Sono passati 30 anni da quando le Nazioni Unite hanno indetto la prima Giornata internazionale della famiglia, riconoscendo il ruolo fondamentale della famiglia nella società. (Cfr. 30 years since the International Year of the Family.)
Le osservazioni del 2024 avevano l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto dei cambiamenti climatici sulle famiglie e sul ruolo che queste possono svolgere nell’azione per il clima. È stata anche l’occasione per presentare i risultati degli incontri preparatori regionali e la Dichiarazione della società civile e le raccomandazioni raccolte e sottoscritte da decine di associazioni familiari sulle politiche familiari per il contrasto ai cambiamenti climatici.
Maria Regina Florio Maroncelli, presidente dell’Elfac, ha presentato un contributo su “New Technologies & the Wellbeing of Families at Home, at Work and in the Community” (Le nuove tecnologie e il benessere delle famiglie, nelle case, sui luoghi di lavori, nella comunità) che può essere letto qui di seguito.
“È un grande onore e un’opportunità essere qui per le celebrazioni del 30° anniversario – ha dichiarato Regina Maroncelli – Portiamo alle Nazioni Unite la voce delle famiglie numerose e la loro prospettiva nell’affrontare i cambiamenti climatici e le principali sfide del nostro tempo: digitalizzazione, cambiamenti demografici, urbanesimo, migrazioni. Chiediamo un ruolo maggiore nell’affrontare queste sfide: le famiglie sono motori fondamentali della sostenibilità, con il loro stile di vita, i loro valori, i loro molteplici e sostanziali ruoli che ricoprono nella società, a iniziare da quello educativo“.
Durante le celebrazioni sono state lanciate due pubblicazioni: il documento redatto dal Dipartimento Socio Economico dell’ ONU https://www.un.org/en/desa “Cambiamento climatico e famiglie”, che sottolinea il ruolo delle famiglie nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile attraverso l’apprendimento di valori sostenibili che vengono tramandati di generazione in generazione. Il secondo studio, “Casa, famiglia e cambiamento climatico”, sottolinea invece la necessità di concentrarsi sulla riduzione delle emissioni domestiche di CO2, esplorando temi come la salute pubblica, il consumo, il lavoro a distanza e la costruzione della resilienza climatica.
Le celebrazioni della Giornata Internazionale della famiglia son oproseguite con una duegiorni di incontri tra accademici e associazioni provenienti da 18 Paesi e 5 continenti. I risultati di questi intensi e variegati dibattiti diventeranno raccomandazioni,che mettano la famiglia al centro dell’Agenda 2030, sia come destinataria che come co-protagonista del suo sviluppo.
L’aumento dell’inquinamento, gli eventi meteorologici estremi, la crisi del sistema agricolo e alimentare influiscono negativamente sulla salute e sul benessere delle famiglie. D’altra parte le famiglie contribuiscono alle emissioni di gas serra con i loro modelli di consumo: l’1% delle famiglie europee più ricche emette più del 55% del totale della CO² emessa dalle famiglie europee.
I governi, le imprese e i cittadini devono ridurre le emissioni e promuovere la giustizia climatica. Trasmettendo valori attraverso le generazioni, le famiglie possono trasmettere abitudini sostenibili e consapevolezza fin dalla più tenera età. “Integrare i principi dell’economia circolare nell’educazione della prima infanzia può aiutare a costruire un modello economico sostenibile basato sulla minimizzazione dei rifiuti e sulla rigenerazione delle risorse naturali. Le famiglie, in quanto consumatori e soggetti politici, possono guidare la transizione verso un’economia circolare. https://social.desa.un.org/issues/family/events/2024-international-day-of-families
Nuove tecnologie e benessere delle famiglie a casa, al lavoro e nella comunità
In linea con i megatrend della Dichiarazione che presentiamo oggi, la Rete europea dei comuni family-friendly ha tenuto il suo IV Congresso a febbraio sul tema “Futuro digitale: città family-friendly e le sfide dell’innovazione” per esplorare il ruolo delle nuove tecnologie nella promozione del benessere delle famiglie nelle istituzioni e nelle imprese locali. I Comuni hanno presentato applicazioni per servizi e informazioni, i cosiddetti “infopoint” virtuali e attività educative per giovani e anziani; si è inoltre discusso delle opportunità offerte dalla digitalizzazione per promuovere l’equilibrio tra lavoro e vita privata, come orari flessibili, telelavoro e prestazioni sociali su misura. Le nuove tecnologie possono essere “una benedizione o una maledizione”, a seconda di come e per cosa vengono utilizzate. Per superare le molteplici sfide, dovremmo migliorare l’educazione umanistica e promuovere i valori umani.
Includendo le nuove tecnologie nella Dichiarazione della Società Civile, portiamo la “prospettiva della famiglia” in un fenomeno giovane e in rapida evoluzione che sta permeando la nostra vita e per molti versi la sta rendendo più facile. Le famiglie devono affrontare la sfida dell’alfabetizzazione digitale, ma non devono temere l’apparente lontananza delle nuove tecnologie e non devono abdicare al loro ruolo di educatori all’interno delle famiglie.
La Dichiarazione esprime le preoccupazioni e le esigenze delle famiglie: vediamo le potenzialità, ma anche i rischi di una tecnologia che può aumentare le disuguaglianze, intaccare la democrazia e allontanare le persone dalla realtà e dalle relazioni. Per questo chiediamo il sostegno e la protezione a cui abbiamo diritto in base alla Dichiarazione universale dei diritti umani.
Chiediamo ai governi di:
- affrontare il divario digitale tra membri della famiglia, generazioni, comunità, territori e Stati, senza lasciare indietro nessuno.
- garantire l’uso delle nuove tecnologie a tutti i membri della famiglia come investimento nel capitale umano.
- Promuovere l’uso del lavoro flessibile e a distanza, in modo che i genitori possano trascorrere più tempo con le loro famiglie.
Lasciando che la famiglia sia la stella polare dello sviluppo, le nuove tecnologie possono davvero rappresentare una benedizione per l’umanità.
(Potete ascoltare l’intervento di Regina Maroncelli ad 1h e 45′ della registrazione)
Immagini tratte da https://familyperspective.org