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Politiche familiari: Italia e Europa unite dalle famiglie numerose

Politiche familiari: Italia e Europa unite dalle famiglie numerose

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È di ieri l’intervista a Filomena e Mauro Ledda, rilanciata sul nostro sito (A TV2000 la presentazione della proposta del Network dei comuni amici della famiglia), una storia importante di collaborazione della nostra Associazione con gli Enti Locali della nostra Italia, che non è finita li, ma sempre tramite la nostra Associazione è riuscita a suscitare interesse oltre i confini nazionali, stuzzicando l’attenzione delle altre Associazioni di Famiglie Numerose degli stati europei.
L’intervista andata in onda ieri è stata registrata, non a caso, ad Alghero primo comune italiano ad aver ottenuto la certificazione di Comune amico della famiglia al di fuori del territorio Trentino.
I coniugi Ledda hanno riportato sinteticamente la loro esperienza all’interno della nostra Associazione che li ha portati, grazie alla collaborazione offerta dalla Provincia Autonoma di Trento ed alla sensibilità del comune di Alghero, a costituire il 5 ottobre del 2017 il Network dei comuni amici della famiglia.
Il Network ha la finalità di mettere in rete i comuni italiani che hanno scelto di mettere il benessere familiare al centro delle propria azione amministrativa. La proposta innovativa della Rete è quella di vedere nella famiglia non un oggetto di assistenza, ma una risorsa della comunità e un motore dello sviluppo locale.
Galeotto fu l’incontro delle famiglie numerose a Pinzolo, nel 2010. In quell’occasione Mauro e Filomena Ledda conobbero, per la prima volta, le tante buone pratiche in tema di politiche familiari portate avanti dalla provincia autonoma di Trento, prima ancora della legge sul benessere familiare. Come folgorati dalla testimonianza del dirigente Luciano Malfer, chiesero ed ottennero di poter approfondire e di toccare con mano ciò che avevano da poco ascoltato: “A Trento ricevemmo un’accoglienza straordinaria. Le nostre guide ci fecero entrare in un mondo che non pensavamo potesse esistere. Allora avevamo quattro figli piuttosto piccoli e non nascondo – racconta con un filo di commozione Filomena – che, quando tornammo ad Alghero, nella nostra casa, fummo molto tentati di non disfare le valigie e al contrario prendere il primo volo utile per trasferirci definitivamente qui. Non lo facemmo perché trovammo l’unica alternativa possibile: ricostruire quel modello anche nella nostra città”.
Un esempio seguito nei mesi e anni successivi da molti altri Comuni italiani, ad oggi già oltre 100, piccoli e grandi, che di fatto trovavano nel modello trentino un sistema concreto e praticabile per inserire le politiche familiari nello stile delle loro amministrazioni, dimostrazione che Anfn riesce ad essere efficace anche a livello politico/amministrativo quando mette a disposizione l’esperienza e le competenze delle sue famiglie in materia di famiglia e di tutti gli ambiti ad essa connessi.

Nel frattempo è nato l’interesse per il progetto Comuni amici della famiglia anche a livello europeo.
Il 5 ottobre 2018, dopo solo un anno dalla costituzione del Network italiano, con la firma del presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi e della presidente Elfac Regina Maroncelli si è sancito l’accordo per la nascita del Network europeo dei comuni amici della famiglia. L’Elfac si è posta l’obiettivo di portare nei 21 paesi europei ai quali appartengono le Associazioni di famiglie numerose che rappresenta, l’idea di mettere al centro la famiglia negli interessi delle amministrazioni e della società civile, come motore di benessere e di sviluppo per la società intera. In soli 3 anni già 60 Comuni dei diversi paesi europei hanno aderito all’iniziativa.
Conferma questa che sia in Italia che in Europa, l’energia delle famiglie e la forza che viene dal condividere gli stessi valori e la stessa visione e cura del futuro (che vivranno i nostri numerosi figli) riesce a riportare la “culla della società” al centro delle politiche di base, quelle degli enti locali.
Altra prospettiva interessante è proprio la Rete che unisce queste diverse amministrazioni e le rende capaci di comunicare e scambiarsi buone prassi, un modo per “unire” un’Italia e un Europa non sempre allineate.
E questa è decisamente una BUONA NOTIZIA che le famiglie numerose vogliono condividere, perché i nostri figli sono il futuro di tutti, solo attraverso di loro infatti ci sarà un futuro in Europa e l’investimento nella vita è ancora la base dei valori europei.

di Alfio Spitaleri