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La fiaba: La mela d’oro

La fiaba: La mela d’oro

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LA MELA D’ORO

C’era una volta una bella famiglia che viveva in un bel paese con tanti alberi,
giardini, fiori e belle case.
C’erano la mamma, il papà e due bambini gemelli, perché erano nati lo stesso
giorno.Si chiamavano Matteo e Marco.
Tutto andava bene e tutti erano felici. Ma un brutto giorno Matteo e Marco
improvvisamente si ammalarono. Vennero uno, due, tre e più medici, ma nessuno
riusciva a farli guarire.
La mamma non sapeva più che cosa fare e piangeva vedendo i suoi bambini che soffrivano.
Ma ecco che improvvisamente arrivò davanti a lei una dolce e bella fatina chele
disse: “Non piangere più, perché io ti dico che cosa devi fare perché i piccoli
guariscano: devi andare a cercare una mela d’oro che si trova in un grande prato con
tante piante di mele. Io non posso dirti dov’è quel posto, ma tu vai e strada
facendo troverai qualcuno che ti aiuterà a trovarlo.”
La mamma prese con sé una borsa e ci mise dentro un po’ di pane e altri cibi; poi
partì di corsa (doveva far presto per salvare Matteo e Marco) e si mise a correre
sulla strada davanti a sé.
Ma ad un certo punto la strada si divideva in due strade e lei non sapeva quale
prendere.
Vide poi una vecchina seduta sopra un sasso che piangeva.
La mamma si fermò e le chiese: “Posso fare qualcosa per te?”.
Rispose la vecchina: “Sono sola e stanca e non riesco più a trovare la mia casa.”
La mamma aveva molta fretta, ma provò tanta pena per quella donnetta e allora la
fece alzare, la prese sottobraccio e con pazienza la accompagnò a casa sua e le fece
anche da mangiare.
Quando andò via la vecchietta la ringraziò e le disse: “Tu cercavi la strada giusta
e io ti dico questo: continua su questa dove sei.”
La mamma riprese a correre, ma dopo un po’ si ritrovò di nuovo davanti a due strade:
“Quale sarà quella che devo prendere?” pensò. Poi si voltò e vide un vecchietto che
la chiamava: “Signora, io sono stanco, tanto stanco e sono due giorni che non mangio
più e ho tanta fame.”
La mamma allora aprì la sua borsa e gli diede tutto quello che aveva portato per sé:
pane, salamini, frutta e altro.
Il vecchio mangiò tutto e, ripresa un bel po’ di forza, potè ritornare a casa sua.
Ma prima disse alla mamma: “Adesso, tu che non sai che strada devi fare, ascoltami!
Prendi quella a destra e buona fortuna!” – “Grazie, grazie”, disse la mamma e si
mise a correre come se avesse le ali ai piedi.
Dopo due o tre ore arrivò per la terza volta al punto dove la strada si divideva di
nuovo in due. – “Ora sono di nuovo nei pasticci, povera me!”
Mentre stava pensando a cosa fare sentì il pianto di due bambini. – “Chi sarà che
piange?”, pensò. Cercò e trovò due fratellini che volevano fare uno scherzo ai
genitori ed erano scappati di casa, ma poi si erano pentiti e non trovavano più la
strada per tornare.
La mamma allora se li prese in braccio e disse: “Speriamo che Dio ci metta sulla
strada giusta.”
E così fu, perché riuscirono a trovare la loro casa.
La loro mamma, tutta felice, chiese alla mamma che li aveva portati: “Posso fare
qualcosa per te?”
– “Mi farebbe felice”, lei rispose, “se mi sapesse dire dove si trova un prato con
tanti alberi di mele tra cui uno con una mela d’oro”. – “Ma è proprio qui vicino!
Vada dritto e fra cinque minuti lo troverà”.
La mamma si mise a correre ed ecco che vide un grande prato con tante piante. “Ma
quale sarà la pianta con la mela d’oro?”, pensò.
Dovette girare, girare, guardare, guardare e finalmente vide un luccichio, un
bagliore che quasi le fece chiudere gli occhi.
Era la mela d’oro.
La mamma si arrampicò sull’albero, la staccò, se la mise in tasca e corse a casa.
La strada era lunga, ma la mamma non ci pensava. Pensava solo a Matteo e Marco e
finalmente arrivò a casa.
“Oh!”, disse “come sono pallidi i miei piccini! E come farò a rompere in due questa
mela?”
Ma ecco che arrivò la dolce fatina: passò le sue belle mani sulla mela che diventò
morbidissima.
“Presto bambini, mangiate la mezza mela.”, disse.
Ed ecco che subito dopo averla mangiata Matteo e Marco saltarono giù dal letto
guariti, e contenti abbracciarono la loro piccola ma grande Mamma.

Nonna Gina Mainero

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