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Scoperta la ragione dell’effetto serra: le famiglie numerose

Scoperta la ragione dell’effetto serra: le famiglie numerose

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Gli inglesi hanno finalmente scoperto le ragioni dell’alto tasso di inquinamento: i bambini.
Le famiglie numerose sono avvisate: invece di ricevere aiuti perché specie in via d’estinzione, saranno bandite con il prossimo G8. W l’ecologia! (Ma per fortuna quella vera é un’altra cosa…)

Riportiamo due articoli in proposito segnalatici da Flavio
GB: I BAMBINI INQUINANO, FATENE MENO
“Londra- Volete impegnarvi in qualcosa di importante e concreto per il salvataggio della Terra dal riscaldamento climatico? Fate meno figli: una coppia con due bambini invece di tre riduce le emissioni familiari di biossido di carbonio in una quantità equivalente a quelle generate da 620 viaggi aerei di andata e ritorno tra Londra e New York. A chiedere un drastico controllo demografico in nome della lotta all’inquinamento atmosferico sono gli ecologisti di un think tank londinese – L’Opt – capeggiato da John Guillebaud, professore ‘emeritus’ di pianificazione familiare all’University College London (Ucl). In un rapporto il think tank sostiene che le famiglie numerose dovrebbero essere equiparate a chi guida i fuoristrada mangia-benzina, non ricicla i sacchetti di plastica o vola a tutto spiano in aereo: insomma mettere al mondo troppi figli sarebbe un imperdonabile “crimine ecologico”.

“Se si rinuncia ad un figlio – spiega il prof. Guillebaud sul domenicale ‘Sunday Times’ – gli effetti per il pianeta sono più grandi di tutte le altre cose che si possono fare incominciando dal risparmio di energia elettrica”. A suo giudizio le coppie dovrebbero in linea di massima procreare non più di due figli e la regola dovrebbe diventare di routine, soprattutto nei Paesi più ricchi e industrializzati, dove, per effetto dello stile di vita iper- consumistico, le persone emettono una quantità molto maggiore di biossido di carbonio rispetto agli abitanti del Terzo Mondo. Le associazioni che si battono a favore dell’istituto familiare e quelle contrarie all’aborto hanno prontamente stigmatizzato le ricette formulate dal think tank ecologista. “Come osano dettarci il numero dei bambini? Chi credono che si prenderà cura dei nostri anziani?”, ha sbottato una geografa di Glasgow – Eileen McCloy, madre di 10 figli – alla quale il ‘Sunday Times’ ha sollecitato un commento. L’iper-prolifica mamma non ha dubbi sul fatto che “tutti i miei figli saranno membri produttivi della società” e la questione dell’inquinamento è secondaria. (Ansa)

LONDRA (6 maggio) – Il “Sunday Times” pubblica lo studio di un sedicente think tank ambientalista e in Gran Bretagna, ma non solo, scoppia il putiferio. La tesi di Optimum Population Trust, capeggiato da John Guillebaud, “professor emeritus” di pianificazione familiare all’University College London, è che per salvare la Terra dalla catastrofe climatica bisogna fare meno figli. Ma la tesi non si appella ai dati sulla sovrapopolazione e sul deficit alimentare, bensì alle “capacità inquinanti” di un bambino. Secondo l’Opt una coppia con due bambini invece di tre riduce le emissioni familiari di biossido di carbonio in una quantità equivalente a quelle generate da 620 viaggi aerei di andata e ritorno tra
Londra e New York. Secondo l’Opt, quindi, le famiglie numerose sono colpevoli di “crimine ecologico” e andrebbero tassate esattamente come viene fatto per chi possiede un fuoristrada o perseguite come gli inquinatori.

«Se si rinuncia ad un figlio – spiega Guillebaud – gli effetti per il pianeta sono più grandi di tutte le altre cose che si possono fare incominciando dal risparmio di energia elettrica». Secondo il professore le coppie dovrebbero procreare non più di due figli e la regola dovrebbe diventare di routine, soprattutto nei Paesi più ricchi e
industrializzati, dove le persone emettono una quantità molto maggiore di biossido di carbonio rispetto agli abitanti del Terzo Mondo.

Le tesi di Guillebaud sono state subito sbeffeggiate nel dibattito aperto sul sito internet di The Times, mentre le associazioni che si battono a favore dell’istituto familiare e quelle contrarie all’aborto hanno stigmatizzato le sue “ricette”: «Come osano dettarci il numero dei bambini? Chi credono che si prenderà cura dei nostri anziani? – sbottato Eileen McCloy, una geografa di Glasgow madre di 10 figli – Tutti i miei figli saranno membri produttivi della società» e la questione dell’inquinamento è secondaria. (Da “Il Messaggero”)