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Resoconto sulla partecipazione alla Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2024

Resoconto sulla partecipazione alla Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2024

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Partecipazione alla Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2024 a Bruxelles come rappresentante ELFAC

Come rappresentante di ELFAC, ho avuto l’onore, insieme alle mie due figlie più grandi, di partecipare alla Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2024 che si è tenuta a Bruxelles dal 7 al 10 ottobre, un evento che ha messo in luce il ruolo cruciale delle Regioni nell’implementazione di politiche volte a migliorare anche la qualità della vita delle famiglie e a sostenere le nuove generazioni.

Durante questa settimana, più precisamente nella giornata dell’8 ottobre, abbiamo partecipato ad alcune sessioni ma, soprattutto, abbiamo provato ad illustrare ai membri della Commissione Europea, che presenziavano i vari stands, le attività svolte da ELFAC, affrontando temi fondamentali come la coesione sociale, il sostegno alle famiglie e l’importanza di politiche regionali inclusive che garantiscano un futuro migliore ai nuclei familiari numerosi.

Si è trattato vari temi come ad esempio: Politiche per il benessere delle famiglie nelle regioni europee, Giovani e futuro: formazione e occupazione per le nuove generazioni e Transizione verde e digitale.

Giovani e futuro: formazione e occupazione per le nuove generazioni: Questa sessione ha messo in evidenza come il futuro dei giovani sia direttamente legato al benessere familiare. È stata sottolineata l’importanza di politiche che non solo supportino i giovani nel trovare opportunità di lavoro e formazione ma che creino anche un ambiente familiare stabile, dove i bambini e i ragazzi possano crescere con sicurezza. In questo contesto, l’integrazione dei giovani nelle politiche regionali è essenziale per costruire comunità resilienti e sostenibili.

La sessione a cui abbiamo partecipato “Oltre la pseudo partecipazione: dare voce ai giovani e creare Comuni a misura di bambino” ha affrontato il tema della partecipazione giovanile autentica e delle politiche locali che promuovano città e comunità più accoglienti per i bambini e le famiglie.

Uno degli obiettivi principali della sessione è stato quello di superare la partecipazione simbolica o superficiale, coinvolgendo i giovani in processi decisionali concreti a livello locale e regionale. Questo approccio si allinea alle iniziative europee e nazionali, che negli ultimi anni hanno posto crescente attenzione all’inclusione giovanile, come il EU Youth Dialogue e programmi dedicati come Erasmus+ e DiscoverEU, che mirano a potenziare il ruolo dei giovani nelle decisioni politiche e sociali.

La domanda che ci si è posta è: – Come si riesce a coinvolgere i giovani nella politica?

È emerso che, per dare vera voce ai giovani, è necessario creare strutture e meccanismi che permettano loro di contribuire effettivamente alla pianificazione delle politiche locali. Alcuni dei temi trattati includono l’importanza di promuovere la cittadinanza attiva tra i giovani e di progettare spazi urbani e servizi che rispondano alle esigenze delle famiglie, come scuole, aree di gioco e servizi di assistenza per l’infanzia.

Uno dei punti maggiormente sottolineato è stato il “fare progetti per i giovani con i giovani”, cercando di contrastare le numerose “tattiche manipolative” messe in atto contro di essi, oltre che ignorare le loro opinioni e idee: “bisogna trattare i giovani coinvolti in politica come reali politici”.

Un aspetto cruciale è stato il riconoscimento della vulnerabilità dei giovani e dei bambini, specialmente in relazione all’inclusione sociale, all’accesso ai servizi educativi e sanitari, e alla necessità di prevenire fenomeni come la povertà minorile. Si è discusso di come i governi locali possano collaborare con le organizzazioni giovanili per sviluppare politiche che supportino non solo i bambini e le famiglie ma anche i giovani come agenti di cambiamento attivo nelle loro comunità.

Erano presenti ​giovani relatori provenienti da Ungheria, Slovacchia e Norvegia, che ci hanno informato sulle loro azioni direttamente volte al miglioramento della considerazione e partecipazione dei giovani in politica e sui traguardi da loro raggiunti. Uno dei metodi che hanno consigliato è stato quello di aumentare l’utilizzo dei social media, piuttosto che i media tradizionali, per informare i giovani degli avvenimenti nel mondo e nel loro paese e renderli consapevoli che la loro opinione e azione hanno valore, con il fine di consigliare loro di partecipare al cambiamento in quanto protagonisti del futuro.

Gli esperti presenti ci hanno confermato essere difficile lavorare con i giovani. Non è sempre possibile mantenere i piani prefissati e per questo bisogna essere flessibili e “prevedere il caos” cercando di capire come gestire queste situazioni al meglio, senza perdere la motivazione e dimostrandosi sempre pronti.

Altra iniziativa che non solo promuove la cooperazione europea, ma rafforza anche il senso di appartenenza e cittadinanza tra i giovani, offrendo un’opportunità concreta di crescita personale e professionale è il progetto: Giovani volontari Interreg: il talento delle Regioni per la cooperazione 

Il programma accoglie candidati provenienti da tutti i paesi partecipanti a Interreg, inclusi quelli al di fuori dell’Unione Europea, come i Paesi dello Spazio Economico Europeo e nazioni vicine come Serbia e Bosnia-Erzegovina. Tutte le attività si svolgono in presenza, e i volontari ricevono un supporto finanziario per coprire vitto, alloggio e spese di viaggio. www.interregyouth.com

Altro stand molto interessante è stato European Capitals of Inclusion and Diversity Award 2025 che fa parte dell’iniziativa della Commissione Europea per promuovere la diversità e l’inclusione a livello locale. Questo premio, alla sua quarta edizione, riconosce il lavoro delle città, dei comuni e delle regioni dell’UE che si distinguono per l’impegno nel creare società libere da discriminazioni.

Il Ruolo delle Famiglie Numerose nelle Politiche Europee

In momenti più informali con le associazioni partecipanti e i relatori delle sessioni, ho cercato di evidenziare come le famiglie numerose rappresentino una risorsa preziosa per le regioni europee. Spesso questo tipo di famiglie affronta invece maggiori sfide economiche e sociali; pertanto, richiede politiche specifiche che le supportino.

In conclusione, la nostra partecipazione alla Settimana Europea delle Regioni e delle Città 2024 è stata una grande opportunità per cercare di portare all’attenzione delle istituzioni europee le sfide e le scelte strategiche per le famiglie numerose. Sono convinta che le politiche regionali abbiano un ruolo fondamentale nel plasmare un futuro più equo e sostenibile per tutte le famiglie e sicuramente continueremo, noi di ELFAC, a lavorare affinché le esigenze delle famiglie numerose siano sempre al centro delle agende politiche regionali ed europee.

Monica Molari
Sophie Annie Pirini
Sylvie Antoinette Pirini