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L’Europa delle città si costruisce in famiglia

L’Europa delle città si costruisce in famiglia

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A Riccione il “grido” delle associazioni continentali delle famiglie numerose

La demografia in Europa, la situazione della famiglia, il welfare, l’atteggiamento culturale e dei mass media nei confronti della famiglia e della famiglia numerosa. Se n’è parlato oggi, lunedì 2 agosto, nell’ultima giornata della V Assemblea nazionale dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, in programma al parco Oltremare e Aquafan di Riccione. La giornata conclusiva del “raduno” 2010 ha ospitato la V Assemblea dell’Elfac, l’organismo che racchiude tutte le associazioni europee di famiglie numerose.

I rappresentanti esteri provenivano da Lettonia, Polonia, Portogallo, repubblica Ceca, Spagna e Ungheria (il gruppo più numeroso). Una famiglia per ogni Paese è stata ospitata gratuitamente dall’ANFN.

“Sono tempi duri, e la situazione non migliorerà. – ha esordito il portoghese Fernando Castro, presidente Elfac – ma la crisi economica è una conseguenza della crisi dei valori che ha investito l’Europa e gli altri continenti, che ha inseguito un modello di sviluppo basato solo sul benessere individuale. Oggi appare chiaro che questo modello ha portato ad una strada senza uscita. Si è dimenticato che la società si fonda sul rapporto uomo-donna, sul matrimonio, sulla famiglia, sui figli, nati ed educati all’interno della famiglia”.

Le famiglie numerose – ha proseguito Castro – non sono un problema, ma rappresentano una soluzione ai problemi che attanagliano la società odierna”.

“Voi famiglie numerose rappresentate virtù e prospettive nobili, il cui valore non viene riconosciuto. Siete innovative” ha rilanciato il prof. Luigi Campiglio, prorettore dell’Universtità Cattolica di Milano ed economista di fama. “è possibile un mondo diverso? Sì, e voi ne siete l’esempio” ha proseguito il prof. Campiglio nel suo intervento “la ricchezza economica della famiglia”. Anche il mondo accademico ed economico sta prestando sempre più attenzione alla dimensione famigliare. Nel recente Meeting dell’American Economic Association di Atlanta (Usa) ben sette sessioni sono state dedicate alla famiglia e ai figli.

La famiglia con bambini, secondo Campiglio, rappresenta un bene comune: associa caratteristiche del bene privato con quelle del bene pubblico. È uno straordinario agente di welfare, nel quale le risorse non sono distribuite per merito: quale merito ha infatti un bambino di 5 anni se non quello di esistere e rappresentare futuro? Molto cauto sulla “ripresina” della natalità in Italia, il prorettore della Cattolica ha fatto notare che un quarto dei 5 milioni di immigrati in Italia, sono badanti che aiutano gli anziani.

Campiglio ha citato il caso Francia, unico Paese che tiene conto – per la pensione delle donne – delle ore di lavoro svolto dal gentil sesso dentro e fuori la famiglia: con 3 figli, la mamma francese ha diritto al 10% di pensione in più, che diventa il 20% quando i figli sono 5. Tornando all’Italia, per Campiglio negli ultimi 20 anni il Paese non ha saputo fare politiche per la famiglia. E anche il quoziente familiare (o sue varianti) che pure è necessario non è una misura per la famiglia bensì di equità fiscale. Il quoziente familiare costa 7 miliardi di euro allo Stato? “No – invita ad una lettura speculare il prof. Campiglio – è l’imposta aggiuntiva che devono sobbarcarsi le famiglia numerose Una tassazione indebita, ingiusta.”

Senza figli non c’è futuro, ma un grande problema pensionistico da affrontare Senza dimenticare che è la famiglia “l’unico luogo in cui i membri apprendono fiducia in sé stessi, tenacia, onestà, qualità pubbliche e personali che il mercato ricerca, appezza e paga.”

“La famiglia è il miglior investimento per un Paese moderno” gli ha fatto eco il prof. Raul Sanchez, direttore dell’istituto di Studi sulla famiglia dell’Università della Catalogna. Economico,m sociale, culturale. Mai i dati Eurostat mostrano impietosamente come Spagna e Italia nell’ordine siano i paesi europei che meno investono sui figli.

“Nonostante le tante promesse, l’Italia non è certo un Paese amico della famiglia” ha amaramente sintetizzato il presidente ANFN, Mario Sberna.

L’Elfac ha annunciato da Riccione la nascita del premio “Città Amica”: potranno concorrere tutte le città europee, sulla base di alcuni parametri stabiliti dall’organismo, e verrà consegnato per la prima volta a Madrid il prossimo 30 ottobre, durante l’annuale incontro della Federazione Spagnola famiglie Numerose.