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La Sardegna chiede una legge quadro per la famiglia

La Sardegna chiede una legge quadro per la famiglia

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In occasione della festa delle famiglie numerose della Sardegna che si terrà domani 9 novembre ad Alghero, i coordinatori regionali Filomena e Mauro Ledda hanno scritto una lettera di appello all’amministrazione regionale perchè venga tolta dal cassetto in cui giace da oltre un anno la proposta di legge quadro sulla famiglia.Una legge che potrebbe arginare il crescente fenomeno della povertà delle famiglie con interventi organici. Di seguito la lettera

Alghero, 6 novembre 2008
Al Presidente Commissione Sanità e Al Presidente Commissione Servizi Sociali

LETTERA APERTA – COMUNICATO STAMPA

I dati crescenti sulla povertà in Italia, diffusi dall’ISTAT, mostrano anche in Sardegna un
quadro allarmante che vede nella famiglia il soggetto più debole ed esposto sul quale
investire maggiormente nell’azione di governo. Molto è stato fatto in questi anni: dalla
legge sui servizi alla persona alle ingenti risorse inserite nel piano di contrasto alla povertà
ed alla non autosufficienza (120 milioni di euro, più di ogni altra Regione, a fronte dei 200
stanziati dal Governo per il fondo nazionale), alle politiche attive per il lavoro.
Altrettanto resta da fare soprattutto sul versante legislativo: si sente, in particolare,
l’esigenza di una legge organica sulla famiglia che, in modo non ideologico, ma concreto e
pragmatico intervenga a favore di quelle che vivono situazioni di disagio, che aiuti la
formazione di nuove famiglie e che supporti maggiormente quelle che si prendono cura di
anziani, di persone con disabilità e quelle con più figli a carico.

Se le famiglie numerose oggi sono le più esposte al rischio povertà, dai dati ISTAT emerge
un aumento del disagio anche nelle famiglie con soli tre componenti, nelle famiglie con
persona di riferimento tra i 55 ed i 64 anni, e in quelle con due o più anziani.
Giace in Consiglio dal 31 luglio del 2007 una proposta di legge, la n. 293, che detta norme
organiche per la famiglia (primo firmatario On. Bruno) per favorirne la formazione,
rimuovendo gli ostacoli economici, di lavoro e abitativi; per la tutela dei nuclei numerosi e
di chi soffre situazioni di disagio. Tra l’altro la legge prevede prestiti-famiglia sino a 36mila
euro, senza interessi o a tasso agevolato, fino a 5 anni per i momentanei stati di disagio.
Beneficiari saranno le coppie che dichiarano di volersi sposare entro 12 mesi. Per le nuove
famiglie è prevista una riserva del 20 per cento degli alloggi dell’eedilizia pubblica e
sovvenzionata; il rimborso, nei primi due anni di matrimonio, del 50 per cento della tassa
rifiuti; il rimborso delle spese di allaccio di acqua, luce, gas. Poi la normativa prevede
l’apertura di asili nido e microasili nei posti di lavoro. Infine, un’integrazione del reddito è
prevista per le famiglie con almeno tre figli a carico. Aiuti anche per chi tiene con sè anziani
e disabili.
Riteniamo che tale proposta di legge, elaborata con le associazioni delle famiglie sarde,
anche unificata ed opportunamente migliorata in commissione ed in aula, possa
rappresentare una ulteriore risposta concreta alle difficoltà in cui versano numerose
famiglie e pertanto chiediamo con determinazione l’immediato esame nella commissione
di merito del Consiglio Regionale.
Cordialmente,
Fam. Ledda Mauro e Filomena
Coordinatori Regionali Sardegna
Ass. Nazionale Famiglie

Scarica allegati:
Comunicato_stampa_Sardegna.pdf