«Era la fine nel 2004, – ci raccontano i coniugi Dionedi, Carlo insegnante di francese, e Lorena educatrice in un Centro di recupero tossicodipendenze – e con alcuni amici di Piacenza, anch’essi con diversi figli, ci diciamo che sarebbe necessario avviare un’associazione di famiglie numerose. Digitando sul web salta fuori che c’è già, è appena nata a Brescia. All’epoca avevamo sette figli: Elena (15), Chiara (13), Paolo (12), Michele (10), Marta (8), Donata (4) e Maria (3), nel 2006 è arrivata Serena, ottava e ultima».
«Poi non ricordiamo più bene come, ma in poco tempo ci siamo ritrovati a Modena con altre famiglie di province emiliane, tutte d’accordo con entusiasmo nell’aderire all’associazione nazionale, e siamo orgogliosi di avere la tessera 223».
«Naturalmente tutti siamo stati “battezzati” sul posto Coordinatori delle rispettive province. Mario Sberna ci ha travolto con la sua passione contagiosa, abbiamo subito toccato con mano un “carisma”: era chiaro che Mario era stato “chiamato”, scelto per una missione importante. E così ci siamo affidati a lui, abbiamo sempre seguito le sue indicazioni e questo ci ha dato subito sicurezza».
«A Piacenza – prosegue il racconto di Carlo – abbiamo indetto una serata con invito alle famiglie numerose che conoscevamo; facendo parte del Cammino neocatecumenale, ne conoscevamo già parecchie. E da subito ci siamo messi al lavoro per contattare il Comune di Piacenza, perché a quel tempo nelle politiche comunali i bambini erano considerati tutti figli unici. Tariffe, rette, imposte, ecc… niente teneva conto della composizione del nucleo familiare. Siamo andati dal Sindaco con la “lista della spesa”. Risposta del Sindaco: “Ma sapete che avete ragione? Non avevo idea dei problemi e delle iniquità che vi toccano. Vi prometto che, poco alla volta, metteremo tutto a posto”. Beh, oggi possiamo effettivamente confermare che è stato di parola. E ciò che più conta, è il fatto che tutte le misure in favore delle famiglie numerose a Piacenza sono state studiate dal Comune INSIEME a noi di Anfn. Come del resto sempre dovrebbe accadere, perché solo una famiglia numerosa conosce le necessità e le problematiche di una famiglia numerosa».
«Col tempo io (ndr. Carlo) ho iniziato ad occuparmi anche di assegni familiari a livello nazionale. Per questo sono poi arrivato a diventare responsabile del gruppo politico di Anfn: il “balzo di carriera” lo devo al fatto che nel 2007 ho individuato un errore tecnico che il Ministero faceva nel computo degli assegni familiari, un errore che portava a diminuire l’importo versato alle famiglie. Questo ha permesso a tantissime famiglie di recuperare arretrati di anni, tanto che un nostro amico con 10 figli ha finalmente potuto comprare la macchina alla moglie….»
«Nel 2008 come “Unità politica” di quella che allora definivamo “armata brancaleone”, cioè l’Associazione dei primi anni, riusciamo addirittura a incontrare un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Carlo Giovanardi, a cui era stata affidata la delega alla Famiglia. Ricordo benissimo quell’incontro: 1° settembre 2008, in un ristorante a Modena, vicino all’Accademia militare. La squadra era così composta: Mario Sberna, Alessandro Soprana detto Asterix, Stefano Lipparini e il sottoscritto. Mentre gustavamo i tortellini abbiamo tracciato velocemente a Giovanardi tutte le iniquità di cui erano vittime le famiglie con più figli. Mentre mangiavamo il secondo – credo una scaloppina con le patatine fritte – l’affondo sulle tariffe energetiche. Il senatore ha sbarrato gli occhi: “Cioè voi state dicendo che, proprio in quanto famiglia numerosa, voi pagate di più ogni singolo kWh e ogni singolo m² di gas?” Il sottosegretario ha un sussulto e smette di mangiare: afferra il cellulare e chiama il presidente dell’Autorità per l’energia. “Senti, ma è vero che…?”
Il presidente conferma tutto. Il senatore si agita al punto che si macchia la cravatta. “Qui bisogna sistemare le cose!” – esclamò battendo un pugno sul tavolo. (e non intendeva solo la cravatta). Anche lui fu di parola, perché di lì a qualche mese nacquero i famosi “bonus luce” e “bonus gas”, che oggi le famiglie numerose danno per scontati».
Adesso tutti potranno sapere come sono nati questi bonus e ringraziare il Cielo perché nel 2004 è nata Anfn.
«Tanti aneddoti come questo si potrebbero raccontare, ma purtroppo anche altri meno edificanti…. Negli anni come Unità politica siamo stati a Roma tante volte, abbiamo incontrato diversi uomini politici di vario orientamento, e anche qualche imbarazzante dirigente ministeriale. Mario poi è stato deputato per 5 anni, potrebbe scriverci un libro alto così…. Meglio comunque non fare bilanci: in ogni caso, abbiamo fatto conoscere a tanti uomini politici il misterioso mondo della “famiglia numerosa”. Perché ricordiamoci sempre che non siamo un sindacato che si occupa solo di “grana”, per quanto importante. Siamo anzitutto testimoni di una bellezza e di una ricchezza immateriali. E se negli anni – oltre a parlare di natalità – la politica ha presente le famiglie numerose nei vari provvedimenti che di volta in volta assume, credo che buona parte del merito vada ascritto all’opera di Mario Sberna e di Anfn».
«Nel 2016 un fatto personale mi ha costretto a lasciare il Consiglio nazionale: ho avviato una scuola parentale a Piacenza. Un’esperienza che mi ha travolto e mi ha assorbito – e tuttora mi assorbe – tempo ed energie. Guarda un po’ però, le famiglie che mi hanno chiesto di avviare la scuola erano quasi tutte famiglie numerose associate. Insomma l’ho interpretato come la prosecuzione di una medesima “chiamata”. Peraltro l’esperienza associativa maturata all’interno di Anfn mi è servita per gestire la scuola, intitolata al grande e santo Papa Giovanni Paolo II».
«Oggi l’impegno con Anfn sta continuando in forma molto meno forte, ma sempre con la stessa passione: abbiamo avviato l’Unità Scuola soprattutto per accreditare Anfn presso gli organismi genitoriali presso il Ministero dell’Istruzione e poter quindi incidere un po’ nelle scelte in campo educativo che il governo è chiamato a operare. Nel frattempo la nostra famiglia si è espansa: oggi, agosto 2024, la nostra primogenita Elena è felicemente sposata con Angelo da 14 anni e hanno a loro volta 8 figli. Il terzogenito, Paolo, ha sposato Sara (figlia di famiglia numerosa) e dopo 6 anni hanno già 4 figli. Naturalmente entrambi sono associati… Marta si è sposata nel 2020 e ha un bambino. Possiamo ben dire che la famiglia numerosa è … contagiosa!»
«In chiusura, ci tengo a dire che mia moglie Lorena si è sempre tenuta indietro nella vita associativa per due ragioni: anzitutto perché è schiva di carattere, ma soprattutto perché è davvero la colonna della famiglia da tutti i punti di vista: se i nostri figli si aprono alla vita è perché hanno davanti il suo esempio di madre. Però mi ha sempre appoggiato, supportato e ben consigliato in tutti questi anni, condividendo valori e impegno in Anfn. Oggi ringraziamo il Signore non solo per le meraviglie che ha operato nella nostra famiglia, ma anche per averci dato la possibilità – attraverso l’Associazione — di conoscere ed entrare in amicizia con tante persone che ci hanno arricchito e con cui è nata una bella amicizia e una condivisione di valori, di quelle che il tempo e la distanza difficilmente sbiadiscono».