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Regione Emilia Romagna: verso un welfare “pro famiglia”

Regione Emilia Romagna: verso un welfare “pro famiglia”

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Welfare regionale, nel testo della discordia spunta il richiamo alla
famiglia.

La norma arriva in commissione limata: modifiche sul meccanismo Isee,
richiamo alla Costituzione e binario privilegiato per le famiglie numerose

Dopo l’attacco dell’arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra, sulla norma
della Finanziaria regionale che prevedeva accesso paritario ai servizi
sociali per famiglie, convivenze e individui, Errani (Presidente della
Regione E.R.) corregge il tiro. Il testo della discordia arriva limato in
senso «pro famiglia» in commissione, in una versione diversa rispetto
all’originaria: prevedendo un aiuto alle famiglie numerose; e inserendo un
richiamo alla Costituzione (che definisce la famiglia come fondata sul
matrimonio).
L’articolo contestato dal cardinale Caffarra, il 42, che regola l’accesso
ai servizi del welfare regionale rimane. Ma viene affiancato da un altro
articolo, il 42 bis, che definisce i contributi economici degli utenti al
costo dei servizi. In particolare le modifiche introdotte da due
subemendamenti a firma del presidente Errani in persona sono due. La prima
è la variazione dei criteri di costruzione dell’Isee, intervenendo a
favore delle famiglie numerose con l’accesso agevolato ai servizi. Poi si
richiama alla Costituzione per la definizione di famiglia (quella fondata
sul matrimonio) introducendo criteri di progressività nell’accesso dei
servizi.
Nessuna uguaglianza tra famiglia, convivenze e individui, «ma un elenco di
soggetti diversi tra loro e il cui accesso ai servizi avviene sulla base
di criteri che li differenzia senza creare discriminazioni». «A differenza
dal punto da cui si era partiti i beneficiari vengono distinti uno per
uno». Non solo: «Un impegno preciso per la Regione rispetto alla
promozione di politiche per la famiglia, con un sostegno forte a quelle
più numerose». A questa scelta, «si accompagna quella più concreta di
riforma dell’Isee (Indicatore della Situazione Economica), ovvero una
modifica dei criteri di accesso in senso fortemente pro-family: più peso a
chi sostiene situazioni di handicap o non autosufficienza, più peso a chi
ha un carico familiare importante (un esplicito richiamo alle famiglie
numerose), più peso a chi, con figli, affronta situazioni di precarietà
economica e lavorativa».

Pier Luigi Bonvicini