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Se la mamma numerosa è in ospedale… avventure tragicomiche con morale

Se la mamma numerosa è in ospedale… avventure tragicomiche con morale

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Cari amici,
volevo condividere con voi questa mia settimana di ricovero ospedialiero.. settimana caratterizzata da non pochi colpi di scena!

Torno domenica sera dal raduno con la Nazionale Italiana di Basket femminile in carrozzina, stanca morta ma contenta per il buon lavoro svolto, soprattutto con le nuove ragazzine arrivate da poco. Questo raduno serviva per testare la nuova squadra in vista degli impegni sportivi in ambito europeo da qui ai prossimi anni.
Chiaramente, dopo 3 giorni di pausa e lontano dalle incombenze famigliari, potrete benissimo immaginare la montagna di cose da fare che ho trovato al mio arrivo, ma.. ci penso domani, mi dico, oggi sono troppo stanca, e poi avevo voglia di strapazzarmi i miei pupetti…
La notte dormo male, non riesco a riposare, mi sveglio, mi rigiro.. insomma, arriva mattina, cerco di alzarmi per andare al lavoro ma.. mi ritrovo per terra, perchè non sento più il braccio destro: mano e braccia gonfi, praticamente paralizzati, non li sento più.
Per fortuna il mio bambino più piccolo decide di non volere alzarsi dal letto, così, resto li anche io con lui un po’, con l’intenzione poi di andare dal medico.
Ma verso metà mattina la situazione non cambia, e allora vado al pronto soccorso, dove, dopo una vistita d’urgenza in neurochirurgia, decidono di ricoverami per il riacutizzarsi di ernie cervicali che avevano scatenato tutto questo.
Ho sempre Nicola (7 anni) con me. Chiamo mio marito, che venga almeno a prendere il piccolo, il quale, non potendo io usare il braccio per spingermi in carrozzina, mi aveva scorazzato su e giù per i reparti…
Dopo un paio d’ore arriva Dario a prendere Nicola e ci diamo appuntamento per la sera almeno per portarmi un cambio, un pigiama e qualche asciugamano. Verso le 8 di sera ritornano quasi tutti.. soliti baci e abbracci più o meno contenti ( per il fatto che per una settimana nessuno li avrebbe rimproverati!!!) e ci salutiamo per l’indomani.
Chiaramente, il mio pensiero va alla montagna di roba da stirare, panni da lavare, pulizie da fare.. ma tanto.. occhio non vede.. la mamma farà al suo ritorno…
Il giorno dopo, il mio dovere di mamma mi impone di chiamare i bimbi per la sveglia mattutina, e dò il buon giorno anche a mio marito, il quale mi risponde un pò trafelato dicendomi di non stare benissimo.. poi più nulla per tutta la giornata.
Ma la sera non vengono, lui è troppo stanco, e i bambini pure, così tutti a letto presto.
Comincia il mercoledì: sveglio come al solito la banda, ma sento Nicola piagnuccolare e mi dicono da casa che ha mal di testa: suggerisco di dare una tachipirina, sperando che non sbaglino medicine. La sera arriva mio marito con 4 dei 5… di cui Nicola con la febbre a 39, e Riccardo da portare ai raggi al pronto soccorso per una sospetta frattura ad un dito della mano dopo un allenamento a pallacanestro.
Perfetto, dico, ci mancava solo questo.
Appena possibile, mando via tutti raccomandandomi di non far prendere aria a Nicola che, per giustizia di cronaca, ha continuato la febbre a 39 per tutta la settimana!
Ma dato che le belle notizie non vengono mai sole ( … ) il venerdì, non sentendo mio marito al telefono, lo chiamo: mi risponde Nicola dicendomi.. il papà ha la schiena bloccata:”non respira e gli ho tolto i pantaloni perchè non riusciva a stendersi nel letto!”
A I U T O
E mo’? che si fa? Chiamo mia suocera, senza patente, perchè tenti di rintracciare mio suocero e mandarlo a vedere la situazione; chiamo mia cognata, chiedendole di prendersi un permesso al lavoro perchè mio marito sta talmente male da non riuscire nemmeno a parlare.
Finalmente, con l’avvento della task force famigliare, lo convinciamo ad andare al pronto soccorso.. dove decidono di ricoverarlo per una forte lombalgia: i medici, però, mossi da pietà, dopo aver saputo della situazione, accettano di dimetterlo con una botta di inziezioni in grado di rifar partire un cavallo morto.
Risultato.. ora lui è a casa, semi immobile, i bambini non li vedo da quasi una settimana e i più felici sono loro, che con il babbo e la mamma fuori uso sono esenti da compiti e rimproveri.

MORALE


Quando una mamma numerosa finisce all’ospedale.. e anche il papà si blocca la schiena… i nostri figli fanno festa!


W la vita!

Franca Borin