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MA CHI CE LO FA FARE?

MA CHI CE LO FA FARE?

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Un anno fa, durante le ferie estive mi trovai coinvolto con tutta la famiglia nel tremendo rogo che ha investito sul Gargano la zona di Peschici. (all’indirizzo http://www.famiglienumerose.org/news.php?idnews=997 il resoconto che mandai nei giorni successivi).
Perdemmo tutto, rimanemmo in costume e maglietta.
Macchina, roulotte (prestataci con generosita’ dai cari Giuseppe e Elena Guarini) e tutte le nostre cose bruciate.

Al rientro, realizzo che la mia assicurazione sulla casa copre anche gli effetti personali portati in vacanza e che dovessero andare distrutti per gli stessi motivi per cui la casa e’ assicurata, quindi per scoppio e incendio.
Faccio la denuncia, viene fatta la perizia, ci accordiamo sull’importo ma al momento di dover liquidare il danno cala il silenzio.
Solleciti su solleciti, finche’ ricevo una lettera in cui mi si spiega che non ho diritto al rimborso perche’ l’assicurazione “copre gli oggetti personali portati in altro luogo e riposti in locali che vadano distrutti per fuoco o scoppio. Che anche se genericamente la roulotte puo’ essere considerata “locale” e’ chiaro che lo spirito della assicurazione intende fabbricati”.
Non mi resta che rivolgermi ad un avvocato e citare in giudizio la compagnia e infilarmi nel lunghissimo tunnel della giustizia italiana.

Chiaramente disdico tutte le polizze (2 auto, 2 motorini, casa) e mi metto in cerca di una nuova compagnia.
Da dove partire? Dalle convenzioni ANFN.

Qualche imbarazzo nella scelta e mi rivolgo all’eclettico PierMario Viscardi, conosciuto personalmente negli incontri dei coordinatori e sempre attivo con qualche iniziativa per la nostra associazione.
http://www.famiglienumerose.org/news.php?idnews=1599

Scambio di mail, preventivi, qualche telefonata e il gioco e’ fatto. Pacchetto nuovo di assicurazioni stipulato con anche un buon risparmio.

Faccio la domanda indiscreta a PierMario che mi ha seguito con tanta solerzia: “ma tu quanto ci guadagni?”
“Praticamente niente” e’ la risposta, “la passione e la voglia di spendersi per una cosa bella, per la nostra associazione, per le nostre famiglie, per il futuro di questa societa’, per la speranza che ci possa ancora essere condivisione, partecipazione, per testimonianza verso i figli e verso gli altri”.

Allora penso alle ore di ferie spese, alle riunoni con Luca e gli altri coordinatori in Regione, ai contatti tessuti, a Monica che si spende per i Gaf, a Mario, a Regina, a Giuseppe, Andrea, a tutti gli altri e alla domanda che ogni tanto mi faccio quando la fatica e qualche delusione prendono il sopravvento: “Ma chi ce lo fa fare??”

Credo che la risposta sia dentro di noi, inesprimibile e fintanto che con le opere risponderemo nella maniera giusta, nessuno potra’ fermarci nel cambiare questo paese.
Paolo e Laura Puglisi Pisa