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“LA FAMIGLIA È IL FUTURO”

“LA FAMIGLIA È IL FUTURO”

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“La famiglia è il futuro”. È stato questo il tema della terza festa per la regione Puglia dell’ Associazione Nazionale Famiglie Numerose tenutasi a Maglie il 31 ottobre 2010.
Siamo tra i primi ad arrivare presso il luogo prestabilito: l’auditorium “Cezzi”. Dietro di noi il Vescovo di Otranto Mons. Donato Negro. Siamo un po’ preoccupati per l’avvio di questa giornata di festa. Far fronte all’aria disfattista della figlia grande che potrebbe e vorrebbe stare altrove, pensando che il ritrovo sia cosa da grandi, e ancor più al volto annoiato del piccolo che trova difficoltà ad ingranare la prima marcia in quanto sente il grande rischio di giocarsi addosso se non trova un partner con cui prendere a calci il pallone. Alla spicciolata arrivano le monovolume e le station wagon dei più lontani: da Foggia, da Bari e dall’allegra compagnia della BAT. I centoventi partecipanti alla festa arrivano e si fanno sentire: passeggini, palloni, giochi gonfiabili e, per giunta i divertentissimi clown Ciccio Brutto, Pigrì e Carotina che con giochi coinvolgenti hanno raddoppiato il clima festoso della giornata.
Se fosse tutto qui il contenuto della giornata potremmo dire che il futuro della famiglia va a finire a tarallucci e vino ed il tutto rasenterebbe la spensierata oligofrenia della convivialità umana. Abbiamo 4 figli e noi crediamo fermamente che diventeranno quattro esseri umani adulti, con le loro responsabilità, le loro convinzioni, la loro personalità. Crediamo con grande convinzione che sono loro il futuro di questo paese a natalità sotto zero. Sono loro il futuro di questo paese che se intende crescere lo può fare non solo demograficamente in senso quantitativo, ma soprattutto in umanità. Per questi motivi sosteniamo decisamente che incontrarci in questa domenica ottobrina a Maglie non può essere un’evasione superficiale, né tantomeno una passeggiata da combriccola numerosa.
Troppo spesso, in quanto famiglia numerosa, siamo additati come esseri strani con la domanda: “E mo’ non basta?” Certo che no!!! Come facciamo a dire basta, come porre un limite al futuro? Con tono pacato, con tanta profondità di pensiero il sacerdote che celebra la messa ci ricorda il salmo 126: “Come frecce in mano ad un eroe sono i figli della giovinezza, beato l’uomo che ne ha piena la faretra”.
Sono tante le “faretre”, sono tante le domande che sono lanciate alle autorità politiche amministrative presenti. È proprio vero: i nostri figli ci guardano e chiedono un segno! Noi genitori guardiamo questi nostri amministratori e chiediamo concretezza.
Si parla di come le buone intenzioni sulla famiglia siano a tutt’oggi sulla carta e di come ci aspettiamo che vengano attuate.
Si parla di IRPEF e di come sia basata sul reddito e marginalmente tenga conto dei carichi familiari.
Si parla di tariffe facendo casi concreti di come le tariffe applicate alle famiglie numerose servano a finanziare i singoli e le famiglie con al massimo 2 componenti.
Si parla di come la famiglia sia la cenerentola facendo l’esempio dei ticket che si pagano per le visite specialistiche, per il diritto (sic!) allo studio dei figli in qualsiasi grado di scuola. L’assessore alla provincia ci racconta della prima azione forte realizzata dalla sua amministrazione, cioè di un Centro Risorse per la famiglia dove viene fatta mediazione familiare, dove viene realizzato lo spazio neutro d’incontro tra padri non affidatari ed i loro figli. Ci racconta del microcredito di solidarietà a favore delle famiglie numerose che presentano una situazione di monoreddito. L’assessore al comune di Maglie non è da meno a dirci che la Regione Puglia ha finanziato per il Piano di zona di Maglie una serie di bonus per le famiglie numerose (mensa, trasporto scolastico, tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, acquisto latte artificiale, pannolini, pappine, soggiorni estivi, pratiche sportive, energia elettrica, gas).
Ma ancora ci chiediamo: chi saranno i destinatari di tali benefici? Ci sarà ancora il benedetto ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) a fare da spartitraffico tra i diritti/bisogni di sopravvivenza delle famiglie numerose?
Sulla carta è più volte scritto “il principio di equità fiscale”, al fine di evitare, a parità di reddito prodotto, tassazioni anomale che non tengano conto del numero di membri facenti parte della famiglia numerosa.
Ritorniamo a ridisegnare con un virtuale compasso quel cerchio dell’affettività familiare e della compagnia sincera di altre famiglie numerose amiche e compagne di questa bellissima avventura. Malgrado tutto, nonostante questi enormi problemi di sussistenza, durante il pranzo, fatto con tanta giovialità ed allegria, ci guardiamo negli occhi e vediamo una luce, proprio lì, nel futuro: ci riconosciamo raggianti e felici di avere una grande ricchezza, un capitale umano, i nostri figli. Ci giriamo intorno e, dopo averli ritrovati, li scorgiamo contenti e con tanta voglia di dare ancora le ultime testate al pallone.

Michele e Rita Resta Corrado