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Le famiglie numerose in Basilicata, la terra del re

Le famiglie numerose in Basilicata, la terra del re

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Un uomo che non sogna, che non ha nel cuore un desiderio è un uomo finito. Un’associazione che non ha sogni, desideri, è un’associazione morta. Nell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose da tempo si nutriva un sogno che la potesse rendere ancor più nazionale, cioè presente in ogni regione. Questo sogno si chiamava Basilicata.

Sarà la vicinanza (solo tre ore di macchina dalla provincia di Lecce), o l’indole personale a riempire i vuoti, ma dobbiamo confessare che ogni volta che si faceva l’appello delle regioni d’Italia dove c’è un coordinamento dell’Associazione, quando si arrivava alla Basilicata sentivamo una profonda sofferenza nel notare l’assenza di ogni forma di vita associativa ANFN.

Nel tempo vari tentativi sono stati fatti affinché si abbozzasse una pur minima organizzazione delle famiglie associate. “Avevo un sogno…” ora abbiamo messo i piedi a quel sogno. Niente di numericamente importante. Ma per far camminare un uomo non sono forse sufficienti due piedi? Sì! Solo due piedi.

Si può sintetizzare così l’incontro delle poche famiglie associate della Basilicata a Matera il pomeriggio di sabato 3 giugno presso l’auditorium francescano della parrocchia di Cristo Re in via Gramsci.

I piedi di quelle famiglie hanno percorso prima i basolati delle piazze affollate di turisti, per far conoscere “I SASSI”, l’insediamento umano di uno dei centri più antichi del mondo, risalente a circa diecimila anni fa.

Quante famiglie numerose sono state stipate in quelle case grotte, costruite l’una sull’altra, al di sopra di un’antica cava, a cielo aperto! Poi la guida amica ci fa fare un bagno nell’oro della cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio, luogo di culto cattolico principale di Matera, chiesa madre dell’arcidiocesi di Matera-Irsina, costruita in stile romanico pugliese. Ci sentiamo quasi a casa!

Dopo il giusto riposo al gusto di gelato variegato dei 18 “figli-guerrieri”,

eccoci in cerchio a prendere consapevolezza delle “potenzialità”(Potenza) e “materialità” (Matera) presenti.

Quel cerchio è servito per dare la possibilità ai presenti di stropicciarsi gli occhi e svegliarsi dal torpore che in questi anni ha dato solo paura di cominciare. Se  ad una giovane famiglia, già impegnata con i propri sette figli e con altri sette avuti in affidamento comunitario, se a questa stessa famiglia impegnata nella pastorale familiare diocesana e nell’accoglienza di altre famiglie, dai l’ulteriore impegno di famiglia Coordinatrice Regionale dell’ANFN, non c’è ombra di dubbio che si può verificare l’ipotesi di accettazione ed esecuzione perfetta dell’ulteriore carico.

Queste sono le pazzie che ci fanno impazzare!

Nella famiglia Pergola di Potenza e nella famiglia Cucaro di Matera oggi vediamo i due piedi che faranno camminare la Basilicata in percorsi formato famiglia e famiglia numerosa. Ecco i due piedi: il coraggio di Nicola ed Elena Pergola da Potenza e la francescana umiltà di Terenzio ed Angela Cucaro da Matera (“abbiamo fatto quello che potevamo fare”).

Determinante e decisiva è stata la presenza dei Presidenti Giuseppe e Raffaella.

Ci tenevano tanto ad essere presenti, non potevano perdersi questa importante puntata del sogno comune. Costi quel che costi (lunghissimo viaggio sofferto, spossatezza fisica di Giuseppe e perfino sentirsi negata l’Eucarestia…) è valsa la pena incontrarci in questa terra del “Basileus”, cioè del re. Non è forse questo il significato della parola Basilicata?

Rita e Michele