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Voglio essere come te

Voglio essere come te

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Mi è nato da poco un figlio, ma io sono molto impegnato con il lavoro, ho milioni di cose da fare.
Imparò a mangiare e non me ne accorsi nemmeno.
Pronunciò la prima frase quando non c’ero.
Crescendo mi diceva:

– Papi, un giorno sarò come te. A che ora ritorni a casa oggi, papi?
– Non lo so, figliolo, ma appena ho tempo giocheremo assieme.
Quando compì dieci anni mi disse:

– Grazie per il pallone, papi. Vuoi giocare con me?
– Oggi no, figliolo. Ho molte cose da fare.
Era sempre sorridente e mi ripeteva:

– Voglio essere come te. Oggi quando torni a casa, papà?
– Non lo so, ma appena ritorno giocheremo assieme.
L’altro giorno si è laureato e gli ho detto:

– Figlio, sono molto orgoglioso di te. Siediti qui e parliamo un poco.
– Oggi no, papà, ho degli impegni. A proposito, puoi prestarmi la macchina?

Sono andato in pensione e mio figlio è andato a vivere in un’altra città. Oggi gli ho telefonato.

– Ciao, quando vieni a trovarmi?
– Oh, sai quanto mi piacerebbe, papà, ma proprio non ho tempo. Sai, il lavoro, i bambini… Ma grazie per avere chiamato, è sempre bello sentirti.

Chiudendo la comunicazione mi resi conto che mio figlio aveva ottenuto quello che voleva: essere come me.

SE VUOI VEDERE TUO FIGLIO FELICE PER UN GIORNO FAGLI UN REGALO. SE VUOI VEDERLO FELICE PER TUTTA LA VITA, INSEGNALI A VIVERE.

Buona domenica a tutti.

Claudio Zanetti