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VACANZE IN MAROCCO CON TRE BIMBE

VACANZE IN MAROCCO CON TRE BIMBE

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E poi dicono che con i bambini bisogna rinunciare a viaggiare… ecco l’esperienza di Marica che di bimbe ne ha tre …
Ecco come siamo partiti…l’idea c’era già venuta due anni fa ma io ero incinta di Sofia così abbiamo optato per la Corsica, poi l’anno dopo avevo Sofia di soli 6 mesi e quindi siamo partiti per la Croazia e così siamo arrivati a questa estate.
In Marocco avevamo dei contatti tramite mio papà che ha avuto una esperienza di lavoro nella città di Essauira (città meravigliosa, gioiello dell’Atlantico ma molto molto ventosa).
Abbiamo raccontato alle bimbe molte favole di questo straordinario Paese, mostrato loro foto e ci siamo dilettati nell’imparare qualche semplice parola in arabo come ciao, buon appetito, latte e poco altro. Ogni tanto cucinavo cous cous con qualche spezia per abituarle ai nuovi sapori.
Il viaggio aereo è andato davvero bene. L’emozione era alle stelle e l’aereoporto di Marrakesh è davvero suggestivo. Scesi dall’aereo i 50 gradi ci hanno avvolti. Siamo saliti a bordo di un taxi senza aria condizionata. Ci siamo spaventati vedendo Emma diventare rossa rossa in volto. L’autista ci ha comprato acqua in bottiglia che si trova ovunque e pian piano ha ripreso un colorito normale. Le facevo bere ad intervalli di pochi minuti anche quando l’acqua era diventata calda.
Gli autista nei viaggi lunghi (Marrakesh-Essauira distano tre ore su strada asfaltata per quasi tutto il tratto) fanno una sosta in bar adatti a noi occidentali (abbastanza puliti, con toilette, gelati confezionati, bibite, ecc)
Vedere i dromedari e poi una moltitudine di asinelli attaccati ai carretti a fatto sì che il viaggio sia stato stancante ma non allucinante.
Va precisato che le macchine sono sprovviste di seggiolini auto per bambini.
Essauira ci ha accolto con un tempo ventoso e freddo.
Noi ci eravamo portati solo un cambio lungo a testa e una giacca a vento leggera che abbiamo quasi sempre utilizzato. Per il prossimo anno ci porteremo anche un pail e qualche cambio più pesante.
Le bimbe a causa del freddo si sono ammalate.Avevamo il numero di un medico marocchino che però ha studiato in Italia ed è riferimento per gli italiani che vivono là.
In realtà ero ben equipaggiata. I farmaci li avevo trasportati in una borsa frigo con le sacche di ghiaccio per ovviare al problema dei 50 gradi di Marrakesh che avrebbero reso inutilizzabili le medicine.
La febbre delle due piccole è durato solo un giorno e mezzo. Solo febbre, niente diarrea fortunatamente. Curate con prodotti omeopatici.
Margherita è stata un pò più male, con forte mal di gola e febbre per 5 giorni per cui ho somministrato dell’antibiotico (cosa che in genere evito di dare).
A parte questo, la medina è belissima, abbiamo viaggiato su dei taxi super economici e su dei carretti trainati da un cavallo ancora più economiche (vi lascio immaginare la gioia delle tre principesse di poter viaggiare su una carrozza come le vere principesse).
Per il cibo non c’è stato alcun problema. Nel negozietto vicino alla casa dove alloggiavamo abbiamo persino trovato latte di sioia biologico di una marca nota per Sofia che non digerisce bene il latte.
Pasta e sughi si trovano facilmente, pannolini pure, per le mie malate ho scovato pure dei puzzle della disney e dei libri da colorare con dei disegni adeguati alla loro età che in Italia non ho trovato.
Gli uomini marocchini sono gentilissimi con i bambini e in qualunque luogo abbiamo trovato una disponibilità che in Italia è difficile da trovare.
Mangiare in giro è stato semplice. Buttavamo una occhiata dentro il locale e magari al bagno e se trovavamo pulito mangiavamo.
Non abbiamo preso nessun virus intestinale.
L’unica cosa che abbiamo vietato alle bimbe è stato quella di non accarezzare i gatti per le strade della città.
L’altra città dove siamo stati è Agadir, città occidentale e poco caratteristica.
A Marrakesh siamo stati solo una notte perchè troppo calda per essere affrontata serenamente con le bimbe in estate. Così abbiamo optato per un piccolo hotel con piscina, molto apprezzata dalle pupe.
A parte il taxi iniziale ci siamo mossi con i mezzi pubblici (viaggio andata e ritorno per Agadir di tre ore e ritorno a Marrakesh altre tre ore). La compagnia era la Supratour. I pullman sono moderni e ben tenuti, puliti e con l’aria condizionata. Avevano pure le cinture di sicurezza!
I viaggi sono andati così bene che io mi sono letta dei libri che mi ero portati.

Insomma il prossimo anno ci torneremo!

un forte abbraccio Marica