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Lazio: Al via “Nursery in Rete”, store gratuito per bambini da 0 a 12 mesi

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Al via “Nursery in Rete”, lo store gratuito per bambini da 0 a 12 mesi più grande d’Europa. Si tratta del primo dei 76 progetti vincitori del bando regionale “Un taglio alla povertà” a essere stato da pochi giorni ufficialmente inaugurato.

Contro il disagio. Il servizio, realizzato e gestito dall’associazione Salvamamme (www.salvamammenurseryinrete.it), fornirà beni e servizi a mille famiglie in difficoltà e resterà attivo fino a luglio 2015. Le mamme e i papà riceveranno per i loro piccoli decine di migliaia di prodotti alimentari, d’igiene e vestiario, oltre alle consulenze psicologiche e della puericoltrice. Le famiglie sono segnalate dai servizi sociali territoriali di Roma Capitale, dalle Aziende ospedaliere, dalle Asl e dalle più importanti associazioni locali che operano nel contrasto alla povertà. Con questo progetto la Regione intende rimettere le famiglie al centro delle politiche sociali del Lazio. In totale, saranno più di 400 i progetti solidali del Terzo settore che la Regione avrà finanziato con lo strumento dei bandi pubblici contro la povertà e in favore dell’inclusione sociale, per un totale di oltre 21 milioni messi a disposizione. I progetti vincitori del bando “Un taglio alla povertà” fanno parte del “Piano straordinario contro la povertà” approvato dalla Giunta regionale nel 2013 e inserito nella delibera di programmazione dei Piani sociali di zona approvata nel 2014, diventando una misura strutturale delle politiche sociali regionali. I progetti vincitori devono partire entro un mese dalla prima tranche di finanziamento e rimanere attivi per almeno dodici mesi.

Più politiche per la famiglia. “L’idea è buona, ma non sufficiente perché siamo ancora nell’ambito delle politiche assistenziali, che tendono ad erogare un servizio a fronte di una situazione di bisogno imminente”. Così il presidente del Forum delle associazioni familiari del Lazio, Emma Ciccarelli, commenta l’iniziativa regionale. “Quello che il Forum chiede – aggiunge – è di voltare pagina e immaginare una Regione che ha coraggio d’investire nelle politiche familiari, che incentivano lo sviluppo su tanti fronti: da quello della natalità a quello della stabilità delle famiglie, da quello economico a quello sanitario. Ci sembra che si continui a ripetere un tipo di politiche legate all’emergenza, che certo non devono mancare, però così non si fa il salto di qualità”. Per il presidente del Forum occorre anticipare il disagio, facendo sì che le famiglie non cadano in situazioni di povertà non solo di tipo economico, ma anche relazionale e di reti di sostegno. C’è bisogno di “politiche che incentivino la natalità e diano sostegno economico a donne che decidono di fare figli, di mutui per la prima casa a giovani che hanno il coraggio di mettere su famiglia e politiche che aiutino gli anziani a restare nelle famiglie con un buon servizio di accudimento”. Servono in definitiva, sottolinea Ciccarelli, “tutta una serie d’iniziative che hanno a cuore le relazioni familiari, perché se la famiglia non è sostenuta s’indebolisce tutto il tessuto sociale del Paese”.

Attenzione alla ricaduta sociale. Per Angelo De Santis, presidente dell’Associazione famiglie numerose del Lazio, “il provvedimento è da accogliere positivamente; importante però è capire la ricaduta sociale sulle famiglie”. Secondo il presidente delle Famiglie numerose “nelle scelte di ogni amministrazione, soprattutto in questo momento, nel quale si fatica sempre più ad arrivare alla fine del mese, si dovrebbero privilegiare le famiglie che si sono messe in gioco, mettendo al mondo figli, i quali saranno i contribuenti di domani e coloro che sosterranno lo stato sociale in futuro”. De Santis, guardando in senso più ampio alle politiche familiari, propone che “le famiglie con tanti figli dovrebbero essere esonerate dal ticket o pagarlo in modo progressivo in base ai componenti”.

Fonte: www.agensir.it di Costantino Coros