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Casalinga, “donna marginale”

Casalinga, “donna marginale”

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Il comitato femminile raccoglie un gruppo di mamme che vogliono lavorare per affermare un ruolo diverso alla donna di oggi: donna madre, sposa, casalinga o lavoratrice al di là degli schemi precostituiti. In questo spazio accogliemo la testimonianza e la riflessione di Rossella.







Donna Oggi


Casalinga, donna “marginale”

 

Leggiamo su tanti giornali che l’Europa invecchia,l’Italia
invecchia.  Il perché? In 60 anni
di politica italiana l’articolo 31 della Costituzione è rimasto chiuso dentro
al cassetto del Parlamento.

Il Mondo è cambiato, l’Italia è cambiata, la donna italiana
si è “adeguata” al cambiamento: il benessere ha preso il sopravvento sulla
donna, che ha scelto di essere più femminista che femminile. Ma il troppo IO
conduce la donna in una strada senza via d’uscita, in un vicolo cieco.

All’età di 40 anni si sveglia in lei – la donna
– l’istinto materno: un figlio a tutti i costi! L’IO perde quota per dare
posto al valore della vita, il figlio. L’IO cede il posto al NOI della
famiglia. Questo vale per le donna più fortunata, che –nonostante l’età-
riesce ad avere qualche gravidanza – 
normale o “assistita”, fortunata anche dal punto di vista economico,
perché se un figlio non si concepisce alla maniera naturale, ci vuole un bel
portafoglio pieno pieno di Euro per avere anche solo un figlio. Sì!, un figlio:
costi quel che costi!. Questo è il quadro della donna quarantenne “fortunata”.

Il quadro della donna quarantenne “non fortunata” è un
altro. La donna,in questo caso, concentra tutte le sue energie di nuovo
sull’IO, un po’ delusa, un po’ anche invidiosa di non aver avuto il coraggio di
mettere su famiglia da giovane , donando il suo IO al NOI della Famiglia.

Lo scorso settembre alla Regione Molise – dove vivo –
è uscito un bando di concorso per accedere ad un Bonus per l’acquisto di un PC.
Cosa c’entra con la famiglia e la donna?

Per avere diritto al bonus bisogna appartenere ad alcune
categorie, alcune  di queste –  denominate proprio dal testo in
questione – sono dette “fasce marginali”: in questa “fascia marginale”
rientra la casalinga. A questo punto mi sento chiamata in causa: io –  moglie e mamma di 6 figli – sono
considerata dalla società una della fascia marginale, nonostante i miei compiti
giornalieri siano : 1) Crescere i figli, finché vivono con i genitori, in tutti
i suoi aspetti: educazione, scuola, alimenti, vestiario, svago, sport, 2)Pulire
la casa, 3) Cucinare almeno 2 menù diversi a pranzo e a cena, 4) Fare la spesa,
5) Aiutare e seguire i figli nel campo scolastico, 6), 7), 8) … l’elenco
prosegue se è inverno i figli si ammalano e devi scappare dal dottore e poi in
farmacia … se un figlio deve fare la Prima Comunione – come mio figlio il
15 Ottobre – devi essere presente agli incontri con le catechiste, se è
estate i figli vogliono andare al mare, devo organizzare la mia giornata in
maniera diversa …

una fascia marginale? No, grazie , sono una Mamma e una
Moglie e  Donna, sì  Donna … in carriera in famiglia, nella
quale vivo bene la mia scelta di madre “casalinga”.

Mi sento offesa per il non-valore dato alla donna che ha scelto
di vivere la famiglia per la famiglia 
… ma se è questo il futuro che vivranno i miei figli , potrò un
domani  essere chiamata nonna?

E’ necessario OGGI cambiare il sistema in funzione della
famiglia e non più la famiglia in funzione del sistema! Bisogna dare VALORE
alla Donna che decide – per scelta o per esigenza – di essere una
Casalinga Doc al 100%. Bisogna tutelare, promuovere ed incentivare anche
economicamente la sua scelta soprattutto quando la famiglia da accudire è
numerosa.

Dei nostri amici tedeschi, lei casalinga, lui avvocato (ha
lavorato anche nella commissione del Parlamento Europeo) , famiglia monoreddito
(con un buon reddito!) hanno dallo stato tedesco

€.150, per ogni figlio al mese, per un totale mensile
– avendo solo 2 figli – di €.300,, che moltiplicati x 12 mesi danno
come risultato €.3.600.

Mentre noi riceviamo dallo Stato, come altre famiglie
numerose italiane, €.1.550,  per
sei figli e per tutti i 12 mesi dell’anno! Se vivessi in Germania prenderei €.
900 solo per i miei figli e magari avrei anche più assistenza gratuita! Come
casalinga  – per lo Stato italiano
– valgo poco più di niente!

Si è parlato tanto della nuova finanziaria 2007: quanto vale
il mio lavoro come casalinga? Quanto vale per me oggi essere madre? Insomma in
questa società dove i valori da rispettare sono soldi, potere e sesso, alla
Donna Casalinga e Madre  viene
riconosciuto il valore che le spetta di diritto? O ha solo doveri nei confronti
dello Stato e della famiglia? 

 

Rossella Farinelli