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Elezioni sindaco di Siena – Proposte pervenute dai candidati in risposta alle nostre riflessioni

Elezioni sindaco di Siena – Proposte pervenute dai candidati in risposta alle nostre riflessioni

A chiusura del Convegno che si è svolto presso l’Università di Siena “Demografia e famiglia: generare il futuro”, Anfn Siena ha sottoposto alcune riflessioni all’attenzione dei candidati Sindaco di Siena, ed ha chiesto di inviare le proprie proposte in merito.
Eccole di seguito (pagina in aggiornamento).

Anfn – Siena e provincia

 

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L’attuale situazione demografica italiana evidenzia una lunga decadenza della popolazione, che già da tempo i demografi hanno indicato come un fattore di rischio per la società italiana.

Siena non si discosta da questa realtà, ed anzi nella nostra città il progressivo invecchiamento della popolazione richiede attenzione e lungimiranza, per porre in essere politiche di sostegno e valorizzazione che si affianchino all’assistenza e alla cura che già fanno parte della tradizione culturale della città.

A Siena la popolazione di ultrasessantacinquenni rappresenta oltre il 28% del totale, e le morti non sono compensate né dalle nascite, né dall’immigrazione. Il tasso di natalità infatti è in discesa, ormai soltanto 6,14 nati per 1000 abitanti nel 2021, quando era di 7,76 nel 2010.

Sebbene i dati Istat ci restituiscano un andamento della popolazione sostanzialmente stabile, la tendenza è chiaramente segnata dalla crescita costante dell’età media (48,9 nel 2022), che ci prepara un futuro prossimo di decadimento demografico.

Come Associazione Nazionale Famiglie Numerose ci offriamo per dare ai candidati Sindaco gli “occhiali della famiglia” per vedere la città con il nostro sguardo ed individuare spunti e idee di intervento a favore delle famiglie.

L’esperienza dell’associazione e le buone pratiche già sperimentate da altre amministrazioni suggeriscono aree di azione variegate da inserire nello specifico Piano per la famiglia:

Ufficio per le politiche familiari – Istituzione di un Ufficio per le Politiche Familiari, alle dirette dipendenze del Sindaco, che secondo il principio del Family Mainstreaming, in collaborazione con tutti gli assessorati e la struttura amministrativa comunale, diventi strumento di progettazione e monitoraggio di politiche orientate al benessere familiare

Imposte locali e addizionale Irpef comunale – Revisione della tassazione locale, secondo i carichi familiari e quote crescenti di esenzione in funzione degli stessi. Superamento dell’Isee negli altri ambiti (perché non tiene conto della capacità contributiva effettiva delle famiglie perché non considera il numero dei figli in modo adeguato). Iniziative di promozione e accoglienza per le famiglie, in modo da promuovere una cultura che sostenga ciascuno nella propria scelta di vita. Prestiti d’onore a sconto progressivo al nascere del secondo e terzo figlio. Valorizzazione dei luoghi della città che possano offrire spazi per attività dedicate alle famiglie. Implementazione della collaborazione in sussidiarietà con le associazioni e gli enti no profit per la realizzazione di iniziative per le famiglie, i giovani, gli anziani

Certificazione family – Valorizzazione della certificazione Family del Comune già conseguita. Promozione di certificazioni Family nell’ambito turistico. Estensione del concetto di accessibilità anche alle famiglie con bambini piccoli e passeggini per musei e iniziative turistiche. Promozione della certificazione Family di tutela dei lavoratori padri e madri negli ambiti pubblico e privato.

Aiuto nella crisi economica – Accordi e convenzioni sotto il patrocinio del Comune con fornitori e produttori locali per acquisti calmierati. Accordi e convenzioni con i fornitori di energia e gas.

Chiediamo ai candidati e alle coalizioni di indicare quali sono i contenuti del programma che sono rivolti alle esigenze delle famiglie, in particolare quelle numerose, e al tema della natalità:

Quali iniziative per valorizzare la famiglia e rendere Siena sempre più a misura di famiglia, per residenti e turisti?

Quale occhio di riguardo per le famiglie più numerose – non come assistenza ma come consapevolezza della ricchezza che apportano alla società?

Quale strategia d’insieme perché la cura alla famiglia esca dall’ottica dell’assistenza per diventare sostegno strutturale e strumento di equità orizzontale?

Quali iniziative per promuovere una cultura della famiglia non solo da parte delle istituzioni ma anche nel settore privato, dei servizi e del lavoro?

 



 

5 aprile 2023

Buongiorno,

In riscontro alla vs. nota preme sottolineare che la mia candidatura si pone in continuità con l’attuale amministrazione e che alcuni degli attuali assessori sono candidati proprio nella mia lista. Questo va considerato, di per sé, espressione tangibile della mia volontà di proseguire con la politica, già intrapresa, di valorizzazione della famiglia costituzionalmente riconosciuta come nucleo fondante della società.

Rispetto a quanto evidenziate, dunque, non posso che confermare la volontà di permanere nel Network Comuni Amici della Famiglia, consapevole che dovremo continuare a lavorare per meritare, annualmente, la certificazione riconosciuta nel corso di questo anno e, dunque, rafforzare, anche con l’apporto di associazioni che si occupano di famiglia, le informazioni, le azioni ed i servizi già portati avanti presso lo Sportello Famiglia.

So che c’è anche una commissione, prevista dal Network e che dovrà garantire un lavoro trasversale tra gli assessorati, anche a garanzia che quei servizi offerti alle famiglie senesi, almeno nella quota parte di interesse, possano essere goduti anche dai turisti rendendo Siena una città appetibile anche per le famiglie. E’ mia intenzione proseguire il percorso di co-programmazione e co-progettazione, al cui interno ha operato specifico tavolo “minori e famiglia” e rinnovare la figura del Garante dei Minori istituito dall’attuale Sindaco.

Stessa attenzione rispetto alla prosecuzione del “bonus benvenuto al mondo”, dello “spazio bimbo”, che mi piacerebbe allargare, in rete, almeno con le aziende partecipate ed i musei cittadini; in alcune realtà (S.M. Della Scala esiste già ma non è sufficientemente noto) e dei campi solari-invernali che, con l’attuale assessore, hanno visto un’attenzione particolare rispetto alle persone con disabilità (innalzamento della fascia d’età a 18 anni). Alla luce di tutto questo non indietreggerò rispetto all’adesione alla giornata della vita nascente e sosterrò le future edizioni della festa della famiglia.

Nel programma, come novità, ho inserito le misure premianti per le aziende family friendly, per cui nelle gare di appalto di servizi comunali si daranno punteggi premianti per quelle aziende che promuovono la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro dei propri dipendenti, e, con riguardo ai servizi comunali, il superamento del ricorso all’ISEE con l’impiego del quoziente familiare, un sistema che stabilisce le aliquote d’imposta in base al numero e alla condizione (disabilità, età, grado di parentela) dei componenti del nucleo familiare. Sono consapevole che il Comune non può agire da solo e che la città non è solo quella riconducibile al centro storico, perciò massima apertura nei confronti di quelle associazioni che vogliano, attraverso azioni calendarizzate e condivise, sostenere l’amministrazione nell’apertura di punti informativi nei quartieri periferici, in coordinamento con lo sportello famiglia attuale.

Un cordiale Saluto

Massimo Castagnini

 


 

12 aprile 2023

Gentili tutti,

i dati statistici e le ricerche sociali ci pongono di fronte a due fatti ormai incontrovertibili: l’inverno demografico e la correlazione tra il rischio povertà e la presenza di figli. Occorre quindi lavorare con urgenza e con mezzi necessari al fine di contrastare e invertire nel medio termine questi trend, ponendo le famiglie al centro delle azioni della futura amministrazione comunale. Mettere le famiglie al centro significa attuare politiche di sussidiarietà che inquadrino la tradizionale visione della realtà per «categorie» (infanzia, giovani, povertà, anziani) in un’ottica unitaria andando a focalizzare l’attenzione delle politiche sociali su quello che tutt’ora è il soggetto all’interno del quale si vive, si cresce, si radica la personalità e dove si gestiscono le dinamiche generazionali e i conflitti.

Una famiglia i cui i membri vivono condizioni di disagio e difficoltà, ad esempio, richiede iniziative di sostegno che guardino all’insieme delle necessità e al sistema di relazioni in cui si è creata la fragilità, con uno sguardo che travalichi la specifica esigenza e punti ad un approccio integrato. Il ruolo delle Istituzioni deve quindi essere quello di sostenere le famiglie e il sistema delle relazioni umane anche tramite la promozione delle forme associative che ne facilitino lo sviluppo del potenziale.

Una società che smette di rinnovarsi demograficamente è destinata ad un declino inarrestabile e gli squilibri demografici che si vanno prospettando (es. giovani/anziani, attivi/inattivi, autoctoni/immigrati) hanno un pesante impatto sugli assetti sociali, tendenzialmente sempre più difficili da governare.

Occorre agire con lungimiranza e restituire alla natalità una dimensione connessa alla positività, all’ottimismo e alla fiducia. Ciò deve passare non solo attraverso interventi concreti di conciliazione tra famiglia e lavoro e di incentivo alle nascite ma anche tramite la creazione di un «clima» che guarda con favore e con gioia alla nascita di nuovi cittadini, come coloro che saranno chiamati a custodire e tramandare le ricchezze ideali e spirituali della città.

Le iniziative a cui ci dedicheremo saranno orientate su 3 elementi:

I SUPPORTI ALLE FAMIGLIE

  • Ripristino Bonus Famiglie e mantenere il sistema dei «bonus» per la mitigazione delle situazioni più critiche ma migliorare l’informazione e la loro fruibilità e lavorare per superare la logica dell’ISEE introducendo il “Fattore Famiglia” tenendo anche conto delle famiglie che accudiscono persone fragili in casa
  • Concertazione territoriale per tariffe e abbonamenti che tengano conto dei carichi familiari
  • Contributi alle famiglie che accudiscono persone fragili in casa
  • Progetto “Vi veniamo incontro” per aiutare le persone nelle fasi critiche della vita
  • Potenziamento Centri comunitari nelle periferie in logica di auto-aiuto
  • Supporti tangibili alle realtà imprenditoriali che impiegano soggetti fragili nel turismo e nella ristorazione
  • Considerare anche il figlio in arrivo nella formazione delle graduatorie
  • Studiare la creazione di un Fondo per contributo in conto interessi per mutuo prima casa a coppie giovani

I TEMPI DELLE FAMIGLIE

  • Istituire tavoli di concertazione tra Privato e Pubblico per promuovere “tempi” della città a misura di famiglie
  • Valorizzare e potenziare le strutture scolastiche comunali
  • Introdurre i “voucher di servizio” per le necessità di aiuto immediato a favore di famiglie che gestiscono fragilità

SIENA CITTA’ AMICA DEI BAMBINI

  • Potenziamento del Bonus “Benvenuto al Mondo”
  • Introduzione del sistema delle “certificazioni” per le strutture ricettive che favoriscono l’arrivo delle famiglie con figli e per le aziende del territorio che sviluppano sistemi di Welfare a misura di famiglie e di figli
  • Progetti di auto-aiuto e diffusione di buone pratiche per la tutela e la promozione della maternità
  • Istituzione della Giornata dei “nuovi cittadini”
  • Implementare il servizio affido della Società della Salute

Un ringraziamento e i miei più cari saluti

Fabio Pacciani

Candidato sindaco Polo Civico Siena

 


 

13 aprile 2023

Buongiorno,

abbiamo letto con attenzione il documento che ci avete inviato e vi ringraziamo per gli spunti molto interessanti che vi sono contenuti.

Volevamo informarvi che condividiamo la maggior parte delle vostre proposte ed alcune le abbiamo anche inserite nel nostro programma, come per esempio l’istituzione di un ufficio per le politiche familiari alle dirette dipendenze del Sindaco, di concerto con le altre nostre proposte in tema di politiche sociali e welfare:

Nell’occasione porgiamo cordiali saluti

Elena Boldrini

 


 

17 aprile 2023

Chiediamo ai candidati e alle coalizioni di indicare quali sono i contenuti del programma che sono rivolti alle esigenze delle famiglie, in particolare quelle numerose, e al tema della natalità: Quali iniziative per valorizzare la famiglia e rendere Siena sempre più a misura di famiglia, per residenti e turisti?

Siena è una città di provincia che racchiude storie ed esperienze che vengono da molto lontano. Ha anche molto forte il senso di comunità allargata: basti pensare allo spirito con cui sono state fondate le società di mutuo soccorso delle Contrade, nate per aiutare le famiglie e le persone in difficoltà. Tutti i servizi pubblici che sono presenti nel territorio comunale devono essere pensati per agevolare le famiglie: dall’organizzazione dei trasporti urbani, ed extraurbani, agli orari delle scuole (dal nido all’Università), ai luoghi ricreativi, educativi, sportivi, agli uffici pubblici con sportelli aperti che consentano l’accesso (sia come luogo fisico, che come orari) a chi ha famiglia, lavora, ha minori piccoli o anziani da curare.

Non pensiamo ad iniziative particolari perché il tema è trasversale ed investe in modo importante tutta la gestione e impostazione amministrativa. Un’amministrazione o risponde alle famiglie o non funziona.

Quale occhio di riguardo per le famiglie più numerose – non come assistenza ma come consapevolezza della ricchezza che apportano alla società?

Indubbiamente le famiglie numerose sono un segno forte di speranza nel futuro. Ma non parlerei di “occhio di riguardo” come fossero una specie rara, semplicemente di giustizia amministrativa riconoscendo quei vantaggi fiscali, di punteggio nei vari bandi, che ritengo semplicemente doverosi.

Quale strategia d’insieme perché la cura alla famiglia esca dall’ottica dell’assistenza per diventare sostegno strutturale e strumento di equità orizzontale?

L’unica strategia che vedo è riconoscere, come in parte è sempre stato fatto, una serie di agevolazioni a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare, del reddito percepito, della condizione abitativa, dell’età e del numero dei figli. Mi sembra fondamentale che siano interventi però stabili nel tempo, direi strutturali, perché è vero che non si pensa ad un figlio come un problema economico, ma è anche vero che ogni vita che nasce richiede cure e attenzioni e una coppia deve sapere su cosa può contare non solo per un anno, ma nel percorso futuro che l’attende.

Quali iniziative per promuovere una cultura della famiglia non solo da parte delle istituzioni ma anche nel settore privato, dei servizi e del lavoro?

Credo che la migliore promozione per una cultura della famiglia anche nel privato sia dimostrare, per primo come amministrazione, di avere attenzione con i propri dipendenti e di sostenere servizi adeguati. Portare questa tematica all’attenzione dei tavoli di concertazione con sindacati e categorie economiche, credo sia l’altra attività importante che l’amministrazione può fare.

Ritengo comunque al di là delle vostre domande vada posta attenzione a tutti i nuclei familiari: famiglie numerose, famiglie con figli con disabilità, famiglie con anziani non autosufficienti ecc.. La famiglia è lo snodo centrale della vita di una comunità e ogni famiglia ha diritto ad avere la giusta attenzione dalla comunità civile in cui vive.

Anna Ferretti

 


 

19 aprile 2023

Quali iniziative per valorizzare la famiglia e rendere Siena sempre più a misura di famiglia, per residenti e turisti?

La famiglia è la base attraverso la quale costruire il nostro futuro e deve perciò rappresentare il cuore di un buon programma politico. La politica deve partire da questo concetto, inteso come valore e risorsa.

Il calo demografico che in questi anni ci caratterizza deve essere uno stimolo in più per mettere in campo azioni mirate alla salvaguardia della famiglia. Penso ad azioni concrete che possano sostenere e tutelare le famiglie considerate più fragili. L’Amministrazione Comunale deve svolgere un ruolo attivo molto forte mettendo in campo tutte le risorse necessarie per aiutare socialmente ed economicamente i nuclei con maggiore difficoltà. Ma non solo. Sviluppare una cultura sostenibile con veri e propri incentivi per le famiglie che scelgono Siena come destinazione. Maggiore sinergia con i nostri spazi museali, con il mondo delle Contrade, con le varie associazioni che si occupano di famiglia e di minori. Creare una rete che permetta alle famiglie che soggiornano a Siena di vivere itinerari ed esperienze ad hoc.

Particolari sconti e tariffe per gli ingressi nei musei, nei teatri e nelle strutture ricettive in generale.

Sulla cultura nello specifico faccio un piccolo esempio. All’interno del Santa Maria della Scala esiste dalla fine degli anni ’90 un Museo d’Arte per Bambini, uno spazio che forse troppo poco viene utilizzato e pubblicizzato all’interno del circuito culturale cittadino. Come avviene in altre grandi città potrebbe invece divenire punto di riferimento per mostre ed eventi che riguardano non solo le nostre scuole ma anche le famiglie che vengono da fuori a visitare la nostra città. Un motivo in più per restare a Siena e per visitare il Santa Maria della Scala.

 

Quale occhio di riguardo per le famiglie più numerose – non come assistenza ma come consapevolezza della ricchezza che apportano alla società?

La famiglia non va mai vista come un problema ma come una soluzione. Più figli rappresentano un punto di forza perle dinamiche sociali. Proprio per questo è necessario attivare delle buone politiche familiari che investono sui figli e sul nostro futuro. Per fare ciò è necessario costruire un welfare di prossimità, con spirito pienamente sussidiario, che non si limiti agli aspetti economici ma aiuti le famiglie in termini di servizi.

Siena ha ottenuto la certificazione di Comune Amico della Famiglia, un grande riconoscimento che va valorizzato e potenziato. Scambiarsi le buone pratiche con le altre amministrazioni che ne fanno parte è un valido strumento che può permetterci di crescere. Fondamentale deve essere il ruolo del Terzo Settore.

 

Quale strategia d’insieme perché la cura alla famiglia esca dall’ottica dell’assistenza per diventare sostegno strutturale e strumento di equità orizzontale?

Imprese e Comuni devono allearsi per dare risposte certe ai propri cittadini. Non solo i Comuni devono essere “family friendly”, agevolazioni e risorse devono arrivare anche dal mondo del lavoro. Avere chiara la propria realtà territoriale è fondamentale per capire come migliorare le condizioni di una comunità. La famiglia deve essere tutelata non solo attraverso progetti di assistenza ma con specifiche azioni economiche. Chi fa più figli non deve sentirsi penalizzato, diversamente deve poter contare sulle istituzioni e sul mondo del lavoro.

 

Quali iniziative per promuovere una cultura della famiglia non solo da parte delle istituzioni ma anche nel settore privato, dei servizi e del lavoro?

La conciliabilità tra lavoro e famiglia è sicuramente uno dei temi principali e un obiettivo da perseguire per promuovere una cultura della famiglia. Quello che può e deve fare un Comune è sensibilizzare il mondo delle imprese nell’avere maggiore cura dell’equilibrio che si instaura tra dimensione privata e professionale. Occorre promuovere ed incentivare anche la cultura del “welfare aziendale”, beni e servizi che l’azienda può mettere a disposizione dei propri dipendenti, per aumentare il loro benessere e favorire la conciliazione tra vita privata e professionale.

L’impegno lavorativo spesso va di pari passo con quello privato. Cresce il numero di donne e uomini con responsabilità di cura non più solo verso i figli, ma anche verso famigliari anziani e non autosufficienti. Parlo di sostegno economico alla genitorialità, maggiore flessibilità sui tempi di lavoro, risorse e servizi per la custodia dei figli e/o l’assistenza dei familiari.

Nicoletta Fabio


5 maggio 2023

INTRODUZIONE

La famiglia non può e non deve essere oggetto di interesse solo nel caso in cui ci
siano al suo interno criticità e problematiche individuali o familiari. La l.328/00 (Legge
quadro dei Servizi Sociali integrati) indica il contesto famiglia come un attore fondamentale nella programmazione e nella realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali.
La nostra intenzione è quella di definire le ” famiglie-risorsa” per la comunità, per gli operatori e i servizi e risorsa per le altre famiglie. Il nostro tentativo è quello di ribaltare l’ottica tradizionale con cui i servizi socio – assistenziali e sanitari si pongono verso i propri utenti.
Considerare quindi le famiglie non come fruitori passivi, ma come attori del cambiamento, soggetti capaci di definire non solo i bisogni propri o della comunità, ma di individuare le possibili modalità di risposta agli stessi; come soggetti competenti, con conoscenza del proprio territorio, delle reti di relazione della comunità e capaci di attivarle.
La famiglia come relazione sociale, come struttura reticolare che, in quanto rete, si muove tra i due poli pubblico/privato connettendoli e dando rilievo pubblico alle proprie funzioni. rete di relazione complessa, in grado di innescare relazioni strutturali e simboliche.
Funzioni della “famiglia risorsa”:
– rappresentare un osservatorio della comunità
– favorire la fruizione dei Servizi e la loro conoscenza da parte di altri
cittadini
– progettare iniziative da attivare per singole famiglie o per gruppi più ampi, con finalità dì supporto a situazioni di difficoltà o di prevenzione del disagio;
– stimolare l’attivazione di raccordi tra strutture ed enti diversi, per migliorare il rapporto tra istituzioni e cittadini
– azioni di affiancamento a famiglie in difficoltà.
L’idea che abbiamo in mente è che la “famiglia risorsa” collabori con altre famiglie per fare’ famiglia’, cioè a sviluppare: capacità di cura, solidarietà, relazioni sociali, autonomia di scelta, capacità di organizzazione”
PROPOSTE:
– Istituire un brand (#SienaFamily) visibile in ogni esercizio commerciale della città ove beneficiare di sconti e agevolazioni per famiglie ( musei, ristoranti, alberghi, negozi, etc);
–  Social Card: per l’acquisto di servizi di baby sitting, sostegno domiciliare scolastico e/o educativo, frequentazione sportiva, attività culturali, gite scolastiche, attività di socializzazione);
– sviluppare una rete di famiglie disponibili all’affido in collaborazione con la Società della Salute Senese;
– creazione di gruppi di auto mutuo aiuto per supportare le famiglie in difficoltà;
– istituzione dello sportello SienaFamily per l’erogazione di informazioni circa i percorsi di attivazione di servizi rivolti alla famiglia, percorsi lavorativi, percorsi sportivi e sociali;
– istituzione della banca del tempo per donare il proprio tempo a beneficio delle altre famiglie momentaneamente in difficoltà (anche nella logica di conciliazione dei tempi di lavoro e di cura familiare che soprattutto le donne si trovano a fronteggiare);
– alloggi comunali temporanei per genitori che a fronte della separazione sono in difficoltà economica in seguito all’allontanamento della casa familiare, questo per garantire l’incontro tra il genitore che si è allontanato e il/i figlio/i;
– superare l’attuale strumento Isee che mal rappresenta l’effettiva situazione economica di un contesto familiare ed individuare strumenti più puntuali in grado di fotografare in maniera più adeguata la realtà economico finanziaria di una famiglia.
Emanuele Montomoli