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Parma: obiettivi precisi e concreti per una politica familiare efficace

Parma: obiettivi precisi e concreti per una politica familiare efficace

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Si é tenuto a Parma, nell’ambito della manifestazione “per educare un fanciullo occorre un villaggio intero”, la presentazione del libro “Tutti Vostri?”. L’incontro, introdotto dalla responsabile dell’Agenzia della famiglia Cecilia Greci, alla presenza della rappresentanti del Moica e dell’associazione Famiglia Più, del consigliere ANFN Alfredo Caltabiano e degli autori Mario Sberna e Regina Florio, é stata l’occasione per un intenso scambio sulle politiche familiari con il prof. Luigi Campiglio, prorettore dell’Università Cattolica di Milano

Nel giorno in cui su oltre 1000 piazze italiane è partita la raccolta di firme per un fisco a misura di famiglia, il prof. Luigi Campiglio dichiara: il quoziente familiare, che pure è un sistema da sostenere per la sua semplicità (che è già garanzia di democraticità) non è “la” soluzione: occorre una vera politica familiare fatta di obiettivi concreti, circoscritti e precisi.
E’ un piacere ascoltare il prof. Campiglio che con chiarezza conferma come studioso ed economista quanto le nostre famiglie chiedono da tempo, concretezza.
”Nel nostro Paese la spesa sociale è nella media europea. Piuttosto, è ridotta l’efficacia della spesa sociale sull’economia generale che, è stato dimostrato, risulta maggiore se viene destinata a famiglie e disabili. Se in Francia, grazie alla spesa sociale, l’indice di povertà scende di 12 punti, da noi si parla di 4 punti percentuale.”

Occorre, accanto alla quantità, puntare alla qualità della spesa sociale, con un “esercizio non banale per individuare obiettivi precisi e circoscritti e strumenti idonei per raggiungere tali obiettivi.”
Insomma, non basta diminuire le tasse o studiare strumenti di equità orizzontale, bisogna riconoscere i veri bisogni delle famiglie, dei bambini e rispondere a questi bisogni, “in una logica trasversale di “orizzontalità” che passi attraverso tutti ministeri” (e aggiungiamo noi, a livello locale, tutti gli assessorati) in modo che la politica familiare vada ad aggiungersi, per esempio alla politica fiscale”.
Tariffe calibrate, spazi per i bambini, per giocare (“ giocare è un bisogno primario per i bambini”, sottolinea Campiglio), tempi di vita nella città che aiutino le famiglie e consentano la relazione della famiglia, la cosiddetta “catena generazionale” (figli, genitori , nonni) , una maggiore informazione sui diritti e le opportunità e come accedervi…
” La politica familiare si realizza dove si realizza l’organizzazione della vita”. E’ a livello locale, che rivoluzione di una vera politica familiare può prendere corpo, conferma Campiglio rispondendo alla domanda del nostro Stefano Lipparini, responsabile dei rapporti ANFN con gli enti locali, e Parma , che ha ospitato l’incontro, è l’esempio di come le buone politiche per la famiglia siano possibili e possano diffondersi, con la tecnica del “raffreddore”, per “contagio”…
C’è molta fiducia nelle parole del professore, che richiama alla necessità di mettersi in moto ora per riuscire a recuperare una situazione di denatalità e di stagnazione che rischia di compromettere irrimediabilmente lo sviluppo del Paese.
In Giappone, paese che soffre dei nostri problemi di denatalità e di invecchiamento, hanno trovato la soluzione nell’innovazione e nell’automazione: e da noi, cosa si fa?
“Dobbiamo innanzitutto riconoscere che questa è una questione prioritaria , da affrontare al più presto” ammonisce Campiglio “Sono già troppe le generazioni perdute nel nostro paese, generazioni sulle quali non si è investito in maniera giusta. E l’investimento ha un carattere di irreversibilità: se non viene fatto nel momento giusto non posso più recuperare: se non intervengo investendo nella fascia d’età dagli 0 ai 5 anni, perché comunità e famiglia siano presenti vicino al bambino, non potrò più restituire al ventenne quello che gli ho tolto o non gli ho dato quando ne aveva bisogno. Un volta che l’occasione è passata è passata, possiamo solo metterci una pezza…”
Una vera politica per le famiglie non può essere costituita solo da una nuova fiscalità, che comunque dimostra tutta la sua iniquità nel costo enorme per rivederla. “Occorre un cambio di mentalità per una politica dell’accoglienza del nuovo”
Forse è per questo che ci piace ascoltare il prof. Campiglio: le nostre famiglie vivono già all’insegna dell’accoglienza, della vita, dei bambini, del nuovo. Ora, ci ricorda Campiglio, é il momento di dare sostanza al peso politico delle famiglie per chiedere (e ottenere) che la politica familiare diventi prioritaria.