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Limbiate, la giornata per la vita occasione per discutere di fisco

Limbiate, la giornata per la vita occasione per discutere di fisco

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Le trasformazioni epocali del nostro tempo coinvolgono e quasi trascinano via uno dei concetti cardine elaborati dalla scienza politica e giuridica moderna: l’idea di sovranità.
Oggi appare particolarmente urgente mettere a tema non solo il concetto di sovranità della persona, ma anche il concetto di famiglia come società sovrana, che viene prima dello Stato e del mercato, e come tale gode di diritti sociali propri anche in relazione al concorso alla spesa pubblica.
Il principio di sussidiarietà viene individuato come l’unico idoneo a riaffermare la sovranità della famiglia come soggetto sociale anche in campo fiscale implicando, ad esempio, la precedenza del risparmio fiscale (deduzioni – detrazioni) rispetto all’assistenza pubblica (assegni familiari). Non togliere al contribuente con carichi familiari, attraverso l’imposizione fiscale, le risorse indispensabili al mantenimento di ciascun familiare a carico, gli riconosce un ben diverso grado di sovranità, rispetto al ricevere dallo Stato provvidenze varie.
Le risorse ricevute dallo Stato non consentono, nell’uso delle stesse, lo stesso grado di libertà delle risorse autonomamente guadagnate; è un modo per trasformare il cittadino, che senza un’ingiusta imposizione fiscale disporrebbe di risorse proprie, in un assistito.


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Mentre in diversi Paesi europei il riconoscimento dei costi per il mantenimento dei figli riguarda tutte le classi di reddito, in Italia il trattamento cambia secondo la soglia di reddito. L’introduzione della soglia di reddito (peraltro decisamente bassa), rivela la natura assistenziale del provvedimento e contraddice il principio universalistico dell’equità orizzontale. (Art. 53 della Costituzione). Chi ad esempio ha un reddito di 40.000 euro e vive solo è benestante, chi invece con 40.000 euro di reddito vive con moglie e due o tre figli a carico, certo non lo è altrettanto ed ha diritto di vedersi dedotte le spese del loro mantenimento. Del resto la soglia di reddito non è prevista per nessun’altra forma di agevolazione fiscale per spese ritenute socialmente utili (rottamazione auto o motorini, ristrutturazioni di immobili, liberalità ai partiti, ecc). Perché allora non adottarla per i carichi familiari? I figli non sono un bene privato ma le future generazioni del Paese e le spese per mantenerli, altrettanto socialmente utili di altre.
Per fare un esempio: oggi c’è una notevole differenza nella generosità con cui il fisco riconosce il valore sociale dell’impiego del proprio denaro. Se un lavoratore con un reddito di 25.000 euro spende mediamente per mantenere due figli 16.000 euro l’anno, potrà fruire di un risparmio di imposta di circa 1.000 euro, se la stessa cifra la versa nelle casse di un partito, il risparmio sale a 3.000 euro. Se poi si hanno 91.000 euro di reddito e si spendono 32.000 euro per mantenere 4 figli, non ci sarà nessun riconoscimento fiscale per tali spese, viceversa, se la stessa cifra viene erogata a un partito si è premiati con un risparmio fiscale di 6.080 euro. Eppure la preoccupante denatalità che affligge l’Italia dovrebbe rendere evidente il valore prioritario del mantenimento e dell’educazione dei figli che sono il futuro del Paese.

Le famiglie italiane con figli a carico subiscono oggi la pressione fiscale più pesante in Europa, non a caso abbiamo un’altro primato, quello del minor tasso di natalità del mondo. Il nostro sistema di welfare riconosce in linea di principio che i costi sostenuti per mantenere, educare e istruire i figli, ma l’attuale legislazione fiscale è tale da disincentivare le famiglie a generare figli e a farsi carico del loro mantenimento. Non si può sperare che l’Italia riprenda a crescere se non si inverte la rotta, dobbiamo abbandonare la visione paternalistica di uno Stato che tassa il reddito della famiglia come se non ci fossero spese per i carichi familiari, per poi ridistribuire parte di quanto incassato con criteri assistenziali.
In allegato il volantino distribuito dal coord. prov. Cesare Palombi a Limbiate

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Volantino_Limbiate.doc