Carissima Maria,
sapessi in quanti abbiamo fatto i tuoi stessi pensieri … e ancora non si sono spente le luci su questa voglia di dire basta, Smettetela di prenderci in giro, non ne possiamo più!! E’ ora di compiere un’azione eclatante, separiamoci in massa, diventiamo segno visibile della protesta delle famiglie, soprattutto quelle cristiane … siamo sposati in Dio, allo Stato che se ne frega di noi non dobbiamo alcuna lealtà!!
Ma poi mi sono fermata (per ora!) davanti a questa considerazione: Per noi cattolici il matrimonio ha valore in se, perché iscritto come legge naturale nel cuore degli uomini, quindi ha valore anche quello delle coppie che cattoliche non sono; il nostro schierarci contro il divorzio perché innaturale non vale solo per i nostri di matrimoni (basterebbe non considerare esistente la legge sul divorzio) ma anche per quelli degli altri. Nel caso del sacramento, poi, Dio ci ha voluti insieme, io e mio marito, tu e io tuo e così via perché fossimo l’immagine, il riflesso, dell’Amore di Cristo per la Chiesa (niente di meno …), ha voluto le nostre case piccole chiese domestiche, agenzie periferiche della Trinità che mai abbandona, che ama di Amore eterno, perfetto.
Con che coraggio riuscirei a continuare a testimoniare questo se di fatto dichiarassi persa la battaglia a livello sociale perchè il matrimonio vero sia rimesso alla base di ogni politica sociale dei nostri comuni, del nostro Stato .. tradirei le mie convinzioni, legittimerei le accuse di fanatismo utopico, negherei di fatto ciò in cui credo e abbandonerei la “battaglia” e chi con coraggio continua a lottare..
Avevo comunque intenzione di parlare anche io con un professore moralista (scusa se sono sincera, ma i preti in senso generico di morale matrimoniale ne sanno veramente pochino!!) e mi piacerebbe che queste nostre perplessità potessero essere condivise anche con altri sposi cristiani,
Grazie per il tuo coraggio e prego perché le nostre scelte siano sempre secondo ciò che lo Spirito chiede…
Un abbraccio
R.
Brescia
