri ideali.
I due giorni passano presto, forse troppo, divertendoci come matti, tra mare, beach volley, gelati, passeggiate, kebab e per me e la mia ballerina di fiducia Gabriella ,balli e baby-dance. Le amicizie diventano più forti, i contatti di facebook si sprecano, le foto si fanno a ripetizione e quando giunge il momento della partenza è l’ora di baci, abbracci, promesse (da mantenere) di andare a fare visita o di ospitare i propri amici, ultime battute, ultime risate in attesa di ricominciare a ridere e stare insieme. Alla stazione siamo in 15 ad attendere il rispettivi treni e quando arrivano, ancora baci e abbracci.
Saliamo sul nostro treno, cambio a Bologna e poi giù fino a Napoli dove ci attende Simone Marotta (era già sceso il lunedì) che ci conduce a casa .
Mia sorella ed io siamo stanchi, contenti e tristi allo stesso tempo.
È finita anche questa avventura estiva, ho rinsaldato vecchie amicizie, conosciuto nuovi amici, scoperto affinità inaspettate, provato rabbia, entusiasmo, tristezza e gioia godendo di ogni secondo di questa esperienza .
Ringrazio la Provvidenza che ha permesso che io fossi a Rimini, i miei amici animatori che hanno reso unica questa esperienza, Matteo e Laura per la fiducia accordatami e la nostra coordinatrice Carla, guida per noi tutti.
Adesso, seduto alla mia scrivania, ripenso a tutti voi e guardando le foto, con un po’ di nostalgia, sorrido, certo che ci rivedremo presto.
Siete stupendi!!!!!!!!!!!!


Giuseppe Storino